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07/12/2011 13:03 CEST - Storia del tennis

A volte basta un solo quindici...

TENNIS - Il vincitore di questo e quel torneo avrebbe potuto essere un altro. Se solo quel diritto sulla riga fosse andato fuori o quella palla non avesse preso il nastro. Dalla recente sfida tra Federer e Djokovic ai nastri fortunati di Boris Becker, una carrellata dei 'quindici' che hanno cambiato la storia del tennis negli ultimi vent'anni. Un affascinante viaggio a ritroso nel passato, a cui non sfugge nessuno dei campionissimi. Daniele Malafarina

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'Datemi un punto e vi cambierò la storia del tennis.' Per parafrasare Archimede.
E' vero che spesso le partite si giocano su pochi 15 ed è vero che la storia del nostro sport poteva esser molto diversa se soltanto un nastro non fosse intervenuto o un dritto fosse andato pochi centimetri più in là.

Ecco allora una carrellata di momenti cambia-storia, partendo da quest'anno e saltando con leggerezza (per quanto la memoria ci assiste) di stagione in stagione per una ventina d'anni di tornei del Grande Slam che avrebbero potuto avere un esito ben diverso. La lista è ovviamente ben lungi dall'esser esaustiva e siam ben sicuri che il lettore attento saprà contribuire rammentandoci gli storici episodi che ci son sfuggiti.

Iniziando dal 2011 non si può non partire dal diritto in risposta con cui Djokovic ha annullato uno dei due match point per Federer in semifinale all'Open degli stati Uniti.
Però quest'anno, che è ancora fresco nella memoria, ha offerto anche una palla corta di Federer finita in rete sul 5 a 2 e set point nel primo parziale della finale del Roland Garros. Cosa sarebbe successo se fosse entrata?

Il 2010 ci porta alla mente ancora un match point ed ancora Federer e Djokovic in semifinale all'US Open. Sul secondo match point in particolare Novak ancora una volta chiude gli occhi e libera un dritto vincente sulla linea. Pochi centimetri più in la e...

Del 2009 vogliamo ricordare due quindici. La sciagurata voleè messa in corridoio da Roddick nel tie break del secondo set della finale di Wimbledon ed il dritto di Federer sulla linea sulla palla break che avrebbe mandato Haas a servire per il match nel loro incontro di quarto turno a Parigi. Di quell'anno merita menzione anche il passante di dritto di Del Potro che rimise in corsa l'argentino nella finale dell'US Open.

Andando al 2008 ricordare i punti esatti si fa più difficile ma nella finale di Wimbledon Federer, dopo aver salvato 2 match point nel quarto set, ebbe una palla break per andare a servire per il match sul 5 a 3.

Poco da ricordare del 2007 e 2006. Forse forse Kendrick e Soderling contro Nadal a Wimbledon avrebbero potuto cambiare il finalista ma difficilmente il vincitore sarebbe stato diverso.

Il 2005 invece è fin troppo facile. Ancora una volta un match point annullato, ancora una volta a Federer, stavolta da Safin in Australia in semifinale. Il russo andò poi a vincere il suo secondo ed ultimo slam con Hewitt in finale.

Il 2004 ha scritto il nome di Gaudio nell'albo d'oro di uno slam. Non senza patemi. Coria ebbe due match point sul 6 a 5 in suo favore nel quinto dopo essere stato avanti di due break. In particolare sul secondo match point Coria mise in corridoio un dritto innocuo durante lo scambio.

Del 2003 ricordiamo l'ennesima incompiuta di re David d'Argentina. Nalbandian arriva a match point contro Roddick in semifinale a New York ma perde. Roddick vince il titolo e chiude l'anno al n.1 del mondo.

Nel 2002 in Australia Safin non vinse, ma avrebbe facilmente potuto perdere in tre set con Haas in semifinale. Ed allora chissà che cosa il tedesco, choker per eccellenza, avrebbe combinato da favorito in finale su Johansson. Poi a Wimbledon quell'anno successe di tutto. Tra i vari match rocamboleschi ricordiamo Hewitt, il futuro compione del torneo, vincere nei quarti 7 a 5 al quinto con Schalken.

Del 2001 è d'obbligo ricordare il match point salvato da Kuerten contro Russel al primo turno a Parigi. Match point annullato dopo uno scambio estenuante in cui il brasiliano prese anche una linea.
Di quell'anno poi si dovrebbe ricordare la semifinale di Wimbledon praticamente persa da Ivanisevic con Henman. Il croato fu salvato solo dalla pioggia, gli dei del tennis evidentemente volevano che vincesse il titolo almeno una volta.

