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13/11/2011 23:34 CEST - Tennis e statistiche

Quanto conta il servizio?

TENNIS – Uno studio pubblicato su Bleacher Report correla tra la posizione nel ranking ATP e la percentuale di game vinti al servizio e alla risposta tra il 1998 e il 2011. Sampras è stato numero 1 vincendo il 90-92% dei turni di battuta. Gli anni migliori di Federer, 2006 e 2009, coincidono anche con la migliore resa del servizio. Quest’anno Djokovic, Nadal e Murray hanno vinto più game di risposta di tutti. Traduzione di Giulia Vai

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L’ATP non è esattamente famosa per diffondere dati statistici con generosità. Ora, comunque, ha fornito accesso ad una miniera d’oro rappresentata dai dati degli ultimi 20 anni. Questo articolo si concentra sulla tenuta dei game di servizio e di risposta.

Quanto sono importanti? Puoi essere il numero 1 con uno ma non con l’altro? Naturalmente sono entrambi importanti e normalmente non si diventa numeri 1 senza un buon livello di entrambi. Ma come vedremo ci sono eccezioni alla regola generale.

Riguardo al passato si possono fare osservazioni interessanti. Di seguito è riportato l’elenco statistico dei game di servizio e di risposta di fine anno dei numeri dall’1 al 3 dal 1998 al 2011. Se volete, sentitevi liberi di implementare le informazioni con le statistiche dal 1991 al 1997.

Pete Sampras è stato numero 1 per quattro anni del periodo di riferimento e più o meno ha tenuto il 90-92% dei suoi turni e il 22-29% di quelli di risposta. Prima di iniziare, vi do alcuni numeri per capire chi ha un’ottima, buona, media o pessima percentuale in queste due voci statistiche. Se si vince il 90% dei propri servizi, si è nella top 3 del tour a prescindere dall’anno. Vincendo l’85% ci si piazza tra i primi 10, mentre con l’80% si va dalla 20sima alla 40sima posizione a seconda dell’anno.

I giocatori che aspirano alla prima posizione mondiale non dovrebbero avere meno dell’85%, ma come vedremo ci sono eccezioni.

Per quel che riguarda la risposta, la lista sotto mostra che ce la si può cavare con meno in certi casi ed essere numero 1 (vedi Andy Roddick nel 2003). La necessità di avere il miglior gioco di risposta varia maggiormente. In alcuni anni, il 32% può bastare. In altri anni, come il 2011, i migliori vanno oltre il 40%. In media, il 35% garantirà la testa alla classifica o comunque la top 3. In generale una percentuale sopra il 30% nei game di risposta colloca nella top 5 o top 10 e sopra il 25% basterà per essere intorno alla 20sima posizione nella maggior parte degli anni.

Qui la lista dei top 3 di fine anno dal 1998 in avanti. Ho aggiunto i punti della classifica per mostrare la differenza tra il numero 1 e i suoi rivali più immediati. Il primo numero è la percentuale di game di servizio, il secondo di quelli di risposta e il terzo i punti in classifica:

1998: 1. Pete Sampras: 89/25 (3,915), 2. Marcelo Rios: 85/33 (3,670), 3. Alex Corretja: 80/28 (3,398)

1999: 1. Andre Agassi: 88/34 (5,048), 2. Yevgeny Kafelnikov: 79/28  (3,465), 3. Pete Sampras: 90/21 (3,024)

2000: 1. Gustavo Kuerten: 86/25 (4,195), 2. Marat Safin: 84/24 (4,120), 3. Pete Sampras: 91/18 (3,385) (nessuno di questi è tra i primi 35 nella classifica dei game vinti in risposta)

2001: 1. Lleyton Hewitt: 83/33 (4,365), 2. Gustavo Kuerten: 87/26 (3,855), 3. Andre Agassi: 84/32 (3,520) (Hewitt e Agassi primeggiavano nella classifica di game vinti in risposta sia quest’anno che il successivo).

2002: 1. Lleyton Hewitt:  80/33 (4,485), 2. Andre Agassi: 87/31 (3,395), 3. Marat Safin: 83/25  (2,845) (la più bassa percentuale di game di risposta vinti per un numero 1 nella decade).

