[8] P. Badosa b. [6] B. Haddad Maia 6-3 6-2
Magnifica prova di forza di Paula Badosa che, palesando una smagliante condizione fisica, concede solo cinque game alla numero dieci del ranking Beatriz Haddad Maia. Le due tenniste inizialmente si specchiano nelle caratteristiche del loro gioco, ma ben presto l’iberica si stacca per precisione e prontezza di riflessi, con conseguente rapidità di movimento e sostanziale controllo del palleggio. Paula scappa nel punteggio, vince il primo set e prenota molto presto il secondo, chiudendo la sfida dopo un’ora e mezzo.
Per lei ora c’è la semifinale con Daria Kasatkina, la diciassettesima in carriera e la quarta in questo splendido 2024 che l’ha vista scendere fino alla posizione 139 del ranking all’inizio di giugno e che ora la vede al numero 14, con finestra sulla top ten in caso di trionfo finale.
Il match
Le contendenti lasciano subito intendere di essere in un ottimo periodo di forma scambiando vicino alle righe e servendo con ottima resa; nei primi quattro game chi serve prende l’iniziativa e si aggiudica quasi sempre lo scambio. In seguito, Badosa sembra avere i colpi migliori: la spagnola è più incisiva e sicura nel cercare soluzioni in risposta e i suoi affondi viaggiano di più di quelli dell’atleta paulista.
Nel quinto gioco Paula è brava anche a osare con il rovescio dal centro verso sinistra, per poi riprendere con il dritto lungolinea, risorsa che rimarrà indigesta alla sudamericana per tutta la frazione. Badosa afferra il break appunto con un drive cui Beatriz non può porre rimedio. Diviene nei minuti successivi sempre più chiaro come la tennista iberica sia più reattiva e giunga sempre meglio piazzata con le gambe per spingere.
La spagnola ha una palla-set sul 5-2 ma Haddad Maia serve bene e deve così ripiegare sul game seguente, che chiude comunque con due prime palle consecutive. In quarantasei minuti tredici colpi vincenti per lei contro i quattro della brasiliana; il dato più interessante riguarda i punti conseguiti con la prima battuta, che sono 12/18 per chi ha perso contro 14/16 per chi ha vinto.
Quest’ultima differenza si ripresenta dopo la disputa di cinque game nel secondo parziale e semmai si accentua, con Haddad Maia che non riesce a spostare la rivale: la spagnola trova soluzioni vincenti anche correndo lateralmente. Anche quando si trova in ritardo, Badosa sa cogliere la rivale in contropiede facendo ripartire lo scambio da ogni posizione. Paula sale addirittura 5-1 e 0-30 ma subisce una tardiva ed efficace reazione della contendente, che ritrova qualche spunto con il dritto per rimontare, almeno nel game; Badosa chiude poi all’ottavo gioco.
K. Muchova b. [7] A. Kalinskaya 2-6 6-2 6-3
Karolina Muchova entra in semifinale sconfiggendo in tre set Anna Kalinskaya in un match interessante ma non sempre continuo, anche per la pausa dovuta al maltempo all’inizio del set decisivo. Scambi bellissimi da parte di due eccelse colpitrici si sono alternati a indecisioni ed errori, che hanno portato a un risultato finale apprezzabile ma non straordinario. Per Muchova ora c’è la semifinale con Mirra Andreeva.
Le due contendenti si dividono i primi due set, che si compongono entrambi di otto game. Nel primo Kalinskaya impone le sue geometrie e la capacità di impattare soprattutto con il rovescio e pesca il break nel quarto game, difendendolo subito dopo in un gioco che si allunga per 26 punti e con tre palle-game annullate. La ceca subisce la pressione in risposta della rivale che punge con entrambi i fondamentali, ha almeno una palla-break in ogni game e chiude il primo set in cinquantadue minuti.
L’atleta morava si riscatta nella seconda frazione infilando dalla parità a quota due ben quattro game consecutivi: la prima battuta è ora affilatissima e disarma le velleità della russa che non trova più la strada giusta in ricezione e viceversa si scopre debole proprio sul servizio di scorta.
Muchova riesce infatti a toglierle le sicurezze della prima frazione e gioca con più leggerezza e tranquillità, siglando il set dopo quarantasette minuti. Dopo il primo game del set decisivo la pioggia frena la contesa, che riprende e vede un nuovo equilibrio, con la ceca che tentenna nel secondo game ma tiene la battuta.
Karolina torna a smarrire il servizio ma Anna serve ben quattro doppi errori e alcune incertezze soprattutto quando è chiamata a muoversi in verticale; Muchova trova punti preziosi e il break al quinto gioco. La ceca resiste nel laborioso game seguente mentre la russa alterna ottima soluzione a errori piuttosto gravi. L’epilogo si ha nel nono game, con Kalinskaya che appare sconfortata e concede ancora la battuta con un dritto incrociato nettamente largo.
Le avversarie in semifinale di Badosa e Muchova
(di Pietro Sanò)
[5] D. Kasatkina b. Y. Putinseva 6-4 1-6 7-6(6)
Nervi a fior di pelle nella sfida che ha visto trionfare Daria Kasatkina contro la kazaka Yulia Putinseva, consegnatasi alla numero cinque del seeding dopo quasi tre ore di gioco.
Parte decisamente meglio la kazaka, poco cinica, però, nel capitalizzare il vantaggio. Non perdona Kasatkina sulla seconda palla break offerta dall’avversaria, avventandosi con veemenza su un’indecisa palla corta di Putinseva. Non la prende bene la numero 32 del ranking, che maltratta la racchetta con rabbia e frustrazione. L’ascesa della russa lascia a secco la tennista kazaka, che incassa cinque giochi consecutivi ed è costretta a rincorrere, sotto di un parziale a zero.
Incomprensibilmente, la numero cinque del seeding scompare dai radar, dominata nel secondo set da una rinata Putinseva, che in un battibaleno, mette in cassaforte il set per 6-1.
Il set decisivo è un vero e proprio festival del break, e nessuna delle due giocatrici riesce a tener saldo il proprio servizio. Putinseva getta via un incontro praticamente messo in cassaforte, con due match point a disposizione avuti. Irreprensibile la russa, che si aggiudica il titanico scontro con l’avversaria e vola in semifinale, dove incontrerà Paula Badosa.
M. Andreeva b. [4] B. Krejcikova 7-6(5) 3-2 ritiro
Dura solo un set e mezzo il match tra Mirra Andreeva e Barbora Krejcikova, costretta al ritiro nel corso del sesto gioco del secondo parziale.
Un primo set di grandissimo livello è terminato al tiebreak, nel quale la giovanissima Andreeva è riuscita ad imporsi imprimendo un tennis solido e insidioso, facendo crollare l’esperta giocatrice ceca. Sarà dunque Mirra Andreeva ad affrontare Karolina Muchova in semifinale nel WTA 500 di Ningbo, dove approfitterà del lungo incontro dell’avversaria, e dal riposo offerto da Krejcikova.