La caccia di Iga Swiatek all’Australian Open si ferma ancora in semifinale come successo tre anni fa. Melbourne continua a rimanere stregata. Se nel 2022 fu Danielle Collins a negarle l’accesso all’ultimo atto, è ancora un’americana a essere indigesta alla quattro volte campionessa del Roland Garros, con Madison Keys che gioca una grande partita e rimonta la polacca con il punteggio di 5-7 6-1 7-6(8). Iga ha dato merito alla rivale ed elogiato il suo coraggio di osare nei momenti topici affermando comunque che sono stati piccoli dettagli ad aver fatto la differenza. Nonostante la forte delusione, la numero due del ranking ammette di aver migliorato il proprio feeling con questo Slam e di essere fiduciosa per il resto della stagione.
D. Iga, un match epico, una partita tosta. Cosa credi abbia fatto la differenza alla fine?
Swiatek: “E’ difficile da dire perchè stiamo parlando di una o due palle. Cosa ha fatto la differenza? Questo match è stato lungo, ha avuto tanti diversi ribaltamenti di fronte e tanti momenti diversi. Alla fine Madison è stata coraggiosa nelle sue scelte, ha spinto quando ne aveva bisogno. Sì, direi che non mi stavo sentendo così libera come nei match precedenti per spingere nei momenti importanti.“
D. Hai sottolineato la forma in cui saresti voluta essere, il modo in cui avresti voluto colpire la palla. Hai sentito da subito poca fiducia stasera? O è qualcosa che è arrivato forse a causa della tua avversaria?
Swiatek: “Non lo so, probabilmente è stato un mix tra le due cose. Anche giocare di notte dove la palla non rimbalza così alta. Sì, le avversarie che ho affrontato in precedenza giocavano con un ritmo diverso rispetto a Madison.”
D. Cosa è successo nel secondo set? Non è stato così combattuto.
Swiatek: “Sì, ho smesso di muovermi. Non c’è modo di vincere una partita quando non ti stai muovendo.”
D. Hai usato la parola “coraggiosa” e hai parlato dei rischi che Madison ha corso nei momenti importanti. È stata una partita che, dal tuo punto di vista, hai sentito essere nelle tue mani o no?
Swiatek: “Non proprio. Penso che sia stato un 50 e 50. Credo che avrei potuto vincere se avessi ottenuto in alcuni casi punti facili con il mio servizio, come ha fatto lei. Riusciva sempre a tirarsi fuori dai guai con il servizio, mentre io non servivo bene, non altrettanto bene. Quindi forse questo avrebbe fatto la differenza. Ma alla fine direi che è stato molto combattuta fin dall’inizio. Il secondo set di sicuro è stato da dimenticare mentre direi che il primo e il terzo set, in cui ho sentito che stavo giocando il mio tennis, sono stati ok, ma non non era tutto sotto controllo come nelle partite precedenti. Tuttavia, credo di aver comunque di aver giocato bene, ma lei ha giocato meglio. Ho fatto tutto quello che potevo. Non direi che ho fatto flop.”
Q. Puoi dirci qualcosa ora che il primo mese di stagione è terminato? Cosa pensi del tuo inizio ? E come lasci l’Australia ?
Swiatek: “Sicuramente ora è difficile parlarne ma nel complesso è stato tutto abbastanza positivo. Mi sento un po’ meglio qui rispetto agli anni precedenti. La United Cup porta sempre molte emozioni positive, ma qui mi sono sempre sentita tesa, non sempre felice. Quest’anno è stato diverso. L’Australia mi lascia sensazioni positive per il resto della stagione. Quindi sì, ovviamente volevo di più. Ho già giocato una semifinale. Volevo vincere questa volta, ma credo che se continuerò a lavorare sodo, avrò più possibilità in futuro e forse le sfrutterò, visto che oggi non ho sfruttato il mio match point.”
D. Quanto fa male mancare il match point, mancare la prima finale qui e mancare la possibilità di tornare numero uno?
Swiatek: “Dovresti provarlo per saperlo.”