Dopo essersi ritirato solo qualche mese fa, convinto soprattutto da un grave infortunio al polso, Dominic Thiem ha recentemente rilasciato un’intervista ai microfoni di ‘ATPtour.com’. Il suo addio al tennis noi italiani lo ricorderemo sicuramente, dal momento in cui è avvenuto per mano di un nostro portacolori. Così come avvenne per Marcos Baghdatis, eliminato a Wimbledon da Matteo Berrettini, in questo caso è stato Luciano Darderi a porre fine alla carriera dell’austriaco. Tanti i temi profondi ed interessanti toccati nel corso di questa chiacchierata, a partire dal suo rapporto con i tifosi.
“Mi hanno dato un’immensa gioia, scrivendomi messaggi e dandomi tantissima energia nel corso degli anni, sostenendomi anche dopo le sconfitte più dure. Aver fatto questo viaggio insieme ai miei tifosi è stato assolutamente incredibile. Vorrei essere ricordato prima di tutto per la mia personalità, per essere sempre stato una persona gentile nel circuito. E spero che la gente abbia apprezzato il mio stile di gioco“.
Poi il focus si sposta sui suoi avversari, dal match indimenticabile al rivale speciale: “Probabilmente la partita contro Novak Djokovic nella fase a gironi delle ATP Finals 2019. A livello di gioco è sicuramente la miglior partita che abbia mai giocato. Ho avuto molti match con grandissimi giocatori, ma con Sascha (Zverev n.d.r.) era tutto più speciale. Siamo cresciuti insieme nel circuito, i nostri ranking sono migliorati negli stessi momenti e abbiamo finito per giocare nei più grandi stadi del mondo”.
Infine la chiosa: “Il tennis mi ha insegnato moltissimo. È simile alla vita: ci sono settimane incredibili, momenti impressionanti, ma anche giorni tristi e settimane molto difficili. I momenti di gioia non esistono senza quelli di tristezza e viceversa. Ho sperimentato tutto questo fin da piccolo grazie al tennis. Mi mancherà soprattutto la sensazione di vincere, specialmente dopo una partita lunga e combattuta. È qualcosa che difficilmente si può trovare fuori dallo sport. Mi mancheranno gli altri giocatori, anche se spero di rivederli“.