(da Riyadh, il nostro inviato)
Gruppo arancio
[2] I. Swiatek b. [8] B. Krejcikova 4-6 7-5 6-2
Il match d’apertura del gruppo arancio di queste WTA Finals ha regalato una rimonta in pieno “stile WTA” che rilancia le ambizioni di Iga Swiatek per la difesa del titolo conquistato lo scorso anno a Cancun e per la riconquista del n. 1 in classifica. Arrivata con le spalle al muro sul 6-4 e 3-0 pesante in favore dell’avversaria Barbora Krejcikova, fino a quel momento davvero impeccabile, Swiatek è riuscita ad alzare il suo livello da fondocampo limitando gli errori (soprattutto di diritto) e migliorando negli spostamenti durante lo scambio, facendo leva sul servizio che oggi le ha regalato ben 10 ace.
LA PARTITA – Dopo l’incoraggiante inizio di sabato, con le tribune piene almeno per tre quarti per il match inaugurale tra Sabalenka e Zheng, in questo pomeriggio lavorativo (la domenica è un giorno lavorativo in Arabia Saudita) Iga Swiatek e Barbora Krejcikova sono scese in campo davanti a poco più di un centinaio di persone.
L’inizio è da sogno per Krejcikova: timing perfetto sulla palla, risposte al fulmicotone e il diritto di Swiatek un po’ fuori misura danno il break in apertura alla ceca che vola 2-0. Swiatek spinge con il servizio, trova qualche punto diretto, ma il break iniziale rimane la spina nel fianco.
È brava Krejcikova a rimontare da 0-40 sul 3-2 grazie alla sempre straordinaria abilità di piazzare servizi e colpi da fondo nel punto giusto. Swiatek rimane in scia, trova qualche bel punto con il rovescio, ma dalla parte destra è ancora troppo erratica e le accelerazioni rimangono inaffidabili.
Dopo 47 minuti Krejcikova incamera il primo set 6-4 rimontando da 15-30 e Swiatek si trova a dover rimontare un set nel suo primo match da un paio di mesi a questa parte.
Il secondo set però comincia davvero male per la polacca, che perde il game d’apertura da 40-15 (con la collaborazione di una sempre attentissima Krejcikova) con un doppio fallo finale, replicato due game più tardi per andare sotto 3-0 pesante.
Sul servizio Swiatek sembra riuscire a trovare delle buone velocità, ma dall’altra parte la sua avversaria riesce a trovare quasi sempre il punto d’impatto ideale. Il doppio fallo conclusivo del terzo game, con la seconda tirata forte quasi quanto la prima, è un sintomo della pericolosità della ceca in risposta.
Iga però non si lascia cogliere dallo sconforto e riprende il campo a menare diritti, anche in una giornata di scarsa vena. Trova subito un insperato 0-40, scaraventa alle ortiche un diritto facilissimo per il controbreak, ma poi viene aiutata da un rovescio lungo di Krejcikova che restituisce uno dei due turni di servizio di vantaggio.
Certamente rinfrancata da questo cambio di marcia Swiatek continua a tenere alto il ritmo, sbagliando un po’ meno da fondo e soprattutto trovando maggiore continuità in risposta. Arriva così anche il secondo controbreak e il conseguente sorpasso per il primo vantaggio di Swiatek nel match sul 4-3.
Si procede sul filo dell’ equilibrio, le due protagoniste producono un ottimo tennis per le poche decine (sigh) di spettatori presenti che comunque paiono decisamente coinvolti.
Sul 5-6 Krejcikova si imballa in due doppi falli e concede il 15-40 con due set point per Swiatek. Il primo è annullato da un diritto che pennella la riga, sul secondo invece la palla Wilson vola oltre la linea di fondo per mandare il match al terzo set dopo un’ora e 47 minuti.
Passata la paura, Swiatek ritrova la sicurezza e la mobilità dei giorni milgiori, mentre Krejcikova esce mentalmente dal match, iniziando anche a toccarsi la schiena. Iga confeziona una striscia di 12 giochi a 2 per arrivare al 5-0 del terzo set. Un attimo di tentennamento al momento di servire per il set, con la prima che d’un tratto si smarrisce, ma il rovescio incrociato non perdona e dopo oltre due ore e mezzo di gioco Iga Swiatek può celebrare la sua prima vittoria in queste WTA Finals.