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17/01/2012 23:45 CEST - AUSTRALIAN OPEN - ITALIANI

Azzurri no, azzurre sì

TENNIS - Fuori tutti i 5 italiani impegnati oggi nel torneo maschile. Lorenzi ha fatto due game con Djokovic (62 60 60), Seppi è durato due set con Gasquet, poi si è arreso 63 36 63 61. Niente da fare neppure per Volandri (sconfitto da Raonic), Starace e Viola. Tra le donne vittorie facili per Vinci (61 60 alla Cadantu) ed Errani (61 62 alla Savinykh). Da Melbourne, Massimiliano di Russo, Laura Guidobaldi, Daniele Malafarina

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Niente da fare per Paolo Lorenzi

Il pubblico della Rod Laver Arena, sempre molto composto e garbato, ha accolto con una standing ovation l'entrata in campo del campione uscente Novak Djokovic. Il serbo ha incontrato al primo turno dello slam australiano il nostro Paolo Lorenzi e, purtroppo, per il giocatore senese non c'è stato niente da fare. Lorenzi, n. 109 del ranking ATP, pur tentando di tener testa al n. 1 del mondo, ha dovuto arrendersi subendo un implacabile 6/2 6/0 6/0.
In questa tipica giornata australiana, molto calda ed anche molto ventosa, Nole è apparso centrato, molto mobile in campo e non c'è stata storia. Tuttavia, ci sono alcune cose degne di nota: il fatto che uno dei soli due giochi conquistati da Lorenzi è stato il risultato di un break subito dal serbo e che, alla fine del match, il totale dei punti vinti da Djokovic sono esattamente il doppio rispetto ai punti aggiudicatisi dall'italiano (82 a 41). Anche il primo gioco del secondo set, uno dei più combattuti, alla fine viene conquistato dal serbo. Nonostante la severità del punteggio, è giusto precisare che nel corso del match Lorenzi ha tentato di mostrarsi aggressivo, di trovare soluzioni risolutive, di giocare profondo e di far spostare il più possibile l'avversario. Nole però è semplicemente più forte e la sua palla ha viaggiato ad una velocità e con una pesantezza diverse da quelle di Lorenzi. Ora Djokovic se la vedrà con il colombiano Santiago Giraldo.

LG

Giraldo b Viola 6-4 6-2 6-1

Il campo 5 è uno dei campi secondari più vicini ai campi principali. Questo significa un gran via vai di gente che può costituire una distrazione ma significa anche una buona opportunità per essere visti da un discreto pubblico. Infatti oltre alle poche panche ufficiali del campo molti spettatori oggi erano assiepati sul prato dall'altro lato, all'ombra.
Il campo 5 è il campo dove Matteo Viola, qualificato, numero 153 al mondo, ha giocato e perso contro Santiago Giraldo, colombiano, numero 56 al mondo. Giraldo non è un fenomeno da slam avendo in carriera solo 2 vittorie e ben 11 sconfitte nei tornei maggiori. Le due partite vinte però sono venute proprio qui in australia ed oggi la solidità dello spagnolo è stata sufficiente a superare Viola che forse ha pagato anche un filo di emozione per l'esordio in un torneo dello slam.

L'azzurro regge bene fino al 4 pari nel primo set ('ho avuto le mie occasioni ma non le ho sfruttate' dirà poi a fine match), concedendo alcune occasioni al suo avversario ma senza lasciarlo fuggire via. Purtroppo il break ce gli costa il primo set è anche il momento in cui la partita si spegne. Infatti il secondo set scivola via in 38 minuti con lo spagnolo che capitalizza due break e chiude 6-2 mentre il terzo dura solo 24 minuti con l'azzurro capace di conquistare solo il primo game. Risultato finale 6-4 6-2 61 in un'ora e 40 minuti.
C'era vento e sugli spalti pochi italiani ('quando faceva il punto lui applaudivano tutti, quando lo facevio io nessuno, ma è normale' ha detto Viola a fine partita).

La differenza l'hanno fatta soprattutto la solidità dello spagnolo che ha sempre concesso molto poco e l'incostanza di Viola, specie sul dritto. Giraldo per gran parte del match ha controllato la partita insistendo sul dritto di Viola per poi aprirsi il campo verso il rovescio. Diversi errori gratuiti dal lato destro dell'azzurro sono quelli che gli sono costati quasi tutti i break anche se emblematico è l'ultimo punto del terzo game del terzo set quando Viola ha commesso un banale errore di rovescio su una palla corta mal riuscita di Giraldo dopo che quest'ultimo aveva insistito sul diritto per tutto lo scambio. Lo scoramento per questo errore, sottolineato dalla racchetta tristemente lanciata verso la propria panchina ha virtualmente chiuso la partita.

A fine partita Viola si è mostrato comunque contento e un po' sollevato, 'Forse ero un po' teso ed un po' appagato per la qualificazione. Spero però di rimanere a questi livelli e giocare altri slam in futuro.'

DM

Gasquet b Seppi 63 36 63 61

Nessuna sorpresa sul Court 2 dove in una mattinata piuttosto ventosa Richard Gasquet ha battuto in tre set Andreas Seppi. Eppure le cose per una volta si erano messe subito bene per l’altoatesino, bravo a strappare in apertura la battuta all’avversario. Sotto di due game però l’allievo di Piatti, parso fino a quel momento fin troppo nervoso tanto da lamentarsi per uno scambio interrotto giustamente dall’arbitro a causa di una palla scivolata dalla tasca dell’avversario, ha vinto cinque giochi consecutivi chiudendo infine per 6-3.

