I. Jovic b. E. Arango 6-4 6-1
Iva Jovic è da sempre considerata una predestinata. Una di quelle giocatrici che ha insito nel suo futuro il trionfo, anche se non ha ancora compiuto 18 anni. In questo 2025 la statunitense aveva già dato segnali di grande crescita, sembrava che le sue mosse fossero giuste nello scacchiere dello sviluppo tennistico. E nella nottata italiana conferma l’ascesa. La statunitense si impone in due set, con il punteggio di 6-4 6-1, nella finale del WTA 500 di Guadalajara su un’acciaccata Emiliana Arango, numero 53 del mondo. La californiana porta così a casa il primo titolo WTA della carriera, che le consegna anche il best ranking, bussando alla porta della top 30, alla posizione 36.
Jovic diviene così, con i suoi 17 anni e 283 giorni, la campionessa più giovane del 2025, strappando lo speciale scettro a Mirra Andreeva, che ha vinto il WTA 1000 di Dubai a 17 anni e 299 giorni. Le prospettive per Iva si fanno davvero interessanti, con una classifica che le consente l’accesso diretto ai tabelloni principali dei maggiori tornei. L’americana, che studia il tennis di Jannik Sinner, è anche la più giovane rappresentare a stelle e strisce a vincere un torneo dal 2021, quando Coco Gauff si impose a Parma.
Il match: la resistenza di Arango dura un set, Jovic non trema e si prende il titolo
Il primo set è una battaglia di stili: Jovic martella da fondocampo, costringendo Arango alla difesa estrema. La statunitense si mette al comando delle operazioni e sfoggia il suo tennis fatto di accelerazioni e anticipo con entrambi i fondamentali. La colombiana fa quel che può per rimanere attaccata ad ogni scambio, ma nel corso del quarto gioco accusa un malessere fisico che compromette vistosamente la sua finale. Ciononostante, rimane in campo e lotta su tutti i punti. Il primo break arriva sul 3-2 ed è in favore di Iva: alla terza chance sorprende Arango con un diritto in contropiede e si porta sul 4-2. La statunitense, tuttavia, sembra non leggere bene il momento e incassa l’immediato contro-break. Si apre così un momento del match in cui servire si rivela deleterio, fino ad arrivare a una sequenza di cinque break consecutivi. Quello decisivo per il primo parziale arriva nel decimo game. Jovic, che ha sprecato tre set point nel turno di battuta, chiude con una risposta di rovescio su cui Arango si fa trovare impreparata. È 6-4 per la californiana.
Nel secondo set la resistenza della colombiana si affievolisce di gioco in gioco. L’unico sussulto da parte di Emiliana arriva quando, sotto 2-0, mette a segno il controbreak. Le speranze, però, durano poco e quello rimane l’unico game vinto da Arango nel secondo parziale. Jovic conquista il titolo al secondo match point, ponendo fine alla partita con un ace centrale.