“Dopo che sei stato l’allenatore del più grande di sempre hai bisogno di qualcosa di nuovo. La scelta era tra qualche giovane e qualcosa di totalmente nuovo, questo “completamente nuovo” è il circuito WTA”. Con queste parole Goran Ivanisevic lancia la sua nuova collaborazione con Elena Rybakina. È durato poco il suo riposo, ed in pieno stile Ivanisevic è uscito fuori con una notizia che ha spiazzato tutti.
Campionessa a Wimbledon proprio come lui, Rybakina non ha però mai sfruttato a pieno il suo potenziale. Tre 500 raccolti in questa stagione e appena tre vittorie contro giocatrici top 10, la kazaka può ora lanciare la sfida a Swiatek e Sabalenka, cannibalizzatrici del circuito femminile.
“Ho ricevuto altre offerte, ma penso di aver scelto quella giusta per me, per lo stile di gioco e il potenziale di Elena, ma anche per la sua personalità. Elena è calma e non vedo l’ora di iniziare. Penso che sarà fantastico. Ancora non la conosco molto bene personalmente, ma il mio amico Zule è il suo preparatore fisico, e in generale al Tour si dice che sia una persona eccezionale. Dal punto di vista del gioco, ha un grande servizio, è alta, colpisce forte e gioca in modo aggressivo, ha vinto Wimbledon proprio come me. Sento che posso insegnarle qualcosa. Voglio dire, è già la numero 5 al mondo, ma penso che possa vincere più Slam, questo è certo” – ha dichiarato il croato a Tennis Majors, continuando poi così.
“Innanzitutto dobbiamo conoscerci meglio. Non entrerò troppo nei dettagli, ma ha margini di miglioramento in ogni aspetto del gioco. Può ottenere risultati migliori. Sarà interessante. So che molte persone hanno trovato strano e sono rimaste sorprese dalla nostra collaborazione, ma non io: avevo bisogno di un’inversione a U dopo Novak. Ho vinto tutto con Novak, quindi non vedo l’ora di affrontare questa nuova sfida. Onestamente, durante la mia permanenza nell’ATP Tour, non mi sono mai immaginato nel circuito femminile, ma al momento non mi vedo nel tennis maschile”.
E sulla poca dimestichezza in campo femminile continua: “mi è sempre piaciuto guardare le partite femminili. Le migliori quattro o cinque giocatrici sono lì già da un po’ di tempo, alcune più giovani stanno emergendo, ma la top 10 è più o meno simile ormai da un po’. Voglio dire, il tennis è tennis, maschile o femminile, diritto, rovescio, servizio… Alla fine, penso che sia la stessa cosa, anche se tutti mi dicono che il WTA Tour è completamente diverso. Andrò comunque a vedere la mia “vecchia banda”, dato che la maggior parte degli eventi si svolgeranno nelle stesse città per entrambi i Tour. Ancora una volta, sono felice di intraprendere qualcosa di nuovo, di vedere quanto è diverso, perché è diverso… ho bisogno di sperimentare in prima persona”.
Poi le immancabili domande, la prima su Djokovic: “Non so se sia motivato e quanto, ma nel momento in cui decide di giocare vuol dire che ha voglia di giocare. Jannik Sinner e Carlos Alcaraz sono decisamente superiori al resto del gruppo, ma metto Novak con loro, perché quando Novak vuole davvero giocare, secondo me è ancora il migliore al mondo. Lo abbiamo visto alle Olimpiadi… Se scende in campo così, può ancora vincere uno Slam. Inoltre dipende dalla sua classifica e dal sorteggio, quando dovrà affrontare Sinner o Alcaraz, tanti fattori, ma Novak può farcela. Non puoi mai cancellarlo, non lo farei mai. E buon per me: non dovrò tifare contro Novak, posso restare un suo fan, a meno che non passi al tennis femminile!”
E l’ormai classico: Sinner o Alcaraz? “Sono giocatori diversi, ma quando entrambi danno il meglio di sé, credo che Sinner sia migliore. È più costante durante tutta la partita, Alcaraz passa da punti incredibili ad alcuni errori gratuiti. Quest’anno, Carlos ha avuto alcune sconfitte che non riesco a spiegare… Se togliamo Novak dall’equazione, domineranno, sono molto al di sopra di chiunque altro nel Tour. Nessuno può competere con loro. Zverev? No, ha troppi alti e bassi. Gioca alla grande fino a un certo punto, poi arriva una partita in cui ha davvero bisogno di dare il meglio di sé: è allora che fallisce, e contro Alcaraz e Sinner devi essere sempre al meglio“.
Infine un commento sul caso WADA-Sinner: “Spero sinceramente che lo lascino in pace e che lo facciano giocare, il tennis ha bisogno di Sinner. Con (Marin) Cilic ho avuto a che fare con la WADA e queste persone, persone che non mi piacevano, che vogliono solo distruggere la vita di qualcuno. Spero che l’esito sia positivo per Sinner“.