Cobolli studia, Musetti vince. E la Davis è il sogno in comune (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)
Dice un proverbio che bisogna sempre dare ascolto ai consigli di chi molto sa. E allora in questo fine settimana Flavio Cobolli è nel posto giusto: convocato come riserva alla Laver Cup a Berlino, alla cena di gala è stato accolto da Federer e durante le partite, in panchina, può ascoltare dal vivo i suggerimenti che i big riservano a chi sta giocando. Un anno fa, l`ex terzino delle giovanili della Roma era n. 130 del mondo e ancora alla ricerca di un`identità, adesso è il terzo giocatore italiano in classifica (n.32, dietro Sinner e Musetti) e può dividere il palcoscenico con Borg, il capitano del Team Europa, e poi con Zverev, Alcaraz, Medvedev, Ruud e Dimitrov, i titolari. E anche se non dovesse scendere in campo (la sfida è più equilibrata del previsto), questi giorni a respirare l`aria dei più grandi, dopo la bella esperienza in Davis, avranno rappresentato una tappa fondamentale nel suo percorso di crescita: «Sono onorato di essere qui anche se come riserva. Non sono venuto per forza per giocare una partita, ma per vivermi l`esperienza e quello che queste leggende hanno dato al nostro sport, per crescere come giocatore e come persona. Ho detto subito a tutti che non mi sentivo a mio agio in questo contesto, fino all`anno scorso li vedevo solo in tv e adesso mi ritrovo qui, per me è magnifico. Mi hanno fatto subito sentire uno di loro, come se fossi un veterano». Nella stagione delle prime volte (l`ingresso tra i top 50, il tabellone principale in tutti gli Slam, la finale Atp a Washington, l`esordio in Coppa), Flavio è legittimato a sognare in grande, con le Finals della Davis a Malaga come obiettivo clou: «In questi due mesi darò tutto per cercare di meritarmi un posto, ci tengo molto. Sicuramente ci saranno belle battaglie tra di noi per conquistarci la convocazione, credo comunque che Sinner e Berrettini siano già sicuri». Nessuna intenzione di sostituirsi al ct, ovviamente, ma la fotografia plastica della situazione: al momento di scegliere i cinque per le Finali dove l’Italia debutterà contro l`Argentina, capitan Volandri dovrà pescare tra sette singolaristi che sono in top 50 (Sinner, Musetti, Cobolli, Arnaldi, Darderi, Berrettini e Sonego) e due doppisti quarti nella Race stagionale (Bolelli e Vavassori). Benedetti problemi di abbondanza, anche perché la competizione interna stimola. Un match di ottavi come quello di Chengdu, ad esempio, íl Musetti vecchia versione lo avrebbe perso: il nuovo Lorenzo, invece, che da Wimbledon in poi ha fatto sicuramente uno scatto mentale importante, rimonta da 5-3 sotto nel terzo set contro l`australiano O`Connell regalandosi il quarto di finale odierno contro Mannarino. Lollo non giocava dal terzo turno di New York e con il successo ha raggiunto il suo record di vittorie stagionali in carriera, 35: «È stato un match difficile, lui ha servito sempre forte e con precisione e mi ha concesso poche occasioni sul suo servizio. Ma alla fine sono rimasto concentrato, ho usato la tattica giusta e sono riuscito ad essere costante per tutta la partita». […] Sinner, Berrettini e Musetti era l`Italia sognata all`inizio del rinascimento. Soltanto che adesso gli artisti azzurri si sono moltiplicati.
Bellucci sbatte contro Zhang. Fuori al secondo turno di Hangzhou (Silvio De Sanctis, La Nazione)
Troppo forte Zhizhen Zhang per Mattia Bellucci nel secondo turno dell`Atp250 di Hangzhou. Il padrone di di casa, numero 48 del mondo ma salito fino al numero 31 un paio di mesi fa, si è imposto facilmente con lo score di 6/3, 6/0, punendo con un punteggio anche eccessivo il 23enne di Busto Arsizio, che arrivava dal successo convincente sul russo Aslan Karatsev. Eppure il difficile match non era nemmeno cominciato male per l`allievo di Fabio Chiappini, con tre turni consecutivi tenuti, nonostante qualche piccolo patema d`animo, che valevano il 3-3. È stato l`ottavo game a rivelarsi determinante: Bellucci ha annullato cinque palle break ma non la sesta, che Zheng ha capitalizzato tenendo a 15 il successivo gioco. E nel secondo set ha infilato altri sei giochi che hanno chiuso la contesa, con Bellucci capace di mettere insieme appena quattro punti sul servizio avversario. Il bottino conquistato nel torneo in Cina permetterà a Mattia di tornare nuovamente a ridosso della top 100 (esattamente al numero 101), ora l`italiano aspetterà con pazienza di entrare nel tabellone di qualificazione negli Atp 500 di Pechino o di Tokyo. In entrambe le località il tennista lombardo è attualmente il primo escluso e non dovrebbe avere difficoltà a trovare un posto in uno dei due. Poi toccherà alle qualificazioni del Masters 1000 di Shanghai, perché l`obiettivo è diventato quello di concludere la stagione con la certezza di entrare direttamente dalla porta principale degli Australian Open che apriranno il 2025. Una possibilità che diventa sempre più raggiungibile per Bellucci. Del resto la gavetta di quest`anno che lo ha visto passare indenne attraverso le forche caudine delle qualificazioni negli Slam al Roland Garros, a Wimbledon e agli US Open (in quest`ultimo caso superando addirittura un turno) è servita per maturare l`esperienza necessaria e soprattutto il livello adatto ad affrontare avversari che occupano i quartieri alti della graduatoria mondiale […]. Adesso gli tocca il salto più importante: raccogliere quanto seminato in un 2024 cruciale per la sua carriera.