25/11/2011 18:24 CEST - ATP Finals
Tsonga fa fuori un insolito Nadal
TENNIS - "Ali" Tsonga è il secondo semifinalista che si qualifica nel gruppo B. Eliminato Rafa Nadal al termine di una battaglia durata oltre due ore. Primo set risolto al tiebreak, con il francese che gioca alla grande gli ultimi punti. Nel secondo viene fuori l'orgoglio di Nadal. Nel terzo emerge un po' la paura di Tsonga, che serve per il match sul 5-2 ma incappa in tre doppi falli. Ma alla fine può gioire. Da Londra Rossana Capobianco
Immagino due sensazioni contrastanti nella testa di Rafa, durante la camminata che lo porta dagli spogliatoi verso il campo, nel corridoio che condivide con il suo avversario odierno, quel Jo W. Tsonga che si gioca la qualificazione alle semifinali, esattamente come lui.
La sensazione di amarezza e frustrazione che per forza di cose ci si trascina quando quarantotto ore prima sei stato travolto dall'uragano Federer che così vicino e devastante, tu, sua nemesi, hai visto solo poche volte. E tutte al chiuso. E quella del campione, che usa tutto ciò come motivazione in più per schiantare il prossimo che verrà. Quale occasione migliore di questa per un riscatto? L'unico torneo dell'anno in cui hai perso una partita ma puoi ancora vincere il torneo, prima che quel risultato e quella prestazione possano ristagnare tra i tuoi pensieri, insinuarsi tra le predisposizioni e le attitudini che cerchi di forgiare con un granitico autocontrollo.
Dopo un pomeriggio di pura esibizione, la partita vera, quella senza calcoli è servita al pubblico della O2 Arena che, istituzionalmente parlando, è "gremita in ogni ordine di posto" o quasi.
Il primo game è piuttosto lottato, Tsonga però fa subito intendere allo spagnolo di volere cercare soluzioni veloci e non accettare lo scambio lungo: quando può colpisce e non ammette altre opzioni.
Rafa è costretto a metter la prima, anche perché le sue seconde di servizio raramente superano le 85 miglia, e Jo è lì pronto ad aggredire. Quarto game, prime occasioni: Nadal sbaglia una volèe di rovescio e concede due palle break consecutive, la prima sprecata dal francese con un errore di dritto e l'altra annullata dal maiorchino con una prima esterna. Lo spagnolo cerca di colpire col dritto più che può, Tsonga nei punti cruciali pecca di passività, ma a metà set i vincenti sono 13 a 5 in favore di Jo, che commette scelte tattiche fondamentalmente errate, aprendo troppo gli angoli del campo e permettendo dunque a Rafa di giocare il tennis che più gli aggrada. Che però di questi tempi rimane senza acuti, come dirà lo stesso in conferenza stampa: "Non ho giocato nè troppo bene nè troppo male, sono stato piatto e in un torneo come questo contro questi avversari non può bastare".
Si arriva al Tie-Break con la sensazione che il numero sei del mondo non abbia raccolto tutto quello che ha seminato e che sia destinato quindi, come spesso accade, a pagare ciò nei momenti decisivi.
Invece Tsonga trova miglior posizione a rete e si fa improvvisamente propositivo, picchia come un fabbro e costringe Nadal a conquistare due soli punti. Chiude 7 a 2 vincendo un set che avrebbe potuto prendersi più facilmente.
Il livello di gioco si abbassa di molto nel secondo set, il francese diventa più impreciso e cala anche in concentrazione. E' qui che si vede il miglior Rafa, più efficace anche con il dritto (che finirà comunque per sbagliare 16 volte in tutto il match). Si arriva al 4 pari con molte imprecisioni da parte di entrambi. Sul 5-4 Rafa il francese concede troppo col dritto e regala più occasioni di conquistare il set all'avversario, che non manca di coraggio ma ora ha perso in lucidità: vantaggio pari e alla fine Jo sbaglia ancora; il match non è finito, Rafa lo riprende per un capello, anche a causa di un notevole calo delle prime di servizio di Tsonga: 38% nel secondo parziale.
Arriva a inizio terzo set ciò che non ti aspetti: il numero 2 del mondo appare scarico, ansioso, frettoloso. Risultato: 3 palle break consecutive per il francese che conquista il game alla seconda occasione con una bella stop-volley di dritto; da lì in poi il match sarà in discesa per Jo, che vedrà l'ultimo sussulto d'orgoglio del maiorchino quando servirà sul 5-2 e perderà il servizio anche a causa di un doppio fallo. Ma la partita è ormai ai titoli di coda per Rafa, così come il suo Master: 3 match point sul 5-3 servizio Nadal. Fulminante dritto a sventaglio che chiude la partita e il discorso qualificazione dopo 2 ore e 42 minuti di lotta e tensione.
In conferenza stampa Rafa appare confuso e deluso. E' soprattutto una frase a destare preoccupazione e sorpresa: "Forse gioco con un po' meno di passione, perché mi sento stanco". Non è certo la prima volta che lo è, specie a fine stagione, ma forse non si riferisce solo al fisico. Forse ha bisogno di staccare un po'. Il 2012 ci dirà di più. Intanto, Tsonga, corona la sua bellissima stagione raggiungendo la semifinale. E non è detto che si fermi lì.
Rossana Capobianco
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"Noah ha detto una stupidaggine, non dovrebbe avere tutto questo spazio sui giornali. E' un bambino, e quello che dicono i bambini può fare male"
Rafael Nadal
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