WTA Madrid: Sabalenka rimonta Rybakina, sarà ancora finale con Swiatek

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WTA Madrid: Sabalenka rimonta Rybakina, sarà ancora finale con Swiatek

Elena Rybakina serve per il match nel secondo set, non chiude e subisce il rientro di un’Aryna Sabalenka mai doma nonostante il pessimo inizio

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Aryna Sabalenka – WTA Madrid 2024 (foto via Twitter @MutuaMadridOpen)
 

[2] A. Sabalenka b. [4] E. Rybakina 1-6 7-5 7-6(5)

La campionessa in carica Aryna Sabalenka conferma il suo feeling con il Mutua Madrid Open e raggiunge in finale Iga Swiatek battendo in rimonta un’Elena Rybakina che ha servito per il match, fermandosi però a due punti dal match. 1-6 7-5 7-6(5) per Sabalenka, brava a non smettere di crederci nonostante Rybakina abbia messo in campo una prestazione pressoché perfetta per un set e mezzo, quasi due. Quasi.

Pur essendosi fatta riprendere, nel secondo set Elena ha avuto la possibilità di chiudere con la battuta, ma un errore macroscopico per facilità del colpo e situazione del punteggio si è rivelato esiziale. La numero 2 del mondo è entrata definitivamente in partita dopo i troppi errori e ha trascinato l’incontro al terzo set, dove è stata l’unica a dover salvare palle break. Tuttavia, la storia dei loro confronti, in quel momento ancora 5-3 per Aryna, diceva che Elena vince sempre in due set, l’altra sempre in tre.

E così è stato anche per il nono confronto tra due giocatrici per un verso simili, dotate di ottimo servizio e che prediligono il gioco in spinta, ma opposte nel mostrare le emozioni sul campo, differenza abissale nei momenti più caldi, con Aryna che correva, gridava, si esaltava, mentre Elena sempre fredda e impassibile, quasi a dire, “ma che è tutta questa esaltazione, ci stiamo giocando qualcosa?”.

Primo set – Sabalenka sbaglia, Rybakina domina

Nella loro prima sfida sulla terra, Elena sceglie di cominciare in battuta, d’altra parte è colei che ha tirato giù più ace fino a questo punto della stagione (214), mentre Aryna ne conta un centinaio di meno ma a Madrid è in testa con 24. Per dire che qui si tratta di essere la prima a prendere in mano il gioco per comandare, come si addice a due attaccanti.

Tre game se ne vanno piuttosto tranquilli per chi batte, con gli scambi anche godibili che ci si aspetta; poi Rybakina fa male con il dritto e muove bene la palla, in mezzo ci sono soprattutto due doppi falli ed è break, confermato per il 4-1 annullando una palla dell’immediato rientro bielorusso difendendo con profondità un paio di accelerazioni.

È ben centrata, la numero 4 del mondo, mentre Sabalenka concede ancora qualcosa, anzi troppo, e a Elena basta tenere lo scambio per incassare quattro errori. Non che sia scontato riuscire a contenere i colpi dell’avversaria, tutt’altro, ma Rybakina riesce a farlo con apparente facilità senza perdere campo e vola a prendersi il 6-1 in 24 minuti di fronte a un’Aryna che prova anche soluzioni estemporanee senza fortuna. 7 vincenti 3 gratuiti per la kazaka, 4-11 il bilancio di Sabalenka che si prende una pausa.

Secondo set – Rybakina si ferma a due punti dal match

Aryna rientra tenendo a zero, subito imitata dall’altra, ma l’equilibrio si rompe ancora prestissimo: Sabalenka non è tranquilla, affretta e perde un altro turno di servizio. Si rimette a centrare il campo procurandosi due chance da sinistra per il 2 pari, entrambe ben annullate da Rybakina che sale 3-1 mettendo il secondo ace e una smorzata perfetta.

La venticinquenne di Minsk rimane in scia e crea qualche altro grattacapo in risposta ma non è continua, spesso gli appoggi non sono affatto ottimali, così Elena prosegue verso la meta, 4-3.

Dopo aver pareggiato un insidioso 15-30 prendendo la rete e volleando con estrema freddezza, Ryba si inguaia con il serve&volley (più che altro la volley) e subisce il controbreak sullo scambio ben comandato dall’avversaria. Non c’è però il sorpasso: il doppio fallo in apertura vale da spoiler, ma ci mette tanto del suo Elena in un paio di occasioni difendendo con precisione e profondità qualche catenata in arrivo e va a servire per chiudere.

Aryna continua a spingere, si merita lo 0-30, ma per due volte non risponde (di nuovo sorpresa da una seconda in kick, niente da fare invece sulla prima esterna). Servizio&dritto e Rybakina andrebbe a match point, ma il colpo comodo ad avversaria ferma finisce in corridoio e neanche di poco. L’errore di Elena sulla successiva palla break è scontato, mentre non fa sconti l’altra che stavolta tiene la battuta e sale 6-5. Sabalenka ci crede, le certezze kazake traballano anche se manca un punto per agguantare il tie-break dopo aver annullato due set point consecutivi. Invece arrivano l’errore, il vincente dell’altra, la volée “solo da mettere di là” che resta di qua ed è 7-5 Sabalenka.

Terzo set – Equilibrio fino al tie-break…

Il servizio comincia a fare davvero la differenza, si arriva sul 4 pari con tre punti a testa lasciati alla risposta. La tensione torna a salire, Elena gestisce bene la prima volta che serve per restare nel match e intravede uno spiraglio all’undicesimo game. Due vincenti le danno la parità, poi Aryna fallisce una chiusura semplice. Due vantaggi esterni se ne vanno: una volta Sabalenka comanda e finalizza, un’altra Rybakina comanda e sbaglia. Il ricordo delle occasioni sfumate viene cancellato in fretta grazie al servizio ed è tie-break.

Il dritto d’attacco kazako è corto, Aryna arriva su quello e sulla successiva volée guadagnandosi un mini-break che conferma per il 4-1. Lucidissima, ferma il gioco sulla prima battuta avversaria che risulta essere fuori e poi spacca la palla sulla seconda, 5-1. Reazione di Elena che annulla due match point e risale fino a 5-6, ma chi tifa un tie-break da 24 punti come a Indian Wells 2023 viene deluso dal servizio di Aryna che chiude la contesa.

Sabato andrà dunque in scena il remake della finale della passata edizione, vinta da Aryna in tre set su Iga. La polacca rimane però avanti 6-4 nei testa a testa.

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