[WC] J. Struff b. M. Arnaldi 6-4 6-4
Jan-Lennard Struff (35 anni, numero 103 della classifica ATP), reduce da 12 sconfitte nelle ultime 13 partite (ma l’unico successo era arrivato, a Madrid, grazie al ritiro del suo avversario, Botic Van de Zandschulp) torna alla vittoria e si qualifica al secondo turno del BOSS OPEN di Stoccarda dopo aver battuto Matteo Arnaldi (24 anni, numero 41 del ranking mondiale) con il punteggio di 6-4 6-4 in un’ora e 13 minuti di gioco. Il veterano tedesco – che nel torneo ATP 250 di Stoccarda ha già disputato una semifinale (nel 2019) e una finale (nel 2023) – dopo mesi molto difficili è riuscito a ritrovare, all’improvviso, la fiducia giusta su una superficie favorevole, di cui conosce tutti i segreti, strappando il punteggio di entrambi i set grazie all’esplosività e alle accelerazioni improvvise tipiche del suo tennis e chiudendo l’incontro con un impressionante parziale di 10 punti consecutivi, contrassegnato da una serie davvero notevole di colpi vincenti. La wild card di casa al secondo turno se la vedrà con la testa di serie numero 8 Jiri Lehecka, che in mattinata ha sconfitto il francese Bonzi sempre per 6-4 6-4.
Primo set: Arnaldi paga l’unico passaggio a vuoto e viene punito dalla zampata di Struff
Matteo Arnaldi comincia la sua stagione sull’erba con un match sulla carta fastidioso: Jan-Lennard Struff è un veterano in crisi che però conosce alla perfezione i segreti della superficie. L’avvio della partita è caratterizzato dalle difficoltà tipiche del primo torneo sui prati: Struff accorcia gli scambi, si muove lentamente e concede molti errori gratuiti mentre Matteo prova, inutilmente, a cercare un minimo di ritmo, in attesa dell’occasione giusta in risposta. Il tedesco nel quarto game cancella la prima palla break del pomeriggio (2 pari) e qualche minuto dopo riesce addirittura a piazzare la zampata giusta, strappando la battuta a Matteo grazie a due giocate tipiche del suo tennis, una risposta vincente di diritto, completamente a occhi chiusi, e una clamorosa stop volley in allungo, che sorprende l’avversario (4-3 Struff, e servizio): il set, da questo momento in poi, scorre via liscio e l’idolo di casa chiude per 6-4 in 33 minuti di gioco. Per lui 7 ace e 15 punti su 17 vinti con la prima palla in campo mentre Arnaldi, come spesso accade in questi casi, paga l’unico passaggio a vuoto di tutto il parziale.
Secondo set: Struff chiude la pratica con un parziale impressionante di 10 punti a 0
Il canovaccio tattico del match non cambia ma la sensazione è che Struff, grazie alla zampata del primo set, abbia acquisito fiducia: i turni di battuta di Arnaldi diventano sempre più complicati e il sanremese, dopo aver difeso il servizio ai vantaggi sia nel quinto che nel settimo game (4 a 3), nel nono deve infine arrendersi alle risposte aggressive dell’avversario, che, in piena trance agonistica, vince gli ultimi 10 punti della partita, mettendo a segno un vincente dietro l’altro. Il match sfugge rapidamente dalle mani di Arnaldi che, dopo aver conquistato faticosamente un 30 pari in risposta (ottavo game), viene completamente travolto dalle accelerazioni e dai servizi del rivale, che si inventa il break a zero e, pochi minuti dopo, festeggia la prima vittoria dopo 4 mesi di astinenza. 6-4 6-4 in un’ora e 13 minuti di gioco.