8. [3] Coco Gauff b. [7] Zheng Qinwen 3-6 6-4 7-6(2) – Fin. WTA Finals Riyadh
Alle Finals di Riyadh le protagoniste più attese erano Sabalenka e Swiatek, le giocatrici capaci di vincere tre dei quattro Slam stagionali e alla caccia del primato del ranking. E invece le cose sono andate diversamente. Sabalenka è partita benissimo ma poi si è fatta sorprendere in semifinale da Coco Gauff, mentre Swiatek non ha certo giocato al meglio, forse anche distratta dalla vicenda doping (allora la questione non era ancora nota). E così la finale vede al via le più giovani partecipanti al torneo: Gauff 20 anni e Zheng 22. A livello di WTA Finals per trovare due finaliste di età simile occorre risalire al 2011 (Kvitova 21 anni, Azarenka 22).
Il match non è tecnicamente impeccabile, ma molto combattuto e dalla conclusione sorprendente: Zheng si porta in vantaggio di almeno un break in tutti e tre i set, ma al dunque riesce a consolidare il margine solo nel primo set. Nel secondo la reazione di Gauff ribalta il punteggio (da 1-3 a 6-4), mentre nel terzo a Qinwen non basta spingersi sino al 5-3 per riuscire a chiudere i conti. Tutte le occasioni mancate in corso d’opera incidono sul tiebreak finale, assolutamente senza storia: Coco sale 6-0 e poi chiude 7-2. La “maestra” del 2024 è Gauff, a soli 20 anni.
7. Karolina Muchova b. [1] Aryna Sabalenka 7-6(5) 2-6 6-4 – QF Pechino
Confronto andato in scena a Pechino tra due delle giocatrici più in forma nella seconda parte di stagione: Sabalenka è alla caccia di vittorie e di punti utili per conquistare il numero 1 in classifica WTA, con una striscia aperta di 15 vittorie consecutive; Muchova vuole confermare gli ottimi risultati ottenuti allo US Open (semifinale).
La partita è equilibratissima: primo set senza break vinto da Muchova al tiebreak, secondo set con la reazione di Sabalenka che pareggia i conti e sullo slancio sale 4-2 nel terzo set. Ma a questo punto l’andamento del match si rovescia: Karolina ritrova freschezza mentre Aryna perde lucidità. Quattro game consecutivi indirizzano definitivamente l’incontro dalla parte ceca. Saldo vincenti/errori non forzati: Muchova +7 (33/26), Sabalenka -1 (37/38). Muchova si conferma “bestia nera” per Aryna: dopo aver perso il primo match nel 2019, ha poi vinto tutte le tre partite successive, sempre al terzo set.
6. [4] Elena Rybakina b. [1] Iga Swiatek 6-3 4-6 6-3 – SF Stoccarda
Strano torneo quello di Stoccarda 2024, del tutto sbilanciato: la parte alta di tabellone rispetta gerarchie e pronostici e vede arrivare in semifinale Swiatek e Rybakina, mentre dall’altra metà, con Sabalenka fuori all’esordio, emerge vincente Marta Kostyuk (capace di sconfiggere Zheng, Gauff e Vondorusova). E così, senza voler sminuire le imprese di Kostyuk, la partita tra Elena e Iga suona un po’ come una finale anticipata.
Ne esce un ottimo match con entrambe le giocatrici in saldo attivo tra vincenti ed errori non forzati: Rybakina +12 (38/26), Swiatek +4 (31/27) nel quale la differenza sta probabilmente nella maggiore efficacia nei colpi di inizio gioco (servizio e risposta) di Rybakina. Almeno in questa occasione.
Due note per chiudere. Punto primo: la partita si rivela davvero una finale anticipata, visto che Rybakina conquisterà il torneo regolando 6-2, 6-2 Kostyuk. Punto secondo: Elena vince la Porsche in palio, ma non ha la patente per guidarla. Almeno fino a qualche giorno fa, visto che in offseason ha provveduto a impegnarsi per ottenere la licenza di guida.
5. [2] Aryna Sabalenka b. [4] Elena Rybakina 1-6 7-5 7-6(5) – SF Madrid
Forse il WTA 1000 di Madrid è stato l’evento che ha offerto il tennis WTA a livello più alto della stagione 2024. Con tre giocatrici come Rybakina, Sabalenka e Swiatek in condizione, che si sono affrontate in semifinale (Aryna contro Elena) e in finale (Aryna contro Iga), dando vita a due partite di livello superiore. Rispetto alla finale, questo match ha un avvio un po’ meno spettacolare perché Sabalenka fatica a carburare, e così Rybakina ne approfitta per prendere un bel vantaggio: 6-1, 3-1.
Ma inevitabilmente Sabalenka reagisce, e strappando per tre volte consecutive la battuta a Rybakina (sino a quel momento “intoccabile” al servizio), riesce a rovesciare l’andamento del secondo set, pareggiando la situazione. Il terzo set procede punto a punto, senza break sino alla conclusione sul filo di lana del tiebreak. Rybakina perde un match nel quale ha conquistato più punti dell’avversaria (99 a 95), ma ha avuto un po meno coraggio nei frangenti decisivi. Saldo vincenti/errori non forzati: Rybakina +8 (31/23), Sabalenka +6 (35/29).
a pagina 3: Le partite dalla 4 alla 1