Da Madrid, il nostro inviato
Una grande campagna al Mutua Madrid Open si chiude in maniera dura, forse anche troppo, per Matteo Arnaldi. L’azzurro esce sconfitto 6-0 6-4 dal suo quarto di finale contro un Jack Draper decisamente ingiocabile. I meriti del britannico, prossimo top 5, sono decisamente maggiori rispetto alle colpe dell’azzurro. Che ha però specificato come anche il suo “involontario contributo” abbia inciso sull’esito dell’incontro.
“Sicuramente è stata una partita molto difficile“, ammette Arnaldi, “lui ha giocato molto bene, io non sono riuscito ad esprimermi come avrei voluto. Ci sarà da lavorare su questo sicuramente. Nel secondo sono salito di livello, ma era anche difficile far peggio del primo. Nel secondo c’è stata una partita, nel primo ho fatto troppi errori, ero un po’ fuori dalla partita. Nel secondo ero dentro, è stato lui bravo a brekkarmi sul 3-2“.
Al di là del risultato di quest’ultimo incontro è innegabile che le cose positive superano le cose negative per Arnaldi. Un quarto di finale 1000, il ritorno in top 40, elementi da cui ripartire: “Sicuramente sono state due ottime settimane, ho ritrovato il mio livello, quindi sono contento sicuramente. Cercheremo di lavorare su questo, è solo un punto di partenza. Ora si va a Roma, che è sempre bello per noi, quindi sono contento di andare. Mi prenderò un paio di giorni, cercherò di rimettermi in sesto e vedremo di fare il meglio lì“.