2003: 1. Andy Roddick: 91/21 (4,535), 2. Roger Federer: 87/29 (4,375), 3. Juan Carlos Ferrero: 83/30  (4,205) (la più breve distanza di punti in classifica tra il numero 1 e il numero 3 nella decade e la peggior percentuale di game vinti in risposta da un numero 1 del periodo considerato).

2004: 1. Roger Federer: 92/30 (6,335), 2. Lleyton Hewitt: 82/32 (3,655), 3. Andy Roddick: 91/22 (3,590)

2005: 1. Roger Federer: 89/31 (6,725), 2. Rafael Nadal: 84/38 (4.765), 3. Andy Roddick: 93/21 (3,085)

2006: 1. Roger Federer: 90/32 (8,370), 2. Rafael Nadal: 86/29 (4,470), 3. Nikolay Davydenko: 80/35 (2,825)

2007: 1. Roger Federer: 89/29 (7,180), 2. Rafael Nadal: 86/33 (5735), 3. Novak Djokovic: 84/28 (4,470)

2008: 1. Rafael Nadal: 88/33 (6,675), 2. Roger Federer: 89/27 (5,305), 3. Novak Djokovic: 87/30 (5,295)

2009: 1. Roger Federer: 90/24 (10,550), 2. Rafael Nadal: 84/34 (9,205), 3. Novak Djokovic: 85/31 (8,310)

2010: 1. Rafael Nadal: 90/29 (12,450), 2. Roger Federer:89 /27 (9,145), 3. Novak Djokovic: 82/32 (6,240)

2011 (ad ora): 1. Novak Djokovic  87/40 (13,295), 2. Rafael Nadal: 84/35, (9,375) 3. Andy Murray: 80/37 (7,200) (Questi tre conducono la classifica per i game di risposta vinti).

Dovrebbe essere chiaro che non c’è una stretta correlazione tra la percentuale dei giochi vinti e la posizione in classifica. Nel 2009, sia Rafa che Djokovic hanno vinto più giochi, in percentuale, di Federer, eppure Federer deve aver vinto più giochi e incontri che contavano, dato che era primo. Lo stesso discorso vale per Roddick nei confronti di Federer e Ferrero nel 2003. Nonostante ciò, più è alta la percentuale, più game hai vinto e maggiore è la possibilità che tu finisca l’anno al numero 1.

Riguardo i punti della classifica, hanno cambiato il sistema nel 2009. A grandi linee, bisogna moltiplicare i vecchi punti per due per poterli paragonare ai nuovi (lo Slam è andato da 1000 a 2000 punti) ma non funziona così per tutto. Per esempio una finale Slam o una semifinale sono premiate con 1400 e 900 punti con il sistema nuovo. In quello vecchio davano invece 1200 e 720 punti. Bisognerebbe quindi sottrarre un po’ al doppio aggiunto, specialmente se il tennista in questione ha giocato molte finali e semifinali piuttosto che tornei vinti. Serve comunque a dare un’indicazione.

Quindi cosa si può trarre da queste statistiche?
Non è una sorpresa che la stagione 2006 di Federer sia stata la migliore in termini di punti. Dopotutto, ha giocato 97 match e ne ha vinti 92, mentre Djokovic quest’anno ne ha persi solo 3 ma ne ha vinti 30 in meno.
Possiamo anche stabilire l’anno esatto in cui la percentuale di game vinti in risposta ha spinto Federer fuori dai primi dieci andando sotto il 29% (dal 2008 in avanti) nonostante il suo servizio sia rimasto quello di prima.

Abbiamo visto che Lleyton Hewitt è riuscito a rimanere numero 1 per due anni nonostante le percentuali di servizi tenuti fossero dell’83% e 80%, le due peggiori per il numero 1 del periodo.

La ragione?
Guidava la classifica di giochi vinti in risposta entrambi gli anni davanti ad Agassi. Abbiamo anche capito che il numero 1, giudicando i punti in classifica e la percentuale di giochi vinti, è stato più dominante dal 2004 in avanti rispetto al periodo precedente.

Il più dominante dell’ultimo periodo è Federer nel 2009, che ha comunque accumulato più punti di quello più dominante del periodo prima del 2004, ossia Agassi nel 1999. Eppure Agassi ha avuto un distacco maggiore rispetto al numero 2 di quello che ha avuto Federer.

