08/01/2012 15:06 CEST - ATP DOHA
Rafa e Roger KO: gode la Francia
TENNIS - I promoters volevano la finale tra Nadal e Federer per la 20esima edizione del torneo, invece si giocheranno il titolo Monfils e Tsonga. Jo ha sfruttato il forfait dello svizzero, ko alla schiena. Il pubblico si è dovuto accontentare di un'esibizione con Stefan Edberg. Gael ha sconfitto in 2 set Nadal. Perdeva 0-3 nel secondo set. La Francia non poteva iniziare meglio il 2012. Alessio Morra
Per la ventesima edizione del torneo di Doha, gli organizzatori desideravano la finale tra Nadal e Federer. Nemmeno quest’anno ci sarà. Federer ha dato forfait, Nadal ha perso in due set con Gael Monfils. I francesi, che piazzano anche Gilles Simon in semifinale a Brisbane ed hanno Bartoli e Gasquet in finale di Hopman Cup, meglio non potevano iniziare il 2012. Se Tsonga avesse conosciuto il repertorio di Lucio Battisti avrebbe potuto dire ieri sera, o a inizio torneo, pensando alla semifinale con Federer:’Ancora tu, ma non dovevamo rivederci più.’. Dopo otto sfide nel 2011, sette negli ultimi sette mesi, tre negli ultimi quindici giorni del circuito, il francese e lo svizzero erano pronti a incrociare le racchette. Invece, Roger Federer ha dato forfait, e per la seconda volta nella sua carriera non è sceso in campo. L’ex numero uno del mondo si è presentato in campo puntuale alle 14.30 ora italiane per parlare agli spettatori ed ha spiegato loro che un problema alla schiena lo ha costretto al forfait: ’Ho iniziato a sentire dolore nel quarto games del match con Zemlja (mercoledì), ieri mi sono riscaldato e stavo bene. Oggi ho capito che non sarei potuto scendere in campo. Potevo colpire con il dritto e con il rovescio. Ma non riuscivo a servire e avevo problemi di mobilità.’. Roger, comunque, rassicura i suoi fan perché gli Australian Open non sono in pericolo.
Tsonga dopo mezz’ora si è presentato in campo per giocare un’esibizione con Stefan Edberg. Lo svedese che, compirà quarantasei anni il 19 gennaio, ha vinto a Doha nel ’94 e nel ’95 in completo blu ha giocato una cinquantina di minuti con il Mohamed Alì del tennis, che colpiva più piano rispetto al solito, ma nulla ha potuto, realmente, su una serie di meravigliose volée dello svedese, che nell’ultimo gioco ha perso il servizio e il set (7-5). Edberg stanchissimo, ma felice, è tornato negli spogliatoi con Jo felice di aver raggiunto la terza finale consecutiva.
Divertente l’incontro tra Nadal e Monfils. Gael in avvio non fatica sul proprio servizio, Rafa è propositivo, ma dalla sua racchetta escono anche un po’ di errori. Meglio, però, un Nadal che sbaglia rischiando che un Nadal che gioca di rimessa e attende l’errore dell’avversario. Nel sesto gioco l’isolano è avanti 40-15, il tre pari è ad un passo, Monfils non è d’accordo e con uno dei tantissimi dritti vincenti ottiene il break. Sul 5-3, lo spagnolo si porta sullo 0-30, ma la palla break non arriva, anche perché sul 40-40, la dea bendata aiuta le parisien, che chiude e si porta a casa il primo set. Sotto gli occhi di Robben, Ribery e Schweinsteiger, che sono in ritiro a Doha con il Bayern Monaco, Nadal inizia benissimo il secondo set. L’ex numero uno alza il livello di gioco, riesce a comandare da fondo campo e sposta l’avversario. Monfils è bravo a non farsi travolgere quando annulla la palla del 4-0. Nel settimo gioco Rafa perde, per la seconda nel match la battuta, Gael lo aggancia sul quattro pari. Nel nono gioco Nadal viene trafitto da un passante, mette in rete un diritto, è 0-30, Monfils, potente e preciso per tutto il match, con un gran diritto si procura tre palle break. Con una splendida stop-volley Gael, numero 16 del mondo, strappa ancora il servizio a Rafa e va a servire per il match. L’ultimo gioco è bellissimo. Il francese inizia con un doppio fallo, si procura due matchpoint, l’orgoglio porta Nadal sul 40-40. Il punto che riporta LaMonf a matchpoint è fantastico. Con il punteggio di 6-3 6-4 Monfils batte Nadal per la seconda volta in carriera, la prima a Doha nei quarti 2009 (finì con un duplice 6-4), e raggiunge per la seconda volta la finale a Doha domani sfiderà l’amico Tsonga.
Alessio Morra
"Odio venire a New York. Odio la città, odio il torneo e odio Flushing Meadows. Dovrebbero buttare una bomba su questo posto"
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