21/11/2010 18:05 CEST - Atp World Tour Finals

Gruppo B: Nadal e Djokovic

TENNIS - Concludiamo la presentazione del Masters con gli ultimi protagonisti del gruppo B. Reduce da una stagione strepitosa in cui ha completato il Grande Slam della carriera, Rafael Nadal insegue l'ultimo importante torneo che manca nella sua bacheca. Tra i suoi avversari più temibili c'è Novak Djokovic, finalista agli Us Open, che nel 2008 si impose nelle Atp Finals disputatesi a Shanghai. Alberto Giorni e Giacomo Fazio

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Girone A: Nadal e Djokovic

Per un posto in paradiso. Intervista a Nadal su Paris Soir (trad. di A.Mastroluca) Tennis e Scommesse - ATP Finals Day 1 (Pinno) Tutto il Masters in TV. Su Sky torna "Casa Meloccaro" (Bisti)

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Rafael Nadal

Età: 24
Ranking: 1
Vittorie-Sconfitte 2010: 67-9
Tornei vinti (finali): 7 – Montecarlo, Roma, Madrid, Roland Garros, Wimbledon, Us Open, Tokio (1 – Doha).

Negli attimi successivi al trionfo agli Us Open, un giornalista gli ha chiesto se avesse ancora un obiettivo da raggiungere. Completato il Grande Slam della carriera, per questa stagione potrebbe a buon diritto ritenersi soddisfatto. E invece no: "Non ho ancora vinto il Masters: questo potrebbe essere l’anno buono…". Fino ad ora il prestigioso appuntamento di novembre lo ha sempre respinto, principalmente per due motivi. Il primo è la superficie: lo spagnolo è un giocatore universale, ma il veloce indoor non è il fondo migliore per esaltare le sue caratteristiche. Il secondo è rappresentato dal calendario. La programmazione del maiorchino punta a farlo arrivare al top durante la stagione sulla terra battuta, dove lascia le briciole ai suoi avversari, fino a Wimbledon compreso; nella seconda parte dell’anno soffre fatalmente un calo. Nelle ultime stagioni il copione si è rivelato sempre lo stesso: è arrivato agli Us Open e al Masters stanco o infortunato, dopo aver già sparato tutte le sue cartucce. Ma il 2010 è stato una felice eccezione. Una programmazione più saggia gli ha consentito di mantenere la forma anche a settembre, quando ha sfatato il tabù di New York, dove non era mai arrivato neanche in finale. E la mancata partecipazione a Parigi Bercy gli ha consentito di risparmiare preziose energie per puntare all’ultimo importante titolo che non fa parte della sua ricca collezione.

Al torneo dei maestri, al massimo è giunto due volte in semifinale, nel 2006 e nel 2007, dove è stato sempre eliminato da Federer (i due non si incontrano da maggio e gli organizzatori si stanno fregando le mani: sarà finalmente la volta buona?). Nel 2005 non ha partecipato a causa di un infortunio al piede sinistro, mentre nel 2008 ha dovuto dare forfait per una tendinite al ginocchio destro. L’anno scorso, al rientro da un lungo stop, è stato eliminato nel girone, quando contro Soderling, Davydenko e Djokovic non riuscì a portare a casa neanche un set. Ora punta al riscatto: qualificatosi già all’inizio di giugno, disputa per la prima volta le Atp Finals da numero uno del mondo, una posizione che non abbandonerà almeno fino al Roland Garros 2011. E sarebbe il primo tennista della storia a conquistare Parigi, Wimbledon, New York e il Masters nello stesso anno. Negli scontri diretti con i rivali del round robin, conduce 15-7 su Djokovic, 5-3 su Roddick e 8-3 su Berdych, ma il dato più eloquente è un altro: negli head-to-head con i primi 100 del mondo, il maiorchino è in svantaggio solo con Cilic (0-1) e Davydenko (4-5). Anche lui però ha un tallone d’Achille, rivelato da Murray in una recente intervista: "A Shanghai eravamo impegnati in una sfida a calcio alla Playstation e abbiamo pareggiato una partita: al momento dei rigori, ha detto che non sapeva come tirarli: incredibile! E’ come arrivare a un tiebreak e non volerlo giocare...".

Novak Djokovic

Età: 23
Ranking: 3
Vittorie-Sconfitte 2010: 57-16
Tornei vinti (finali): 2 – Beijing, Dubai (2 – Basilea, US Open).

E’ stata una stagione in crescendo quella di Novak Djokovic: dopo un inizio difficile dovuto ad infortuni e allergie, ai quarti di Melbourne e Parigi hanno fatto seguito una semifinale a Wimbledon e la finale di New York. Non è arrivata ancora una volta la vittoria in una prova dello Slam, che manca ormai da quasi tre anni, quando s’impose su Jo-Wilfried Tsonga agli Australian Open. Il serbo non sembra mai totalmente concentrato sul tennis; le imitazioni, le sfilate, una famiglia fin troppo presente in alcuni momenti ne hanno condizionano il rendimento. Sembra quasi che gli aspetti dello show-business superino quelli tennistici, da questo punto di vista è ancora dietro a Federer e Nadal e non solo nel ranking. Ha tutti i requisiti per diventare il numero 1 del mondo ma dovrà impegnarsi ancora molto per raggiungere risultati sempre più importanti… nessuno si ricorda mai di chi arriva secondo, per quanto forte sia. Nel frattempo il grande spirito patriottico lo ha portato a condurre la nazionale serba alla prima finale in Coppa Davis dove i primi di dicembre potrà conquistare la storica insalatiera nella sua Belgrado.

Sarà la quarta partecipazione consecutiva alle ATP World Tour Finals: nel 2007 l’esordio amaro con tre sconfitte nel round robin senza alcun set raccolto. Il 2008 l’anno della svolta con la conquista del titolo a Shanghai in finale su Nikolay Davydenko (6-1, 7-5). Nel 2009 la beffa di una formula che per alcuni risulta essere ancora discutibile che non gli permise di raggiungere le semifinali pur avendo perso una sola partita. Quest’anno ha ottime possibilità di superare la fase a gironi pur non avendo un bilancio favorevole negli scontri diretti contro Roddick (2-5) e Nadal (7-15): con Andy ha perso le ultime quattro sfide ma l’americano è stato falcidiato dagli infortuni negli ultimi mesi, con il maiorchino è avanti 7-4 nelle sfide sul cemento mentre con Thomas Berdych è in vantaggio 3-1, avendo perso quest’anno la sola partita sull’erba di Wimbledon. Se si esclude la sconfitta con Llodra a Bercy, la parte conclusiva della stagione del serbo vede la vittoria a Pechino, una semifinale al Masters 1000 di Shanghai e una finale persa a Basilea, un ottimo biglietto da visita per il terzo favorito del torneo.

Alberto Giorni e Giacomo Fazio