Il secondo set si è aperto sulla falsariga del primo, con Seppi che prima ha annullato una palla break e poi ha strappato il servizio a Gasquet. Da questo momento però è iniziata la sagra degli errori da parte di entrambi: il primo a beneficiarne è stato il francese, capace di ottenere il controbreak immediato a zero salvo poi cedere nuovamente il servizio. Il tempo di annullare una manciata di palle break e Seppi ha riportato il conto dei set in parità. A questo punto si è materializzato il fantasma che temevamo, ovvero i “soliti” inizi di set problematici da parte dell’azzurro, incapace di mantenere la battuta nei primi game di entrambi i successivi parziali. Va riconosciuto però a Gasquet il merito di aver saputo elevare il proprio gioco, realizzando in particolare molti vincenti con quel dritto che fin dall’inizio era stato eletto da Seppi come colpo sul quale insistere per aprirsi poi il campo e fare punto.

Del terzo set, a parte il decisivo break in apertura, va annotato il simpatico tifo di alcuni francesi presenti in tribuna che hanno innescato la ola durante il cambio di campo tra il terzo e quarto gioco, cosa che ha “stuzzicato” gli italiani presenti sugli spalti che hanno incitato per un po’ Seppi. Il quarto set si è aperto con il medical time chiamato da Gasquet per farsi massaggiare la coscia destra. Nulla di grave, se è vero che da quel momento una volta tornati in campo i giocatori non c’è stata più partita: al break già citato in apertura se n’è aggiunto un altro al quinto gioco, e infine l’ultimo sul 5-1 con Seppi che ha concluso la sua avventura in questo torneo con un doppio fallo.

Se il compito di Seppi appariva proibitivo fin dall'inizio vista la differenza di classifica con l’avversario, resta comunque il rammarico per quel primo set giocato male da un Gasquet irriconoscibile in cui si poteva fare molto meglio. Il francese visto negli ultimi due parziali d’altra parte lascia ben sperare in vista di un cammino che potrebbe riservargli in futuro un posto nei quarti di finale.

Seppi: “Il vento mi ha dato molto fastidio, a differenza di Gasquet che in queste condizioni ha saputo difendersi molto bene. Nel terzo set ho subito una contrattura che non mi ha permesso di giocare al meglio, mentre in precedenza quando ho avuto qualche occasione lui si è spesso salvato con il servizio”.

“Dopo gli Australian Open giocherò a Zagabria, mentre per la Davis andranno fatte delle valutazioni, molto dipenderà dalle condizioni fisiche generali. Diciamo che ho un 49% di possibilità di andare a Ostrava. Io resto comunque a disposizione”.

“In allenamento Bolelli gioca sempre bene, a volte resto stupito dal modo in cui perde alcuni incontri”.

MDR

 

Raonic b Volandri 64 60 62

Non c'erano speranze per Volandri contro il canadese Raonic, probabilmente uno dei migliori servizi sul circuito. Il livornese ha retto soltanto per un set, ceduto con un solo break, prima di lasciare via libera al più quotato avversario.
Il pubblico del campo 19 era tutto dalla parte del canadese ed ogni suo ace o servizio vincente era accompagnato da scroscianti applausi.
Per contro Volandri ha sempre un bellissimo rovescio, colpo che lo ha tenuto in partita all'inizio. Peccato però che il forte vento di oggi, abbia contribuito a smorzare l'efficacia della sua arma migliore. Il vento non sembra invece aver disturbato più di tanto il servizio di Raonic che ha chiuso il match con ben 13 ace.
Volandri si è detto comunque contento di essere tornato ad un buon livello. 'Ho avuto sfortuna nei sorteggi degli ultimi tre slam però mi diverto, non ho mancato un giorno della preparazione e finchè mi diverto continuo.'
Su Raonic Volandri ha avuto ovviamente parole di elogio 'C'è chi dice che ha solo servizio e dritto? Con quel servizio e dritto non è che hai bisogno di molto altro. A volte col vento a favore la palla neanche la vedevo.'

DM
 

Ito b Starace 63 46 63 64

Australia ancora una volta indigesta per Potito Starace. Per la settima volta il tennista campano non riesce a superare lo scoglio del primo turno, facendosi superare questa volta dal volitivo giapponese Ito, bravo a elevare il livello del proprio gioco nei momenti più importanti del match. Dal canto suo Starace è apparso oltremodo nervoso, lamentandosi platealmente durante tutto l’incontro per il forte vento che da questa mattina sta rendendo le condizioni di gioco tutt’altro che perfette.

Dopo aver perso per due volte il servizio nel primo set, nel secondo l’azzurro si è trovato avanti per cinque giochi a due. Restituito un break, non è riuscito a convertire tre set point consecutivi sul servizio di Ito prima di chiudere per 6-4. Il terzo set si è deciso grazie al break conquistato dal giapponese nel terzo gioco, con uno Starace sempre più contrariato che ha gettato via la racchetta.

Si sperava in una reazione nel quarto parziale, ma nel momento in cui Potito si è trovato a rispondere a favore di vento sullo 0-30 ha probabilmente peccato di timidezza subendo il ritorno dell’avversario, il quale nel nono gioco ha sfruttato l’unica occasione a sua disposizione conquistando il break decisivo grazie a un pallonetto benedetto da una folata di vento. Un ace ha infine sugellato la vittoria di Ito per la gioia della tanto nutrita quanto composta delegazione di giapponesi che ha seguito il match.

MDR

 

 

Massimiliano di Russo, Laura Guidobaldi, Daniele Malafarina

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