16/10/2011 16:20 CEST - Atp Finals

"Addio Queen's: vado ad Halle!"

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Londra rischia di perdere la vetrina di fine stagione delle ATP World Tour Finals a causa dell'alto tasso di imposta britannico. Lo ha rivelato il numero due del mondo Rafael Nadal durante il Masters di Shanghai. Lo spagnolo ritiene che la tassazione del 50 per cento sui montepremi e sui guadagni dei giocatori potrebbe vedere l'evento con i primi otto del mondo trasferito in un’altra città a meno che la legge non venga cambiata.

"E' davvero difficile quello che sta succedendo oggi nel Regno Unito con le tasse. Ci sono un sacco di aspetti positivi ma questo è probabilmente quello negativo. Quello che credo è che Londra sia una cornice incredibile. C'è una folla di gente ad ogni partita, uno stadio fantastico. Ma Londra non è l'unica città al mondo".

Il contratto di cinque anni per le ATP World Tour Finals, in scena presso l'Arena O2, scade nel 2013 ma Nadal ha fatto capire che il malcontento crescente tra i giocatori spingerebbe l'evento verso un ambiente fiscale più favorevole.

"Per me il problema di andare a giocare il Queen’s, non è quello di vincere ma che posso perdere soldi perché ci vado. Io gioco per una settimana in Inghilterra e pretendono dei soldi che ottengo tramite i miei sponsor. E’ troppo.” Da qui la decisione di preparare Wimbledon e le Olimpiadi in Germania ad Halle.

“Giocare Wimbledon, le Olimpiadi, le Atp Finals e pure il Queen’s significa stare a Londra un sacco di settimane, quindi un sacco di tasse. Sta diventando sempre più complicato partecipare ai tornei in Inghilterra".

Tuttavia una modifica al regime fiscale potrebbe aiutare Londra a rinnovare il suo contratto per il Master di fine anno: "se vi fosse un cambiamento, la possibilità di mantenere le WTF dove sono sarebbero molto, molto alte".

L’amministratore delegato di Wimbledon Ian Ritchie ha invitato il governo britannico all'inizio dell’anno a cambiare le leggi fiscali per evitare di perdere alcuni degli eventi tennistici del circuito internazionale. Le regole prevedono per gli sportivi e le donne che competono nel Regno Unito una percentuale dei guadagni derivanti anche da sponsorizzazioni che non hanno nulla a che vedere con la Gran Bretagna.

Questa situazione è la ragione per la quale il triplice campione olimpico e velocista Usain Bolt ha disertato il meeting della Diamond League di Londra. Il timore è che anche alcuni tornei più piccoli di golf che non prevedono grandi guadagni per i vincitori potrebbero presto chiudere i battenti.

Nadal ha respinto le supposizioni dei media britannici che vedevano nella scelta di Halle in Germania la possibilità di guadagni più elevati. “Negli ultimi quattro anni, ho giocato il torneo del Queen’s. Così abbiamo pensato che fosse il momento giusto per cambiare. Non vado ad Halle perché mi danno più soldi. Non è questo il motivo".

Il problema parte da lontano perché molti hanno dimenticato la conferenza stampa di un furibondo Ralf Weber (direttore del torneo di Halle) che dopo essere venuto a conoscenza che Roger Federer non avrebbe preso parte al torneo, il lunedì, a tabellone già compilato si era scagliato contro il 5 volte campione del Gerry Weber Open: "sono ancora sotto shock. Questa cosa è venuta fuori dal nulla. Avevamo tutto pronto per lui, il jet privato, la sua stanza .. sono sbalordito e deluso. Sappiamo tutti che più avanza a Parigi, meno probabilità ci sono che venga qui.”

Federer e il Gerry Weber Open hanno firmato un cosiddetto "contratto a vita" lo scorso anno con l'intento di legare il proprio nome al campione svizzero per il resto della sua carriera. Weber ha ammesso che il torneo ha preso un rischio nel focalizzare l'attenzione su un solo giocatore.

“Non voglio più farlo in futuro, porteremo un altro grande nome del calibro di Djokovic e Nadal. Le probabilità sono buone perchè entrambi i giocatori sono stati qui prima (Djokovic nel 2009, perdendo finale da Tommy Haas, Nadal nel 2005, sconfitto al primo turno) e non hanno contratti con il torneo del Queen’s. Cercheremo di portarne almeno uno."

Ralf Weber è stato di parola ed ha convinto il numero 2 del mondo a rinunciare al torneo della Regina. Appuntamento che il tennista spagnolo non ha mai mancato dal 2006 in preparazione dei Championship’s. Infatti nel 2009 non prendendo parte a Wimbledon a causa di un infortunio, non giocò il Queen’s.

Sarà interessante capire cosa farà Roger Federer che l’anno prossimo sarà alle prese con l’obiettivo oro olimpico nelle tre discipline. La presenza del maiorchino e le parole degli organizzatori potrebbero cambiare i piani per quello che è sempre stato uno dei feudi dello svizzero.

Giacomo Fazio