20/11/2011 21:56 CEST - ATP WTF 2011

Rafa: "Non penso sempre a Nole"

TENNIS - Il torneo non è ancora iniziato e già i newspaper britannici pullulano di interviste, dichiarazioni, curiosità, polemiche. Rafa non vuole che gli si chieda sempre di Djokovic e che lo si consideri poco auto-sufficiente; Murray affronta di petto le aspettative nazionali e cerca di non pensare ai piccoli problemi fisici che si pota dietro, Roger corregge il tiro sullo scozzese. da Londra, Rossana Capobianco

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Rafa Nadal

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Londra è avvolta dalla nebbia nella mattina che vede iniziare l'ultimo appuntamento ufficiale ATP del 2011, uno dei più importanti. Le gigantografie dei magnifici otto ti accolgono non appena metti piede fuori dalla fermata di North Greenwich, cappellini RF la fanno da padroni, ma la gigantografia più gettonata pare essere quella di Nadal, pronta ad essere immortalata dagli eccitatissimi fan prima di entrare in questo luogo ultramoderno e anche molto commerciale, dall'atmosfera pre-natalizia, più che prettamente tennistica. La stampa sportiva non si occupa solo di Premier League, questa settimana. Federer, Nadal e Djokovic si sono spartiti quasi tutti i premi ATP. Lo svizzero ha vinto per l'ennesima volta il Fans' Favourite e dopo la "pausa" dello scorso anno ha riportato a casa anche il premio Stefan Edberg per la sportività. Nadal si è aggiudicato l'Arthur Ashe Humanitarian Award mentre Djokovic, ovviamente, il premio per aver chiuso in testa alla classifica a fine stagione.

Rafa non è ossessionato da Djokovic

Lo ha ripetuto in tutte le salse nei mesi scorsi, ma ci tiene ancora a precisarlo. Su un articolo dell' Independent di sabato 19 Novembre lo ribadisce a Paul Newman, affermando che il suo fine non è battere Djokovic ma diventare un giocatore migliore.

"E' quello che ho fatto in tutti questi anni, lavorare per migliorarmi, ed è dunque anche quello che ho fatto e sto facendo in questi mesi. Naturalmente mi piacerebbe battere Nole, che in questi mesi ha mostrato un livello di tennis altissimo, forse il più alto che abbia mai visto; ma l'obiettivo finale è diventare un giocatore migliore e vedremo se poi sarà abbastanza per batterlo ma non penso tutto il giorno a Djokovic".

Ha probabilmente qualche sassolino nella scarpa da togliersi, Rafa, quando puntualizza che è lui a decidere sul campo e non è esattamente un burattino nelle mani dello zio:

"Posso parlare con Toni o con tante altre persone ma alla fine quello che devo fare è lavorare duro per continuare a migliorare. In questa stagione ho perso due o tre cose fondamentali che invece mettevo sempre in pratica nei momenti importanti".

E mentre Nadal prepara la riscossa, Murray non è da meno.

"Sono il numero 3 del mondo adesso e mi aspetto un riconoscimento da parte del pubblico di casa. Sono qui per vincere, sono arrivato a casa per vincere", ha dichiarato al Daily Express.

Chiaro e deciso, lo scozzese, che forse per una volta sta cercando di superare le remore che ha sempre dimostrato di fronte a responsabilità "patriottiche".

Ma ammette di non essere in perfette condizioni fisiche: "Sono solo fastidi, niente di serio, qualche scocciatura muscolare".

Federer, che nei giorni scorsi non era stato tenero con Murray, è convinto che il pubblico sia comunque un vantaggio per il britannico:

"Sono certo che aiuterà Andy. A Basilea sento il loro supporto, e so che è una sensazione diversa rispetto a quando giochi da altre parti. Sono sicuro che arriverà in grande forma".

Ci si può anche chiedere chi sia stato più convincente quanto a chiacchiere, in questi giorni. Ma ora sono finite. Ora si fa sul serio. Il vero Maestro verrà incoronato domenica. Certo non dopo altre infinite chiacchiere che vi daremo l'occasione di leggere.

Rossana Capobianco