Venerdì 24 gennaio alle 19.30 ora locale e dunque alle 9.30 del mattino in Italia, Jannik Sinner e Ben Shelton scenderanno in campo sulla Rod Laver Arena per la seconda semifinale dell’Australian Open 2025: sarà la sesta sfida di una rivalità che sta già diventando una classica del circuito ATP e Jannik, fino ad ora, ha vinto quattro dei cinque precedenti.
Si affrontarono infatti per la prima volta negli ottavi del Masters 1000 di Shanghai del 2023: Sinner era affaticato e reduce dal trionfo di Pechino e si arrese, nella volata finale, al tie-break decisivo, per poi prendersi la sua personale rivincita un paio di settimane più tardi, al primo turno del torneo 500 di Vienna. Nel 2024 invece si sono incrociati tre volte e Shelton non ha vinto neanche un set, rimanendo però sempre più o meno aggrappato al punteggio grazie all’incisività della battuta: a Indian Wells l’altoatesino si è imposto per 7-6 6-1, a Wimbledon (ottavi di finale) ha annullato quattro set point chiudendo con il punteggio di 6-2 6-4 7-6 e infine, ancora a Shanghai (e ancora agli ottavi), Sinner ha vinto 6-4 7-6 nel più fresco dei precedenti.
“Dovrò scegliere i momenti giusti in cui attaccare, accettando anche scambi più lunghi, per poi cercare di essere aggressivo da fondocampo. Oppure, a seconda di come andrà il match, potrei giocare più d’anticipo, provando anche il serve and volley” ha dichiarato Shelton in un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, dimostrando di avere poche idee e nemmeno così chiare: scherzi a parte, il figlio di Bryan (ex numero 55 del mondo) nel corso della partita con Sonego ha messo in mostra una saggezza tattica abbastanza inedita ed è riuscito a sfruttare un mismatch piuttosto evidente, e ovviamente ci riferiamo alla diagonale sinistra. Shelton, per una volta, è riuscito a gestire le proprie traiettorie, costruendo la ragnatela dello scambio e sequestrando Sonego nell’angolo del rovescio: la sensazione è che il tennis un po’ sgangherato del talento di Atlanta (22 anni, numero 20 del ranking ATP) sia in grado di impensierire Jannik, ma solamente per uno spicchio limitato di match.
Shelton cercherà di rimanere a galla con la prima di servizio per poi sfruttare al momento giusto – magari nei tie-break – l’adrenalina disordinata delle accelerazioni a occhi chiusi: un piano-partita francamente complicato da mettere in pratica, specialmente sulla lunga distanza del 3 su 5. E Sinner? “Sinner dovrà cercare di essere aggressivo nel corso dello scambio, di prendere in mano la situazione e di spingere la palla: contro i grandi battitori si corre il rischio di diventare troppo passivi nel braccio di ferro da fondocampo e di aspettare l’errore dell’avversario. Jannik non dovrà commettere questo errore”, ha detto Simone Vagnozzi ai microfoni di Eurosport. Ricordiamo che il numero 1 è reduce da 19 vittorie consecutive e da 34 vittorie nelle ultime 35 partite disputate (da agosto l’unica sconfitta è stata quella con Alcaraz a Pechino). Nella giornata di giovedì, per prepararsi alla chela di Shelton, Jannik si è allenato in condizioni indoor con un mancino, l’australiano Alex Bolt (attualmente numero 172 del ranking ATP).
Shelton – alla seconda semifinale slam della carriera, dopo quella di New York del 2023 persa in tre set contro Djokovic – probabilmente cercherà di partire forte, provando a mettere qualche dubbio nel meccanismo perfetto del numero 1 mentre Sinner – alla quinta semifinale negli ultimi sette Slam disputati – dovrà innanzitutto confermare (o, ancor meglio, aumentare) la percentuale di prime palle in campo del match, dominato, con de Minaur (64%) per poi, eventualmente, affidarsi alla consueta freddezza nei tie-break: se riuscirà a mantenere queste due promesse la strada verso la terza finale major della carriera potrebbe essere un traguardo in discesa.
Shelton nel corso del torneo ha eliminato Nakashima (in tre set, vittoria non del tutto scontata contro il numero 35 del ranking mondiale), Carreno Busta, Musetti, Monfils (per ritiro) e infine Sonego, vincendo cinque dei sette tie-break disputati. Sinner invece ha sconfitto Jarry, Schoolkate, Giron, Rune (la partita più dura, da tutti i punti di vista) e ovviamente de Minaur, vincendo due tie-break – entrambi con un altro grande battitore come Jarry – e lasciando per strada solamente un paio di set. Per Shelton sarà la prima sessione serale del suo Australian Open mentre Jannik si è già goduto in tre occasioni la notte della Rod Laver Arena: le previsioni meteo non sono buone (possibile pioggia) e di conseguenza la partita potrebbe giocarsi, sotto il tetto, in condizioni indoor. Di sicuro il fatto che le temperature non siano elevate (anzi) è una buona notizia per Jannik.
Il match – lo ricordiamo ancora una volta – comincerà alle 9.30 del mattino (italiane) e verrà trasmesso da Eurosport (canale 210 di Sky, disponibile anche in streaming su Dazn e Discovery+). Su Ubitennis aggiornamenti in tempo reale con il nostro consueto LIVE.