Nel 2000 Safin, prima di vincere l'US Open rischiò di andare fuori al terzo turno per mano di Grosjean, battuto solo 7 punti a 5 nel tie break decisivo. Il 1999 avrebbe potuto vedere Medvedev vincere il Roland Garros, con il russo avanti di due set in finale con Agassi. Il 1998 vide Sampras trionfare a Wimbledon in finale in 5 set su Ivanisevic (per la terza volta), ma chissà cosa sarebbe successo se il croato avesse chiuso più in fretta la semifinale con Kraijcek vinta solo per 63 64 57 67 15-13 dopo aver sciupato un mare di occasioni.

Nel 1997 Kuerten vinse il suo primo Roland Garros, rimontando 2 set a 1 nei quarti contro Kafelnikov ma soprattutto superando solo 7-5 al quinto Medvedev in ottavi. Quello stesso anno Sampras inciampò in Korda negli ottavi dell'Open degli Stati Uniti, sconfitto solo al tie break del quinto set. Avrebbe trovato nell'ordine Bjorkman, Rusedski e Rafter.

L'anno prima, sempre all'US Open Sampras trovò Corretja nei quarti di finale. Ancora una volta un tie break decisivo. Sampras ha appena vomitato tra le piante e la differenza tra i due si vede in due punti del tie break del quinto set. Corretja fa un doppio fallo, Sampras un ace sulla seconda palla.

Saltiamo al 1994, anno in cui Hendrik Dreekmann (chi?) si mangia un vantaggio di 2 set e 5 a 0 nel terzo contro Magnus Larsson nei quarti del Roland Garros. Ok, non sarebbe andato oltre la semifinale con Berasategui ma stiamo parlando di Dreekmann! Quell'anno in Australia vinse Sampras che però al secondo turno dovette penare non poco per superare 9-7 al quinto un giovanissimo Kafelnikov.

Nel 93 a New York Sampras vinse con Pioline in finale, il quale però avrebbe tranquillamente potuto perdere da Palmer al secondo turno. Quell'anno Bruguera vinse il suo primo Roland Garros ed al secondo turno superò Thierry Champion in un match in cui un quindici (ma anche più di uno) non avrebbe fatto alcuna differenza. Ad oggi infatti si tratta sell'ultimo 6-0 6-0 6-0 registrato in un torneo maggiore.

Del 1992 ricordiamo la finale di Wimbledon tra Agassi ed Ivanisevic, dove il croato, fino a quel momento impassibile al servizio nel quinto set andò a servire sotto 5 a 4 ed esordì con due doppi falli per poi affossare una voleè in rete sul match point. Ricordiamo poi anche il quarto di finale tra Edberg e Chang a New York, il match più lungo mai giocato all'US Open in cui lo svedese si trovò indietro di un break nel quinto set.

Del 1991 vogliamo ricordare altri due incontri di Stefan Edberg. L'incredibile semifinale persa con Stich a Wimbledon, senza mai cedere il servizio, e la semifinale persa con match point da Lendl in Australia. Due incontri che avrebbero portato ad una finale tra Edberg e Becker. Sempre di quell'anno inseriamo l'unico incontro di un italiano. In Australia Omar Camporese uscì sconfitto dal futuro vincitore del torneo Boris Becker dopo aver giocato alla pari per 3 set (il primo, il secondo ed il quinto) ed aver dominato gli altri due. Punteggio finale: 76 76 06 46 14-12!

Del 1990 il 15 che vogliamo ricordare è quello su cui si infortunò Edberg alla fine della semifinale vinta con Wilander in Australia. Infortunio che gli impedì poi di competere al meglio e perfino di concludere la successiva finale con Lendl.

Chiudiamo con due nastri. Il primo è del 1989 tra Becker e Rostagno, al secondo turno all'US Open, sul match point per l'americano il passante del tedesco è reso imprendibile dal nastro. Becker vincerà l'incontro ed il torneo (su Lendl in finale).

Infine chiudiamo la carrellata con l'unico punto non proveniente da un torneo dello slam. Ancora un nastro e si tratta ovviamente del match point per Boris Becker della finale del masters 1988 in cui dopo uno scambio ai limiti del reale, ancora una volta un nastro diede la vittoria al tedesco, negando il sesto titolo di maestro ad Ivan Lendl.

Daniele Malafarina

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