13/01/2012 20:00 CEST - L'opinione di Rino
Sette temi per gli Australian Open
TENNIS - Novak Djokovic parte da grande favorito, ma riuscirà a completare il Grande Slam? O sarà Andy Murray a vincere il primo major della sua carriera grazie a Lendl? Nadal e Federer inseguono il ritorno in vetta al ranking, Del Potro e Tsonga puntano a entrare nel gruppo di testa. Tra le donne, si attende la conferma di Petra Kvitova e il duello con la Wozniacki. Rino Tommasi
Tra i quattro tornei del Grande Slam certamente quello australiano è il più difficile da pronosticare perché i giocatori vi arrivano dopo un periodo di riposo o di ridotta attività. Tuttavia poiché il giocatore che è uscito meglio dalle ultime partite è stato Novak Djokovic non ci sono motivi per non indicare nel numero uno della classifica e nel vincitore di questo torneo l’anno scorso il favorito della prima tappa della stagione.
Sul piano generale il maggior motivo di curiosità, almeno nel settore maschile, è quello di verificare se il distacco che si è determinato tra i primi quattro ed il resto del gruppo è destinato ad aumentare oppure se ci saranno sostanziali modifiche nei piani alti della classifica.
Riassumendo i temi sembrano i seguenti:
1.C’è la posssibilità che Djokovic riesca a completare il Grande Slam, impresa che l’anno scorso ha sfiorato e che nessuno ha più realizzato da quando vi è riuscito Rod Laver nel 1969?
2.Riusciranno Rafael Nadal e Roger Federer a riagganciare il numero uno in classifica che è stato loro prima della prepotente ascesa del giovane campione serbo?
3.Riuscirà Andy Murray, tre volte finalista nei tornei dello Slam e due volte in Australia a vincere finalmente un grande torneo?
4.Juan Martin Del Potro, già vincitore a Flushing Meadow nel 2009, e Jo Wilfried Tsonga, finalista in Australia nel 2008, riusciranno ad entrare nel gruppo di testa?
5.Petra Kvitova il nome nuovo del tennis femminile l’anno scorso sarà capace di confermarsi?
6.Fiino a quando Caroline Wozniaki riuscirà a difendere il primo posto nella classifica femminile?
7.Quando riavremo un giocatore italiano tra i primi 30 della classifica mondiale (Andreas Seppi è numero 39)?
Il torneo australiano non è quasi mai stato tra i più favorevoli per i nostri tennisti. L’ultima volta che un italiano ha raggiunto il quarto turno in Australia è stato nel 1996 quando Renzo Furlan fu sconfitto in tre set dallo svedese Thomas Enqvist. Siamo andati meglio nel singolare femminile perchè l’anno scorso Francesca Schiavone si è fermata nei quarti. Mentre tre delle nostre ragazze hanno la classifica per essere protette da una testa di serie, nel singolare maschile abbiamo bisogno di avere fortuna nel sorteggio.
In primo luogo i giocatori hanno confermato la loro fedeltà ai tornei dello Slam che ormai da qualche anno fanno categoria a parte. Nei due tabelloni dell’Australian Open compilati ieri mancano solo, tre tennisti tra i primi 64 (32 per ciascun settore). Gli assenti, tutti giustificati, sono la tedesca Andrea Petkovic, lo svedese Robin Soderling ed il croato Marin Cilic per cui il quadro è suffcientemente completo.
Inutile fare calcoli sui possibili intrecci determinati dal sorteggio anche se la prima cosa che è stato naturale notare è che Nadal e Federer sono dalla stessa parte del tabellone. E’ la conseguenza da una rivalità che ha caratterizzato la storia più recente del tennis come se nel frattempo non si fossero stati il sorpasso di Djokovic e l’ambiziosa pressione di Andy Murray.
C’è anche molta curiosità per verificare se Tsonga e Del Potro possono fare il salto di qualità che è hanno occasionalmente dimostrato essere nelle loro possibilità. Tsonga è dalla parte di Murray (e di Monfils), Del Potro potrebbe intralciare il cammino di Federer.
Nel singolare femminile, dove le gerarchie sono più flessibili Petra Kvitova avrebbe potuto effettuare il sorpasso già alla vigilia di questo torneo ma non è dal computer che si attendono novità ma dal campo. Potenzialmente la Kvitova è già da podio ma è il campo che deve dirci se la ceka piuttosto che la Azarenka, la Li, la Stosur, la Zvonareva, la Radwanska e – perché no ? – la nostra Schiavone troveranno la continuità per mettere in fila due o tre risultati importanti. A meno che la Sharapova, che ha già al suo attivo tre vittorie in tornei dello Slam (ma il primo è vecchio di otto anni), scelga questa opportunità per risorgere.
Rino Tommasi
"Odio venire a New York. Odio la città, odio il torneo e odio Flushing Meadows. Dovrebbero buttare una bomba su questo posto"
Kevin Curren
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