25/11/2011 01:13 CEST - L'opinione di Rino
Masters: i conti non tornano
TENNIS - Federer affronta il più facile degli incontri previsti dalla formula con la sola preoccupazione di mantenere la splendida condizione mostrata contro Tsonga e Nadal. Mentre loro non si sono concessi calcoli, si è disquisito di Djokovic, cui potrebbe addirittura convenire perdere con Tipsarevic. Ulteriore segno che la formula del round robin può addirittura diventare antisportiva. Da Londra, Rino Tommasi
LONDRA - Roger Federer ha risolto senza troppi problemi la formalità del suo terzo incontro del girone concedendosi anche il lusso di un set di vacanza.
Quello con l’americano Mardy Fish era tecnicamente e psicologicamente il più facile dei tre incontri previsti dalla formula ed è naturale che Federer lo abbia affrontato con l’unica preoccupazione di mantenere le splendida condizione dimostrata nelle più impegnative sfude con Tsonga e Nadal.
Contro Fish, che gioca il tennis tradizionale dei giocatori cresciuti sui campi in cemento della California. Federer aveva un bilancio di 6 vittorie ed una sola sconfitta. Gli bastava amministrare i propri turni di battuta e quando gliene è scappato uno, che gli è costato il secondo set, ha immediatamente aggiustato la cose volando 3 a 0 nel terzo.
In attesa dello spareggio tra Nadal e Tsonga c’è stato modo di disquisire sulla possibilità che oggi, Djokovic possa orientare la classifica dell’altro girone in quanto al serbo potrebbe addirittura convenire di perdere con Tipsarevic per avere un più favorevole accoppiamento in semifinale.
Sono passati più di trent’anni da quando Ivan Lendl, perdendo contro Jimmy Coonors ha potuto incontrare in semifinale Gene Mayer anziché Bjorn Borg, dimostrando senza possibilità di appello che la formula del Masters non solo è sbagliata ma può diventare antisportiva nel momento in cui ad un giocatore conviene perdere una partita.
Per l’ennesima volta ripeto che questa formula va bene per un torneo di esibizione non certo per una competizione che avrebbe tutte le prerogative per essere considerata un vero e proprio campionato del mondo.
A noi resta solo la speranza che i giocatori non facciano troppi calcoli e vadano in campo cercando solo di vincere. Purtroppo le speranze che gli attuali dirigenti del tennis cambino idea o piuttosto che il tennis cambi i propri dirigenti sono minime, quindi posiamo solo affidarci alla serietà professionale dei giocatori.
Rino Tommasi
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"Noah ha detto una stupidaggine, non dovrebbe avere tutto questo spazio sui giornali. E' un bambino, e quello che dicono i bambini può fare male"
Rafael Nadal
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