Infine, si nota che i giocatori con un ottimo servizio possono essere numeri 1 senza un grande gioco di risposta. Esempi sono stati Sampras 1998 (89/25), Roddick nel 2003 (91/21) e Federer nel 2009 (90/24).
Viceversa, un giocatore numero 1 soprattutto per il suo buon gioco di risposta, è un po’ meno comune, ma Hewitt ha dimostrato che lo si può essere per due anni di fila. Inoltre, ci sono molti esempi di giocatori che sono stati secondi o terzi soprattutto in virtù del loro gioco di risposta (Kafelnikov, Davydenko, Djokovic e Nadal per nominarne alcuni). Roddick e Sampras sono gli esempi principali di giocatori nella top 3 esclusivamente per il loro servizio.

Quello che è interessante notare è che Rafa ha avuto il suo momento migliore di tenuta al servizio nel 2010 con il 90% che è coinciso con il suo peggior momento (insieme al 2006) di game vinti in risposta, comunque un rispettabilissimo 29%. 2005, 2009 e 2011 rappresentano le sue stagioni peggiori per la tenuta del servizio, con l’84%. Contro Djokovic quest’anno, Rafa ha solo il 60% di game vinti al servizio, che spiega alcune cadute dell’anno scorso.

Andy Murray, che è riuscito a chiudere l’anno al numero 3 solo una volta (ufficialmente, non ancora), ha la terza miglior percentuale di game vinti in risposta di tutti gli anni presi in considerazione (seconda, se si tiene conto di quanto Nadal abbia giocato nel suo anno migliore per giochi vinti in risposta, il 2005, sulla terra dove ha vinto 8 tornei. Non c’è bisogno di dire che la percentuale di giochi vinti in risposta sulla terra è generalmente più alta di quella sull’erba o sulle superfici dure).

Eppure, con una percentuale di tenuta del servizio dell’80%, Murray condivide anche la seconda peggior percentuale per un giocatore tra i primi 3 del mondo dal 1998 in avanti. Murray aveva una percentuale di servizi tenuti dell’85% nel 2009, e tenendo la sua altezza e altri aspetti del suo gioco in conto, non c’è nessuna ragione per cui non debba avere ogni anno almeno l’85%. Infine, i numeri del 2011 di Djokovic emergono nettamente.

È di gran lunga la prestazione migliore nella risposta al servizio (41%) e unita alla percentuale di servizi tenuti, da primo della classe, l’87%, ha vinto una percentuale di giochi molto più alta di chiunque altro prima di lui nel periodo analizzato. Rispetto a questo parametro, Djokovic ha veramente alzato il livello nel 2011. Si può trarre una conclusione?

Be’, sembra che sia diventato sempre più difficile dominare senza avere sia una buona tenuta del servizio e una buona risposta al servizio. La pessima percentuale di Federer in risposta al 24%, appena fuori dai primi 20 nel 2009, è l’eccezione piuttosto che la regola in questi anni. Se Murray vuole giocare con quelli forti, deve migliorare il suo servizio. Se Federer vuol riavvicinarsi al numero 1 (improbabile), deve ritornare almeno al 30% con la risposta al servizio.

Andando oltre, sembra che la risposta abbia guadagnato importanza. Con quattro dei primi 5 giocatori che occupano le prime 4 posizioni di giochi vinti in risposta e Federer con un più che onesto 27% al numero 15, è ampiamente chiaro perché un ragazzo come Isner con una tenuta del proprio servizio incredibile abbia difficoltà ad avvicinarsi ai primi 10 del mondo.

La sua percentuale di giochi vinti in risposta è appena del 13% nel 2011. È chiaro anche perché un gigante come Del Potro con un potenziale di eccellente tenuta di servizio (88% quest’anno e 84% nel 2009) ha buone possibilità di tornare in testa alla classifica, dato che la sua percentuale di risposta era un buon 27% nel 2009 ed è 26% nel 2011. Comunque dovrà migliorare entrambe le voci per competere per i primi due posti.

Il tanto annunciato talento Milos Raonic avrebbe bisogno di migliorare dal suo 17% di game vinti in risposta per entrare tra i primi 10, ancor di più per i primi 5. La capacità di tenere il servizio ovviamente c’è, ma solo un aspetto non basta più oggigiorno.
 

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