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17/09/2011 20:58 CEST - COPPA DAVIS

Binaghi euforico: "Paura? Di niente"

TENNIS - Il presidente FIT, cui Bolelli (!) e Fognini dedicano la vittoria, dice: “Il settore maschile si è accodato al traino stupendo delle ragazze”. Quindi: “Sono l’uomo dei sorteggi importanti, ma non andrò a Bangkok per il sorteggio di mercoledì, torno a casa a lavorare.” E poi: “Barazzutti è il più grande capitano che l’Italia abbia mai avuto”. “Questa è una squadra vera, non puntava che all’obiettivo”. Ubaldo Scanagatta

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Da Santiago arriva tramite Supertennis l’immancabile intervista finale ad Angelo Binaghi, ovviamente (e comprensibilmente) euforico: “I ragazzi se lo sono meritati, noi ci siamo levati l’ultimo vulnus. Ed era l’ultima cosa che dovevamo fare rispetto alla situazione che abbiamo ereditato nel 2000…" . Binaghi fu eletto presidente 11 anni e mezzo fa, il 18 dicembre 2000, dopo aver fatto parte del consiglio federale presieduto da Ricci Bitti, eletto nel febbraio ’98; nel ’99 godeva già di una certa influenza: l’Italia giocò a Sassari con la Finlandia. “Ora anche il settore maschile _ prosegue _ si è accodato al traino stupendo delle nostre ragazze. Bolelli e Fognini hanno un grande potenziale, possono migliorare ancora…Sono contento per Starace che non poteva non coronare la sua carriera sportiva tornando in serie A. Lui non è un giocatore di serie B”.
Poi Binaghi aggiunge: “E Corrado Barazzutti è il capitano più grande che l’Italia del tennis abbia mai avuto”. E dopo un secondo di pausa, forse nel timore di aver fatto una gaffe nei confronti del capitano che “portò” letteralmente la squadra in Cile e conquistò la Coppa Davis e che è lì a due passi, tenta di mettere una piccola pezza: “E Nicola Pietrangeli è sempre stato vicino alla squadra!” E gli altri capitani, Panatta, Bertolucci, Gardini, Sirola, Crotta, Bergamo, Canepele, Migone. Etcetera etcetera?
Quindi sollecitato da Giovanni Di Natale che non è meno euforico di lui Binaghi continua, come un fiume in piena: “È un giorno di grandissima felicità. Era l’anno buono: la prima volta che sono andato ad assistere al sorteggio di Davis a Londra abbiamo pescato bene. Le altre volte prendevamo sempre squadre con il n.1, il n,2 e il n.3 del mondo”.
Di Natale chiede a Binaghi a chi dedichi la vittoria. E lui, criptico: “Non ho bisogno di dire a chi la dedico…Loro lo sanno”.
Si riferiva agli amici o ai nemici?

Allora Di Natale lo incalza: _Questa è una vittoria del gruppo vero? Si è accorto che Fognini sul 30 pari chiedeva a Bracciali dove avrebbe dovuto servire? Il più piccolo che chiede consiglio al più grande…_
Binaghi: “Questa è la vera conquista. Finalmente c’è un gruppo che dopo dieci anni chiede soltanto come si possano avere più probabilità per raggiungere l’obiettivo. E non è un caso che un po’ di fortuna arriva quando uno se la merita. Questo è finalmente un gruppo e non quattro giocatori singoli. E’ una squadra coesa. Prima ancora che con il Cile… la prima vittoria è stata aver avuto una squadra vera. Ora non credo che i nostri giocatori vogliano andare in Serie A per fare da comparse. Sono grandi chances anche per loro. Ora, mi dicono, abbiamo più probabilità di giocare in casa (Binaghi è stato ben informato: su 12 ipotesi fino a lunedì, quando uscirà la classifica e le 8 teste di serie in base alla classifica di Coppa Davis, come si può evincere dall’articolo scritto da Riccardo Bisti “Speranza Israele, paura Spagna”, sei sono casalinghe, quattro trasferte, una verrebbe decisa per sorteggio), bisogna prepararsi ancora meglio, avere programmi”.
Di Natale: _Presidente allora lei andrà a Bangkok per il sorteggio di mercoledì? _ sottintendo ....visto che porta bene. (Un po’ di sana superstizione non fa male a nessuno).
“No, non vado né per il sorteggio né per l’assemblea nazionale. Torno a casa a lavorare. Io sono l’uomno dei sorteggi importanti (sic!)! E ora non temiamo più nessuno”.
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Pochi minuti dopo queste dichiarazioni ecco sul sito della Federtennis comparire questa flash: “Il primo a congratularsi per l'impresa degli azzurri a Santiago del Cile che ha permesso all'Italtennis di tornare nel World Group dopo 11 anni di assenza, è stato il presedente del CONI Gianni Petrucci che ha telefonato al presidente della Fit Angelo Binaghi per fare i complimenti alla Federtennis, a capitan Barazzutti ed a tutta la squadra azzurra”.

Ubaldo Scanagatta

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