Prima finale in carriera per la giovanissima Iva Jovic, che sarà opposta alla colombiana Emiliana Arango, già finalista sfortunata (6-0 6-0 con Emma Navarro) quest’anno a Merida; attenzione però nella prossima stagione a Nikola Bartunkova.
B. Jovic b. N. Bartunkova 6-3 6-7(5) 6-3
Quasi tre ore di partita, agonismo a livelli altissimi e qualità dei colpi: il Guadalajara Open Akron presented by Santander offre una semifinale a sorpresa e dai contenuti davvero pregevoli tra le teenager Jovic e Bartunkova. Vince la prima, diciassettenne ma più precoce in campo internazionale, ma la seconda, più anziana (19 già compiuti, classe 2006) e meno avvezza a simili palcoscenici, profonde ogni energia per fare un ulteriore passo verso il titolo dopo aver superato la quarta testa di serie e numero 30 del ranking Magdalena Frech. Nessun momento di pausa nel match, scambi combattuti e la ragazza ceca non palesa paure nel ribattere alle fiondate dell’americana, mettendo in vetrina un rovescio incrociato bruciante e una certa dimestichezza con la palla corta e lo slice.
Jovic si prende il primo set perché serve meglio e con maggiore continuità, mentre la rivale accusa qualche comprensibile lacuna con la seconda di servizio; Iva si porta sul 3-0, subisce il contro-break ma scappa di nuovo per il 6-3 finale. Bartunkova cede di nuovo la battuta nel cuore del secondo set ma si riprende subito quanto perso e accede al tie-break, rendendosi protagonista di una reazione formidabile quando riesce a risalire da uno 0-4 con un parziale di 7 punti a 1 che costringe la rivale a ricorrere al terzo parziale.
Altre emozioni: Bartunkova coglie il break in ingresso di set ma questa volta è lei a riconsegnare il vantaggio immediatamente; Jovic, più esperta, emerge nel frangente più caldo e si porta sul 5-3. Bartunkova annulla con coraggio tre matchpoint, di cui uno con una volée di dritto coraggiosa e premiata da un nastro benevolo, ma manca anche quattro palle-break perché Iva è attentissima e sfodera il dritto più brillante per contenere l’avversaria; la terza palla-gara è quella decisiva. Brave tutte e due, in finale va Jovic.
E. Arango b. E. Jacquemot 6-4 7-5
Emiliana Arango rinnova il feeling con il torneo messicano, dove giocò i quarti di finale due anni or sono, ed entra nel match decisivo per il titolo superando in poco meno di due ore la francese Elsa Jacquemot. La tennista colombiana ha confermato le sue qualità conducendo il match in maniera costantemente aggressiva e ricorrendo a ogni centimetro del court per piazzare i propri affondi e scendere a rete, dove è in grado di mettere a segno lo smash con notevole naturalezza. Jacquemot è parsa inizialmente troppo timida nel cercare soprattutto il contenimento, poi ha saputo entrare con più decisione nel primo set ma lo ha perduto, nonostante alcune occasioni (6 palle-break mancate), per la zavorra di nove doppi errori.
L’atleta francese è stata brava a ripulire la seconda di servizio nel set successivo e la partita si è fatta più interessante, ma l’atteggiamento coraggioso della giocatrice sudamericana ha nuovamente pagato con il break sul 5-5 e con il 7-5 finale.