Nonostante la sconfitta patita contro Jack Draper, Lorenzo Musetti lascia Madrid con ottime sensazioni e un nuovo traguardo tagliato: l’esordio ufficiale in top 10. Grazie alla semifinale raggiunta in Spagna, infatti, l’azzurro si è guadagnato l’ingresso nell’élite del tennis, che già era nell’aria dopo la cavalcata di Montecarlo. L’unica incognita, una bella incognita e positiva a dire il vero, è il numero che lunedì apparirà accanto al suo nome: 8 o 9. Non che sia così dirimente per analizzare il momento incredibile che sta vivendo Musetti, ma tutto dipenderà dalla finale del Mutua Madrid Open. Nello specifico, se Casper Ruud – uscito non al meglio fisicamente dal match contro Francisco Cerundolo – dovesse riuscire a portarsi a casa il trofeo, per quello che sarebbe il suo primo trionfo in un 1000, allora si porterebbe alla posizione numero 7 del ranking, con Musetti che debutterebbe alla 9. Se invece il vincitore di Madrid dovesse essere Jack Draper, in un momento di forma straripante, Lorenzo si innalzerebbe all’ottavo posto. Il norvegese, in ogni caso, ha ritrovato la via della top 10, dopo mesi complessi, come lui stesso ha dichiarato.
E, con l’ingresso di Musetti, l’Italia avrà da lunedì due rappresentanti tra i migliori 10 giocatori al mondo per la seconda volta nella sua storia. Solo nel 2021 a livello ATP era successo qualcosa di analogo, quando Jannik Sinner, a novembre, si spinse per la prima volta nell’Olimpo della racchetta, raggiungendo Matteo Berrettini, che vi era approdato nel 2019 dopo un’estate trionfale. Sarebbe quindi la prima volta in assoluto in cui l’Italia si presenterà a Roma con due giocatori tra i primi dieci.
Lorenzo Musetti è il sesto italiano di sempre a irrompere in top 10 e la maturità tennistica finalmente acquisita spinge a pensare che possa salire ancora, soprattutto se dovesse trovare continuità anche su altre superfici. Secondo il suo storico allenatore Simone Tartarini, che lo segue da quindi anni, ha il potenziale per potersi spingere in top 5 nei prossimi due anni. Insomma, la settimana che porta all’inaugurazione degli Internazionali d’Italia 2025 inizia nel migliore dei modi per il tennis italiano. E gli appassionati avranno sicuramente cerchiato l’appuntamento sul calendario. Perché ci siamo. Jannik Sinner sta per tornare in campo dopo i tre mesi di sospensione. L’Italia è pronta a riaccogliere il numero 1 al mondo.
Nonostante l’assenza prolungata, nessuno in questo periodo è riuscito a scalzare dal trono Jannik, nemmeno lontanamente, e adesso potrà essere lui in prima persona a difendere la prima posizione mondiale a suon di vittorie. Nella race annuale in questo momento è al quarto posto, un risultato incredibile se si pensa che Sinner ha giocato (e vinto) un solo torneo, ovvero l’Australian Open, e che ci restituisce le difficoltà che gli avversari dell’altoatesino hanno riscontrato in questi mesi, pur non dovendo fare i conti con il migliore.
A guidare la classifica annuale è Carlos Alcaraz, che ancora non ha sciolto le riserve circa la sua partecipazione agli Internazionali d’Italia, dopo l’infortunio rimediato a Barcellona che lo ha costretto a saltare Madrid. E la sua presenza o meno a Roma può essere decisiva anche per un cambio in testa alla race. Jack Draper, infatti, si è portato alla seconda posizione e, in caso di successo contro Casper Ruud, si avvicinerebbe ulteriormente alla vetta, con un distacco di soli 100 punti rispetto allo spagnolo. L’inglese sta esprimendo livelli di tennis veramente alti, anche su una superficie come la terra che lasciava aperto qualche interrogativo per lui. Il momento di Jack si riflette nel ranking, dove da lunedì occuperà la quinta posizione e ancor di più nella race, dove si è messo alle spalle Alexander Zverev e adesso punta diritto a Alcaraz. Ora possiamo dirlo, Jannik Sinner permettendo.
(di Beatrice Becattini)