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16/10/2011 12:32 CEST - Shanghai Masters 1000

Sarà una finale tutta corsa

TENNIS - Gran rimonta di David Ferrer che batte Feliciano Lopez 6-7 6-3 6-3 e conquista la terza finale in carriera in un Masters 1000. Lopez serve benissimo nel primo set: conquista il 75% dei punti, non concede nemmeno una palla break e si impone al tiebreak 7 punti a 5 dopo un'ora di gioco. Ma Ferrer sale di livello e con due break allunga al terzo. "Feli" firma la sua resa con tre doppi falli nel settimo game che portano "Ferru" a servire per il match sul 5-3. Tutto facile per Murray: 6-3 6-0 a Nishikori in meno di un'ora. All'interno le statistiche dei match e gli head to head Ferrer-Murray (4-3 per lo scozzese) Giacomo Fazio e Alessandro Mastroluca

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APTOPIX China Tennis Shanghai Masters - David Ferrer
APTOPIX China Tennis Shanghai Masters - David Ferrer

Non c'erano due semifinalisti "unseeded" in un Masters 1000 da Cincinnati 2010: allora arrivarono Baghdatis e Fish, che riuscì a sconfiggere Roddick e raggiungere la finale, persa contro Federer.

A Shanghai, invece, non ci sono state sorprese. La finale sarà tra David Ferrer e Andy Murray. Lo spagnolo ha sconfitto 67 63 63 Feliciano Lopez, lo scozzese continua la sua difesa del titolo vinto l'anno scorso dopo una semifinale più agevole del previsto contro Kei Nishikori: 63 60 in 56 minuti.

Ma vediamo in dettaglio l'andamento dei match.

David Ferrer b. Feliciano Lopez 6/7 6/3 6/3 (Giacomo Fazio)

Dopo il derby croato di settimana scorsa nella prima semifinale del torneo di Pechino, un altro scontro tra connazionali apre la giornata di sabato allo Shanghai Rolex Masters. Un torneo a cui i due spagnoli sono legati per motivi diversi: Ferrer giocò qui una storica finale della Masters Cup contro Roger Federer mentre Lopez raggiunse nel 2009 la prima semifinale in un Masters 1000 della sua carriera.

Poteva essere un match complicato per David Ferrer che era indietro 6-1 negli scontri diretti su superfici veloci invece il valenciano ha fatto valere la sua classifica e i risultati stagionali che lo vedono come il più continuo dopo i fabfour. Lopez aveva ottenuto solo otto vittorie con un Top 5, di cui due proprio con Ferrer.

Il mancino spagnolo è inizialmente perfetto al servizio, perdendo solo un punto in tre turni di battuta. Ferrer dal canto suo cerca di prolungare gli scambi per non subire l’uno due del suo avversario. Pur non giocando un tennis perfetto è sempre uscito indenne da molti match complicati nel torneo, soprattutto quello dei quarti di finale contro Andy Roddick conclusosi solo al tiebreak del terzo set. E’ il servizio a fare da padrone e la prima palla break arriva solo al settimo gioco con Ferrer alla battuta. Non ce ne saranno più fino al tiebreak, dove il numero 5 del mondo apre con il quarto doppio fallo del match. Lopez si ritrova con un mini break di vantaggio ma perde entrambi i punti con la battuta a disposizione. David scappa 4-1 ma si fa agganciare fino al quattro pari. Ritorna in vantaggio 5-4 ma con uno splendido rovescio ed una gran prima Lopez sale 6-5 e si procura un set point. Ferrer sbaglia l’attacco e mette fuori una volèe che gli costa il primo parziale.

Nel secondo set sembra David quello nervoso, invece è Feliciano a sentire il peso della possibilità di raggiungere la prima finale in un Masters 1000 e dopo aver conquistato il primo game subisce un parziale di tre giochi a uno. Ferrer che in settimana si è assicurato la possibilità di raggiungere le Atp World Tour Finals non cede di un colpo ed è “Deliciano” a cedere nuovamente la battuta sul 5-3.

Il terzo set riprende l’andamento del primo con Lopez che cerca di variare i colpi per togliere ritmo al connazionale. Ferrer però sa che il match è girato e mette a segno il break sul 4-3 in suo favore sfruttando soprattutto tre doppi falli ed un dritto fuori di metri del mancino spagnolo. Troppo nervoso Lopez per mantenere i nervi saldi nel momento più importante della sua carriera. David raggiunge così la sesta finale stagionale e la terza in un Masters 1000, la prima sul cemento dopo quelle di Montecarlo e Roma. In finale troverà probabilmente Murray con il quale ha giocato e perso la semifinale del torneo di Tokyo sette giorni fa.
 

