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15/10/2010 11:40 CEST - MASTERS 1000 SHANGHAI

Un Melzer da favola, a casa Nadal

TENNIS - Giocando un match straordinario per qualità e continuità, il 29enne austriaco infila la vittoria della vita. Bombardando Nadal con missili da ogni zona del campo, Melzer si impone con il punteggio di 6-1 3-6 6-3. Nei quarti se la vedrà con Juan Monaco.Fuori a testa alta Seppi contro Federer, sconfitto per 63 64. Lo svizzero ora incontra Soderling. Riccardo Nuziale

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Ammettiamolo: tutti abbiamo pensato che dopo quel match point rigiocato senza un vero motivo, la partita fosse segnata. Provate a immaginare McEnroe o Connors in quella situazione: avrebbero inventato all’istante nuove divinità da insultare. Lo stesso Melzer, in altre occasioni, sarebbe andato ben oltre la civile protesta. Non questa volta. Questa volta l’austriaco ha battuto per la prima volta, dopo tre sconfitte, il numero 1 del mondo Rafael Nadal, grazie ad una prestazione a tratti superlativa, per 6-1 3-6 6-3.

Eppure l’inizio non lasciava presagire quello che sarebbe successo: primo game, già due palle break per Nadal, una sul 30-40 e una ai vantaggi. Melzer però le annulla con autorità e chiude il game addirittura con tre aces consecutivi. Dopo due giochi interlocutori, sul 2-1 Melzer si porta 0-40 sul servizio dello spagnolo, che annulla la prima con un servizio vincente e la seconda con un grandissimo passante di dritto lungo linea.

Non riesce però a zittire il terzo campanello d’allarme, facendo morire in rete un banale dritto. Il break dà ulteriore fiducia ed energie all’austriaco che comincia a giocare in modo impressionante: serve con una continuità spaventosa (a fine primo set le statistiche diranno 7 aces, 75% di punti vinti con la prima e 60 con la seconda) e toglie letteralmente il tempo a Nadal spingendo a tutto braccio sia di dritto che di rovescio, simil Del Potro US Open 2009. Molto intenso e lungo il sesto gioco: Melzer va 15-40 grazie ad uno straordinario lob difensivo che muore sulla riga di fondo campo, Nadal recupera, guadagna la palla del 2-4, annulla una terza palla break, per poi cedere al quarto attacco austriaco steccando di dritto. È un Nadal tutt’altro che perfetto, quello del primo set, soprattutto col dritto ha commesso diversi errori (alcuni piuttosto grossolani), ma nulla va tolto a Melzer, che ha giocato un set imperiale.

Nel secondo set l’attesa risposta di Nadal sembra arrivare già al secondo game, dove lo spagnolo si porta 0-30; Melzer, però, non si lascia intimorire e recupera il game con un ace, un dritto anomalo vincente e un altro grandissimo dritto sulla riga. Nel game successivo il talentuoso giocatore austriaco si porta addirittura lui stesso a palla break, ma non ne approfitta sbagliando di dritto. La partita ora è combattuta, giocata punto a punto, e nel quinto gioco si vede del gran tennis: prima Nadal recupera una palla impossibile arpionando un dritto strettissimo che lascia immobile Melzer, poi, al termine di uno scambio di straordinaria intensità, lo spagnolo mette fuori di poco, tra il clamore di un pubblico particolarmente rumoroso (e fastidioso), un dritto assai simile a quello messo a segno un minuto prima. Nel game successivo la svolta del set: sul 30-30 Melzer si avventa in due improbabili discese a rete e ovviamente Nadal ringrazia e si porta 4-2. Il set in pratica finisce lì, con lo spagnolo che comincia a caricarsi e Melzer che non trova più il campo.

