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26/11/2011 20:18 CEST - ATP WORLD TOUR FINALS

Di quattro Star c'è solo Federer

TENNIS - I "Fab Four" si sono sgretolati proprio al Masters di fine anno. Djokovic, Nadal e Murray si sono arresi a problemi di vario tipo, così Roger Federer è sempre più favorito di un torneo che sta giocando alla grande. In semifinale ha battuto David Ferrer. Nell'altra semifinale si troveranno Berdych e Tsonga (un solo duello vinto dal ceco a Pechino due mesi fa). Da Londra, Ubaldo Scanagatta

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LONDRA - Federer-Ferrer (n.4 contro n.5) e Berdych-Tsonga (n.7 contro n.6), sono queste le semifinali del World Masters ATP londinese. La prima in programma alle 15 italiane, la seconda alle 21. Ma che strana fine d’annata, però! Davvero imprevedibile. Forse il Masters più imprevedibile della storia. Alla Masters Cup vanno i primi otto giocatori del mondo ma alle semifinali non approda nessuno dei primi tre. Meno male che per tutto l'anno si è detto e ripetuto che il gap fra i primi 4 e... il resto del mondo era profondissimo.

Già, dei big resta in gara solo il n.4, Roger Federer, che però è il campione in carica, ha già vinto 5 Masters e probabilmente vincerà pure il sesto, distaccando così Lendl e Sampras fermi a quota cinque. Quindi, sia chiaro, un numero quattro per modo di dire. Vorrei ribadire che era il mio favorito fin dalla vigilia. Oltretutto di tutti gli avversari che gli potevano capitare in semifinale gli capita quello probabilmente più gradito, quello che ha battuto 11 volte su 11! Inciso: 1-0 per Berdych nell’unico duello affrontato (strano anche questo vero?). Resta il fatto che dei quattro in lizza, ben tre sono quelli che anche secondo quanrto aveva dichiarato in sede di presentazione al Masters ad uno dei tanti salottini meloccariani  il mio amico Paolo Bertolucci non avrebbero dovuto essere competitivi per la vittoria finale.

I primi tre erano, in pratica, tutti rotti o quasi. Certo tutti in cattiva, pessima forma. Difficile dire chi stesse peggio. Nadal è stato inguardabile, Murray era semovente, Djokovic _ ultimo eliminato ieri dopo aver perso pure dal compagno di merende Tipsarevic dal quale non era mai stato battuto _ ha vinto un match per miracolo, annullando un matchpoint a un Berdych che gli ha regalato la partita, ma ha fatto pena negli altri.

Eppure se David Ferrer, in vantaggio di un set e due volte di un break nel secondo set, non si fosse mangiato con lo stesso Berdych un match già vinto con un incredibile e assolutamente inconsueto passaggio a vuoto soprattutto quando ha servito sul 4-3 40-15 _ tre errori gratuiti consecutivi _ Djokovic avrebbe raggiunto le semifinali nonostante le due sconfitte e la vittoria risicata con matchpoint salvato. E avrebbe, in teoria, potuto diventare il primo giocatore nella storia di 42 Masters a vincere questo torneo pur avendo perso due volte nel round robin (mentre sono stati 21 i vincitori con una sconfitta al passivo).

Il solo match vero, verissimo della giornata, ha avuto l’andamento di tanti match veri e difficilmente Ferrer dimenticherà il modo in cui non solo lo ha perso, ma si è pure stancato oltre il dovuto in previsione del match già difficilissimo. Gia che c’era …gli sarebbe convenuto perdere in due set! Ma si sapeva che quello fra Berdych e Ferrer era un match vero, per ovvi motivi. Un match che non poteva dare adito a dubbi di sorta sull’impegno dei contendenti, come invece il derby serbo del pomeriggio fra i due amiconi in procinto di partire insieme alle compagne _ entro la prossima settimana _ per un meritato riposo alle Maldive.

Nell’atollo più lussuoso, naturalmente, che i soldi non sono un problema. Anche il più povero, Tipsarevic, poteva permetterselo con i soli soldi di questa sua trasferta londinese da riserva: 70.000 dollari per la presenza, 120.000 per aver vinto contro l’amico Djokovic. Al di là dei 120.000 dollari che si mettono in banca per ogni vittoria Ferrer, già semifinalista sicuro, aveva l’obiettivo di evitare una semifinale semiproibitiva contro Federer, mentre Berdych lottava per un posto in semifinale che, oltretutto, dovendolo giocare eventualmente contro Tsonga lo vedeva opposto ad un avversario battuto meno di due mesi fa a Pechino nell’unica sfida.

Insoma Berdych adesso può legittimamente sperare di raggiungere la finale, dopo essere stato sull’orlo dell’eliminazione sia sull’1-2, sua sul 3-4 e servizio di Ferrer. Ma in fondo ha perso una sola partita e con il matchpoint a favore! E quindi se lo merita abbastanza. Lui e Tsonga, chiunque vinca la semifinale di sabato sera, hanno certo più chances di impegnare Federer di quanto non ce l’abbia Ferrer…il quale a questo punto non sogna altro che di emulare la famosa “uscita” di Gerulaitis che quella volta in cui battè finalmente Connors dopo 16 sconfitte consecutive dichiarò: “Nessuno ha mai battuto Vitas Gerulaitis 17 volte di fila!”. Qualcuno ha mai battuto David Ferrer 12 volte di fila? Io non credo, ma credo che oggi Roge Federer ci proverà. E molto probabilmente ci riuscirà.

Prime dichiarazioni di David Ferrer: "Ho giocato bene il primo set e fino al 4-3 40-15, ma lì ho servito male. Da quel momento ho servito molto male e giocato molto corto. Domani cercherò di far meglio, non vinco mai con Federer ma spero che posa cambiare la storia....non ho molto tempo per preparare questo match, farò un masaggio e cercherò di dormire 8 o 9 ore"

Berdych: "Il mio gioco è migliorato, riesco a trasformare situazioni difficili in vantaggiose per me. Roger favorito? Non lo so, ogni cosa può cambiare in poco tempo, a causa di altre piccole cose, è il bello dello sport. Domani contro Tsonga sarà dura, ma io guardo a me, mai al mio avversario".

Ubaldo Scanagatta

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