26/11/2011 22:16 CEST - ATP Finals

Berdych avanti, ed è giusto così

TENNIS - Il ceco batte in una partita non bellissima ma vibrante Ferrer e vola in semifinale, eliminando di fatto lo spento Djokovic di questi giorni. Il numero sette del mondo ha vinto con il punteggio di 3-6 7-5 6-1: sabato lo attende Tsonga. Per lo spagnolo sconfitta senza dolore, ma contro Federer negli scontri diretti è sotto 11 a 0. Di certo avrebbe preferito il francese... Da Londra Luigi Ansaloni

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Tomas Berdych

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Tutte le ipotesi e tutti i discorsi alla fine si dissolvono in un meraviglioso nulla. Sì, è vero, paradossalmente per Djokovic era più conveniente perdere contro Tipsarevic per andare avanti nel torneo e bla bla bla, ma come spesso accade nel variegato mondo della racchetta, le chiacchere stanno a zero. I "se" e i "ma" sono stati spazzati via da quella canaglia ceca che si chiama Tomas Berdych, giocatore tanto talentuoso quanto pazzo, lunatico e incostante che sta diventando,a suo modo, uno dei più deliziosi protagonisti di queste Finals che fin qui, a livello di gioco, hanno detto davvero poco.

A "causa" sua Djokovic, il numero uno del mondo, se ne torna a casa, collezionando quella che è, siamo onesti, una brutta figura mica da ridere. Che non influisce certamente sulla sua annata stratosferica, sia chiaro, ma sempre di cattiva figura di tratta. Dunque Forrest Ferrer domani sarà in semifinale contro Federer, e con lui ci sarà pure Berdych, che ha battuto lo spagnolo al termine di una partita strana, stranissima, pazza e allucinante come il carattere di Tommaso. Punteggio finale 3-6 7-5 6-1 (in 2 ore e 3 minuti), ma il match sostanzialmente è durato due set, fino al 5-5.

Il terzo parziale è stato chiaramente lasciato andare via da Ferrer, che già qualificato non aveva veramente voglia (a ragione) di sprecare alcuna energia per battagliare contro il certamente più motivato Berdych, anche in considerazione del fatto che il numero cinque del mondo giocherà la sua semifinale contro Federer
(con cui ha un terrificante parziale di 11 sconfitte e zero vittorie, tra l'altro) alle 14 del pomeriggio di sabato (le 15 in Italia). Visto che la partita è finito alle 22.25, qui all'O2 londinese, il calcolo non è poi così sbagliato. Ovviamente Ferrer, da grande professionista qual'è, smentirà, ma nel contempo di mangerà le mani (relativamente, tanto era già qualificato) per come ha buttato via la partita nel secondo set, quando era andato avanti di un break non una ma due volte (prima sull'1-1 e un altro sul 2-2). Berdych è stato bravo a stare in partita, sia nei break recuperati sia dopo aver perso il primo set in maniera al solito un pò così, da sciagurato. Non è stata una partita tecnicamente eccelsa, tutt'altro, ma è stata vibrante finchè Ferrer ha deciso di giocare.

E fin quando giocava, lo spagnolo era stato veramente impressionante, forse il giocatore più in forma del torneo, certamente quello che in totale ha espresso il tennis più sostanzioso. Federer contro Nadal è arrivato a vette qualitativamente impensabili per il Forrest di Javea, ma complessivamente David si è davvero ben difeso. Chiaro, a 29 anni non si potrà togliere mai l'etichetta del prendi - corri - tira senza talento, ma un applauso se lo merita tutto per questo torneo, dove per inciso ha battuto Murray e Djokovic, mica pizzi e fighi. E un applauso se lo merita anche Berdych: ha sprecato contro Nole, ha rimontato sia contro Tipsarevic e contro Ferrer, e si è meritato la qualificazione per la semi contro Tsonga. Perchè vincere una partita e qualificarsi, non sarebbe stato giusto. Quindi, bravo Tommaso. E' giusto così.

Luigi Ansaloni