Il 2026 si avvicina spedito. Tra i bilanci della stagione che è appena volta al termine e lo sguardo già puntato verso i prossimi obiettivi, tutti i giocatori sono già in campo per gettare le basi dell’anno nuovo. Una delle sedi predilette dai big è Dubai, il caput mundi dell’interregno tra le due stagioni. Gli Emirati Arabi Uniti, per clima e strutture, in questo periodo accolgono a cadenza regolare l’élite del tennis. Tra gli azzurri ad essere volati a Dubai ci sono Jannik Sinner e Matteo Berrettini, che si sono allenati insieme, oltre al giovane Jacopo Vasamì.
Dopo aver scaldato i motori insieme a Simona Halep, il numero 2 del mondo – accomunato alla romena dal coach Darren Cahill – ha faticato insieme al connazionale, in una sessione intensa presso la Mouratoglou Tennis Academy Jumeirah.
Berrettini-Enqvist, finalmente ci siamo?
Proprio da Dubai arrivano indizi circa una possibile nuova aggiunta al team di Berrettini. Accanto al solito Alessandro Bega, non è passata inosservata la presenza di Thomas Enqvist. Per ora dal lato dei diretti interessati tutto tace. Magari il tennista romano e l’allenatore svedese stanno costruendo le fondamenta per una collaborazione, una prova a tempo per capire e capirsi. Certo è che dopo l’addio a Francisco Roig di fine 2024, il ruolo di guida tecnica è stato assunto da Bega, benché voci insistenti fossero concordi nel restituire un Berrettini alla ricerca perpetua di un allenatore da cui ripartire.
Il nome di Enqvist era uno dei più gettonati già dopo la fine del sodalizio tra Matteo e Vincenzo Santopadre, ma le indiscrezioni sono rimaste tali. Vedremo nelle prossime settimane se, con due anni di ritardo, si trasformeranno in qualcosa di più. Intanto l’ex numero 6 del mondo ha intenzione di rimettersi in gioco ancora una volta. La sua carriera è fatta di brusche frenate e ripartenze piene di speranze. La Coppa Davis vinta da trascinatore non può che aver riempito di buone sensazioni il bagaglio di Berrettini, che dovrà provare a riversare quanto di positivo raccolto nei tornei individuali.
Nel corso dell’anno, in un’intervista, il romano ha confessato che, dopo l’infortunio subito a Roma, ha attraversato un periodo di forti dubbi. A far tornare il sereno ci ha pensato Sinner. “Allenarmi con lui a Montecarlo mi ha aiutato. Mi sono accorto che mi piaceva colpire la palla con la racchetta, il suono che usciva dalle corde. Mi piaceva proprio. Lì ho capito che per me non era ancora il momento di lasciare”. Da Montecarlo a Dubai sono sempre Jannik e Matteo.
Sinner si allena con Zverev, presenti anche Dimitrov e Khachanov. Vasamì si gode i grandi
Tanti sono i nomi importanti che stanno preparando la prossima stagione negli Emirati Arabi, con la possibilità di allenamenti congiunti. Dopo aver faticato insieme a Berrettini, Sinner ha sfidato anche Alexander Zverev. All’appello risponde pure Grigor Dimitrov, che sicuramente vorrà rifarsi di un 2025 sfortunato, con l’infortunio al pettorale patito a Wimbledon che gli ha precluso il prosieguo dell’annata. Ripresentatosi in campo al Master 1000 di Parigi con la vittoria su Giovanni Mpetshi Perricard, il bulgaro ha poi realizzato di aver ancora bisogno di tempo per non compromettere tutto il lavoro fatto per tornare.
È ormai di casa a Dubai Karen Khachanov, che ha mandato segnali incoraggianti nel corso dell’anno, su tutti la finale raggiunta al Master 1000 di Toronto. Insomma, il 2026 tennistico sta prendendo forma. E della presenza in contemporanea di giocatori così affermati può beneficiare Jacopo Vasamì, anche lui al lavoro a Dubai. Il mancino classe 2007 ha potuto confrontarsi con Berrettini, Dimitrov e anche Paula Badosa, sorella maggiore della fidanzata Jana.
