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29/10/2011 18:17 CEST - WTA Championships

Le fatiche del tifoso a Istanbul

TENNIS - Al Masters si chiede agli appassionati non solo di spegnere i telefoni cellulari ed evitare i flash: all'interno dello stadio, infatti, non si più fumare. Andrea Petkovic, sempre presente sugli spalti come una vera appassionata, ha il record di autografi firmati. Molto "gettonata" anche la giudice di sedia Eva Asderaki. Ma più forte degli incitamenti sale il rumore degli aspira-pelucchi a fine match. da Istanbul, Angelica

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wozniacki-istanbul2-mini
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In un torneo indoor le prime raccomandazioni fatte agli spettatori sono sempre di non usare flash e di avere i cellulari spenti. A Istanbul hanno aggiunto una una nuova richiesta: si prega non fumare sugli spalti!

Nel match che ha dato la qualificazione a Vika Azarenka, il suo coach sempre tranquillo, indossava per la prima volta un maglioncino. Avrà capito, forse, di essere a Istanbul e che siamo in autunno.

Tifoso di Carolina, e forse anche del Liverpool, continua ad incitare la danese sopratutto dopo che ha perso il primo set, come i veri tifosi dovrebbero faere. E mostrandole un cartellone le ricorda che “You’ll Never Walk Alone Caroline’ (il riferimento è, ovviamente, alla canzone dei tifosi del Liverpool)

Fanno un rumore infernale. Sono grossi ma non sono pericolo, a meno che non tu nongli vada proprio sotto. Sono gli aspira-pelucchi entrano in campo appena finisce il match. Sono i macchinari per aspirare ogni minimo granello dal campo di tennis. Sopratutto la lanugine lasciata dalle palline da tennis tartassate dalla giocatrici.

Petkovic è sempre presente a tutte le partite. E visto che l’area giocatrici è completamente inaccessibili ai tifosi, per loro l’unica speranza di poter avere un autografo è di riuscire ad ‘accalappiarne’ una sugli spalti. Andrea continua ad avere il record di autografi concessi. D’altra parte è anche l’unica che abbia seguito tutti i match come una vera appassionata di tennis.

Un ragazzo, munito di palla gigante, corre per farsi fare un autografo, inciampa vola per terra un paio di file sopra Andrea. Il suo coach vede la scena e scoppia a a ridere. Il prode tifoso si rialza, non si è fatto nulla, scende un altro paio di file, per fortuna non inciampa di nuovo e riesce a portare a casa l’autografo della Petkovic.

Dopo la tedesca, chi ha firmato molti autografi è stata l’arbitro Eva Asderaki. E ogni volta che qualcuno le chiede di firmare il programma del torneo sembra sempre un po’ imbarazzata.

Tutte le giocatrici (ma anche gli arbitri e le staff Wta) hanno il nastrino nero per ricordare le vittime del terremoto. Quello di Vera Zvonareva è di dimensioni decisamente più grande di tutte le altre, perchè ha un doppio scopo ovviamente il rispetto delle vittime ma sopratutto per coprire il logo del suo ex-sponsor sia sulla maglietta che sulla visiera.

Confesso la mia completa debacle con la lingua turca, non sono riuscita ad imparare nemmeno una parola. Il mio orecchio non riesce a registrare i suoni, saràò per questo che quando l’arbitro dice 15 pari mi sembra che dica ‘ampress, ampress’ manca solo che aggiunga ‘Uè quaglione!’

Marion Bartoli raggiunge il il papà, sugli spalti. Lo stesso tifoso che si era scaracollato per avere l’autografo di Petkovic punta anche la francese, ma si avvicina con piu calma. La penna sulla palla gigante non scrive bene. Marion sorride e se ne fa prestare un altra da un signore seduto vicino lei e ripassa la sua firma per far contento il ragazzo.

Per un tifoso scavezzacollo, ce ne un altro pronto a tutto ma senza rischiare. Ha un cartello che agita durante il match fra Kvitova e Wozniacki, c’è scritto ‘Comm’on Carolina’ e ha disegnato un cuore.
E per chi guarda il su cartello da dietro, noto anche un ‘Comm’on Vika’ e un altro cuore. Foglio double-face insomma. Il ragazzino ha già capito come lasciarsi aperta ogni possibilità. Gli rimane ancora Vika.

Fra i tanti poster disseminati per tutti i corridoi e i muri dello stadio, ce n’è un con tutte e 16 le giocatrici (le 8 singolariste e le 8 doppiste). C’è nome cognome e un po’ di informazioni data di nascita età ecc. Insomma un bignami tennistico di questo torneo.
Uno della sicurezza prende la sua macchina fotografica e deciso la punta su Flavia Pennetta. Poi ci pensa un po’ e sceglie la Sharapova per la seconda foto. E infine dopo averci pensato a lungo la sua terza scelta è l’Azarenka. In questo torneo fotografico, l’italiana ha vinto facile.

Wozniacki arriva in conferenza stampa dentro un felpone blu. Delusione per aver perso, la stanchezza dei match precedenti e non si sente nemmeno bene, un giorno in più di riposo le avrebbe fatto bene, ma non si lamenta. Per darle coraggio ad assistere alla conferenza è venuto anche il fratello e il manager. Che per quanto amico, sempre manager è e ci tiene a ricorda che ha ancora impegno con i suoi sponsor per lunedì. Poi dopo potrà cominciare le sue vacanze

Fare il tabellone del doppio è quanto di più veloce ci possa essere: sono solo 4 coppie. La teste di serie n.1, Peschke-Srebotnik, è collocato sulla prima riga del tabellone, la testa di serie n.2 Huber-Raymond sulla riga n.4 , percio’ basta sorteggiare un sola coppia. Viene pescato Shedova-King
Delle otto ragazze la Shedova era in minigonna e King indossava un abito corto rosso. Le altre tutte in pantaloni oppure jeans. Flavia Pennetta nel suo casual elegante con scarpe dal tacco altissimo e non era la sola ad indossare dei tacchi a spillo stile ‘buco-anche-il-cemento (chissà come sarà stato contento il supervisor quando ha visto il suo campo foracchiato dalle ragazze) ha vinto in fascino.
Adesso bisogna vedere se riuscirà a vincere anche in campo.

Il blog di Angelica: Wta Tour...ista per caso

Angelica

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