Le statistiche del match

 

Andy Murray b. Kei Nishikori 6/3 6/0 (Alessandro Mastroluca)

Il momento di maggiore suspense è stato il sorteggio iniziale, quando il ragazzino incaricato di tirare la monetina l'ha lanciata dall'altra parte del campo.

Il match è stato un monologo di Murray, racchiuso bene nel 63 60 finale. Lo scozzese lascia solo un punto quando mette la prima in campo e chiude con 20 vincenti e 8 errori. Nishikori registra un modestissimo 22% di punti con la seconda e un bilancio di 6 vincenti a fronte di 22 gratuiti.

Dopo un parziale di 8 punti a 1 per il giocatore al servizio nei primi due game, Murray strappa il primo break del match nel terzo gioco grazie a un dritto diagonale da sinistra appena largo del giapponese.

Rimane comunque questa una delle armi principali di Nishikori, che cerca di aprirsi il campo sulla diagonale sinistra attaccando il rovescio di Murray. Il giapponese, però, ha uno stile e una strategia che fanno giocare bene lo scozzese, perché gli permettono di entrare in ritmo. Per questo ha bisogno di aprirsi angoli più acuti, di prendere più rischi, di cercare le righe.

Ma è una strategia che non paga, se non è sorretta da un livello di esecuzione che permette di tenere sotto controllo il numero di errori. Nishikori, invece, chiude il primo set con soli 4 vincenti 11 gratuiti: gli ultimi due, di dritto, valgono al detentore del titolo il break a zero e il primo set.

Preoccupato anche il coach che lo segue a Shanghai, Dante Bottini, ex giocatore argentino (max 700 in singolare, 340 in doppio), sparring partner di Paola Suarez che è stato head coach allaFort Walton Beach Tennis Center prima di assumere lo stesso ruolo alla Bollettieri Academy.

Murray, che non perde un punto quando mette la prima in campo nel parziale, e ne cede solo 2 su 5 con la seconda, chiude con un bilancio di 11 vincenti e 4 errori.

Murray entra con i piedi dentro il campo, il giapponese è sempre più costretto a corse in difesa e recuperi non facili. Lo sventolio di "sol levanti", di bandiere giapponesi, gli incitamenti del pubblico non bastano a caricarlo. Gli errori continuano e il body language si fa sempre meno positivo, sempre meno combattivo.

Deve subito salvare una palla break, Nishikori, nel primo game di battuta del secondo set, ma Murray ne conquista subito un'altra muovendolo da un angolo all'altro del campo e riuscendo a convertirla con una gran difesa chiusa con un profondo passante lungolinea in corsa di dritto.

Prova a far qualcosa di diverso, Kei, nel secondo set, a scendere a rete un po' più spesso anche nei turni di risposta. Ma è un atteggiamento che trasuda negatività e rassegnazione. Solo il Falco riesce a strappargli un sorriso. Lo scozzese, avanti 3-0 e 0-40 sul servizio del giapponese, vede un suo colpo chiamato fuori. L'Hawk-Eye smentisce per pochissimo ma Lahyani fa rigiocare il punto tra le proteste di Murray convinto che l'avversario non sarebbe mai arrivato sulla palla e non avrebbe in ogni caso potuto giocare il colpo successivo.

Svaniscono anche le altre due palle break, ma ne conquista una quarta che converte con una risposta vincente di rovescio lungolinea a una seconda davvero troppo morbida. Non c'è partita, Nishikori porta a casa solo sette punti al servizio in tutto il secondo set e chiude con un brutto dritto a rete e chiude la miglior settimana della carriera con un bagel di certo amaro.

Le statistiche del match

Gli head to head della finale:

David Ferrer (ESP) vs Andy Murray (GBR) Murray Leads 4-3
06 Barcelona (Spain) Clay R32 David Ferrer 4-6(5) 7-6(0) 6-1
06 ATP Masters 1000 Toronto Hard R64 Andy Murray 6-2 7-6(6)
10 ATP Masters 1000 Rome (Italy) Clay R16 David Ferrer 6-3 6-4
10 ATP Masters 1000 Madrid (Spain) Clay QF David Ferrer 7-5 6-3
10 Barclays ATP World Tour Finals Hard RR Andy Murray 6-2 6-2
11 Australian Open (Australia) Hard SF Andy Murray 4-6 7-6(2) 6-1 7-6(2)
11 Tokyo (Japan) Hard SF Andy Murray 6-2 6-3

 

Giacomo Fazio e Alessandro Mastroluca

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