Il terzo set diventa ancora più combattuto, equilibrato e intenso, con entrambi i giocatori che non danno scampo all’avversario in risposta, se non Melzer in un’occasione, quando da 30-0 si fa raggiungere con due errori gratuiti. Si arriva così al sesto gioco, il gioco che segna la partita dove, incredibilmente, Nadal gioca un pessimo game, sbagliando in tutto tre dritti e un back in contenimento. Troppi anche per lui per pensare di recuperare con il Melzer di oggi. L’austriaco, sulle ali dell’entusiasmo, tiene facilmente il turno di servizio e raggiunge la vetta del doppio match point sul 5-2 15-40. Qui spara a tutto braccio sulla linea di fondo, Nadal di controbalzo butta fuori, Melzer va verso la rete per stringere la mano all’avversario, ma…la palla viene chiamata out. Incredulo, il giocatore chiede il falco, che ovviamente gli dà ragione.

L’arbitro però, anziché dargli la vittoria, fa ripetere il punto (la regola dice che spetta all’arbitro decidere se la palla incriminata potesse essere recuperata o se la chiamata del giudice di linea possa aver disturbato l’avversario. In questo caso, nessuna delle due opzioni sembra plausibile). Ovviamente Melzer il punto rigiocato lo perde malamente, nel successivo match point Nadal infila il primo ace della partita, ne annulla un terzo e chiude il game con un grande passante incrociato. Il vecchio Melzer probabilmente lì sarebbe uscito dal campo, a livello mentale; avrebbe perso il turno di servizio e, successivamente la partita. Il nuovo Melzer, invece, non ha fatto una piega e ha chiuso la partita con grande facilità e disinvoltura, meritandosi ampiamente una delle più belle vittorie in carriera. E a questo punto, va detto: un giocatore così a Londra sarebbe bello vederlo non solo nel torneo di doppio.

Federer b. Seppi 6-3 6-4

Nell’ultimo ottavo, Roger Federer non si è ripetuto. Se infatti ieri aveva impressionato, nella vittoria contro Isner, mostrando un gioco e una reattività da giornata di grazia, oggi non ha fatto altrettanto. L’altalenante prestazione odierna è comunque largamente bastata per avere la meglio per 6-3 6-4 sul nostro Andreas Seppi, ieri grande protagonista grazie alle vittorie contro (quel che resta di) Cilic e Lu.
Il primo set è stato il classico set a la Federer: un break e 6-3 finale. A ben vedere, però, è stato un set ben poco brillante, caratterizzato da tanti errori di dritto e troppi cali di concentrazione (va detto che Federer non ha quasi mai disputato partite di alto livello contro l’italiano, dal punto di vista del gioco). In due occasioni Seppi ha avuto la palla del contro break, nel quinto e nel settimo gioco (in quest’ultimo Federer si è fatto addirittura recuperare da 40-0), ma in entrambe le occasioni il giocatore di Basilea è stato pronto ad annullarle col servizio.
Ad inizio secondo set lo svizzero ha continuato a sonnecchiare per svegliarsi solo in situazione di pericolo, situazione che ha dovuto affrontare in occasione delle due palle break concesse nel secondo game. Sull’1-1 è stato lui a sprecare quattro palle break (di queste divertente la terza, con lo scambio a rete di tocchi al volo tra i due giocatori) e, in questo gioco di occasioni sprecate (d’altra parte, se c’è una cosa in cui i due sono fratelli, è nell’incapacità di trasformare le palle break), il primo a stancarsi è stato sorprendentemente Seppi, che ha strappato il servizio a Federer nel quarto gioco. Purtroppo, si sa, il nostro Andreas non ha certo l’arroganza agonistica per soverchiare le gerarchie del campo (per quanto abbia una vittoria contro Nadal) e difatti prima ha restituito il favore nel gioco successivo, poi ha subito il break definitivo sul 4-4. Un applauso comunque per il nostro giocatore, che ha giocato un bellissimo torneo, portando a casa vittorie importanti e prestigiose, punti e fiducia.
Domani Federer affronterà Robin Soderling, che quest’oggi si è rifatto contro David Ferrer, vendicando la sconfitta della settimana scorsa con il punteggio di 7-5 6-4.

 

Riccardo Nuziale

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 Il qualificato num. 185 del mondo Jerome Haehnel è l'inatteso vincitore del suo primo titolo Atp a Metz, in Francia. Batte in finale il connazionale Richard Gasquet col punteggio di 7-6, 6-4. Era la prima finale per entrambi i tennisti.

 

Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker