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15/01/2012 14:02 CEST - Primo Slam stagionale

Australian Open: griglia di partenza

TENNIS – Amici di Ubitennis, ecco i nostri favoriti per il prossimo Australian Open. Si va verso la terza finale Slam di fila tra Djokovic e Nadal? Lendl spinge Murray. Federer cauto, parte a fari spenti. Tsonga quinto incomodo. Del Potro primo tra gli outsider. Tomic la sorpresa? Poco conta la partenza, molto la curva decisiva della seconda settimana.. immaginiamola insieme. Enzo Cherici

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Prima fila: Djokovic – Nadal


Inutile starci a girare troppo attorno, il mega-fanta-super favorito della vigilia è lui, il RoboNole dominatore assoluto per i primi nove mesi del 2011, prima del più che meritato riposo del guerriero concessosi negli ultimi tornei della stagione. Lo scorso anno aveva scaldato i motori con la Hopman Cup, quest'anno s'è accontentato di triturare i suoi malcapitati avversari nell'esibizione di Abu Dhabi. Se il buongiorno si vede dal mattino, c'è il forte sospetto che anche nel 2012 gli aspiranti al suo trono dovranno accontentarsi delle briciole. Al primo turno se la vedrà col nostro bravissimo Paolino Lorenzi, che lo scorso anno al Foro costrinse al terzo set un irriconoscibile Nadal: questa volta se farà 7/8 game credo potrebbe fare un giro di campo dando il cinque a tutti gli spettatori della Rod Laver Arena. Il primo test impegnativo potrebbe averlo al quarto turno più con Raonic che con un Roddick sul viale del tramonto. Potrebbe impensierirlo Ferrer nei quarti? Male che va vince un set 7-5... Novità assoluta in semifinale: potrebbe trovarsi di fronte, Tsonga permettendo, Murray e non Federer. Se supererà lo shock per la cosa, dovrebbe vincere (non passeggiando) e giocare per il suo terzo titolo australiano. Contro chi? Lo scoprirete nella prossima puntata...

Lo riconosco, non c'era alcuna suspense. Era tutto chiaro fin dallo schieramento sulla griglia di partenza: la finale sarà Djokovic-Nadal! Come dite? Chi me l'ha detto? La faccio troppo facile? Tanto per cambiare, avete ragione voi. Non sta scritto da nessuna parte che saranno proprio i primi due giocatori del mondo a contendersi il titolo, ma siccome non m'è mai piaciuto essere reticente preferisco fare un pronostico secco, senza formule dubitative di sorta e che vi dia il sacrosanto diritto di spernacchiarmi in caso di fiasco! È vero, il Rafa di fine 2011 e quello sconfitto in Qatar da Monfils non ha impressionato. Ma anche nel 2009 perse male a Doha (e ancora da Monfils!), ma poi seppe crescere nelle settimane seguenti fino a conquistare il titolo in quel di Melbourne. Inoltre, il tabellone gli è stato senz'altro amico. Basti pensare che, al momento del sorteggio, tra il numero 121 e 127 del tabellone vi erano bel quattro qualificati: al numero 128 poi c'era lui. Ditemi voi se c'era un modo migliore per cominciare! Il primo ostacolo serio potrebbe essere Isner al quarto turno, contro il quale aveva sofferto già all'ultimo Roland Garros. Berdych nei quarti per lui non costituisce più un pericolo e sarebbe solo una tappa di avvicinamento all'appuntamento che tutti gli appassionati aspettano fin dal momento del sorteggio: la semifinale con Federer. Il precedente del 2009 gli è favorevole, ma il 6-3, 6-0 di due mesi fa a Londra ancora grida vendetta. Io vedo leggermente favorito Rafa. Come diceva Frassica: “Ai poster l'ardua sentenza”.


Seconda fila: Murray – Federer


Ebbene si, non è un errore di distrazione: considero Murray un filino avanti a Federer in prospettiva vittoria finale. Perché di questo si tratta, non siamo qui per dire chi andrà più avanti, ma per cercare di capire chi avrà più possibilità di vincere il torneo. Per capirci, in caso di finale Murray-Federer considererei favorito lo svizzero, ma credo ci siano più possibilità per Murray di battere Djokovic in un'eventuale semifinale, che per Federer di superare Nadal. Poi, è chiaro, bisogna saperci arrivare in semifinale. E qui entra in gioco la grande novità di questo 2012: il rapporto Murray/Lendl. Sono convinto che nel lungo periodo lo scozzese potrà giovarsi di questa collaborazione, ma ho il timore che al momento la cosa possa aggiungere pressione a pressione. Insomma, Lendl è un grande personaggio, uno dei più grandi giocatori della storia del tennis e non vorrei che la sua forte personalità finisca per danneggiare più che agevolare il buon Andy. Fin qui non è sembrato essere così, anzi. Ma uno Slam è diverso. Soprattutto per uno alla ricerca non solo della prima vittoria, ma addirittura del primo set in una finale! Ma ormai ho deciso, voglio dare fiducia a Andy Brown (saluti Ansaloni) e cambierò idea solo dopo la sua uscita dal torneo. Punto!

Ha fatto tanto per tornare numero 3, vincendo tutto quello che c'era da vincere dopo la sanguinosa sconfitta dello Us Open, poi arrivo io e come niente lo faccio retrocedere alla posizione numero 4 della griglia. Ma come mi permetto? Si tranquillizzano i suoi tifosi: non credo che a Federer dispiaccia più di tanto il partire a fari spenti in questo torneo. I primi cinguettii di Twitter annunciavano un sorteggio per una volta clemente. Ottavi con Dolgopolov, quarti con Fish. Bastava però un'analisi un po' più approfondita del tabellone per scoprire che al posto del Dolgo potrebbe trovare il rampante idolo locale Tomic e nei quarti addirittura quel Del Potro già capace di batterlo in una finale Slam. Dovrebbe invece essere contento, a mio avviso, della semifinale con Nadal. Ho già detto in altre occasioni, e lo ribadisco, che la sola possibilità che ha attualmente di portarsi a casa un'ulteriore Slam è quella di incontrare prima Rafa in semi e poi Djokovic in finale. In caso contrario – lo si è visto a Parigi – anche in caso di (difficile) vittoria contro Nole lascerebbe troppe energie sul campo per pensare di infastidire poi Nadal. In tal modo invece, un'eventuale vittoria sul maiorchino gli darebbe l'entusiasmo per affrontare con qualche possibilità Djokovic in finale. Senza contare poi che il gioco del serbo lo infastidisce assai meno di quello dello spagnolo. Insomma, il tabellone nasconde delle insidie, ma non credo possa lamentarsi più di tanto in questa occasione. C'è anche da tener conto che in caso di raggiungimento della semifinale, la parte bassa giocherebbe di giovedì; avrebbe quindi tutto il tempo per recuperare in vista della finale. Ma battere Nadal in uno Slam non è la cosa più semplice del mondo. Anche nei suoi migliori momenti gli è riuscito soltanto a Wimbledon. La vedo molto dura per lui...


Terza fila: Tsonga – Del Potro


Al momento credo sia il quinto giocatore del mondo, quindi la terza fila della griglia di partenza non poteva che aprirla lui: Cassius Tsonga. Negli ultimi tornei del 2011 è sempre stato respinto da un super Federer, ma già a Doha si è capito che anche in Australia ha tutta l'intenzione di fare sul serio. Il sorteggio gli ha riservato un primo turno affatto agevole con un Istomin apparso molto in forma, ma poi dovrebbe avere via libera fino al quarto di finale con Murray. Lì si capirà se Tsonga sarà finalmente diventato grande o se sarà condannato ad essere considerato una sorta di guastafeste, mai però in grado di fare il definitivo salto di qualità. Io vorrei dargli fiducia, ma 3/5 gli vedo ancora avanti Murray.

Credo che Del Potro sia l'ultimo dei sei giocatori in grado di vincere il torneo. Lo so, è solo il numero 11 del mondo, ma continuo ad essere convinto che sia il solo che abbia le potenzialità per battere (non solo infastidire) i primi giocatori del ranking. Certo, bisogna che ritrovi quella continuità che sembra essere sparita nel suo gioco. Anche all'interno dello stesso match. Un set strepitoso, poi cinque game da dimenticare e così via. Ma se riprende fiducia, le giuste sensazioni, è in grado di battere chiunque e lo ha già dimostrato. Il tabellone, per una volta, non è male. Dovrebbe andare via liscio fino all'ottavo con Fish o chi per lui. Poi dovrà giocarsi tutte le cartucce dai quarti in poi con Federer, Nadal e Djokovic. I primi due nello stesso torneo li ha già battuti; tutti e tre insieme sarebbe un'impresa titanica. Ce la farà. Io dico di no, ma mai dire mai quando c'è Gian Martino di mezzo!


Quarta fila: Ferrer – Berdych


Chissà perché la maggior parte degli appassionati si ostinano a considerarlo un terraiolo, quando i migliori risultati della sua carriera il buon Ferrer li ha colti proprio sul cemento: finale al Master, semifinale allo Us Open e ancora semi proprio lo scorso anno in Australia. Mistero delle fede. Per le sue caratteristiche tecniche, credo che il quarto peggiore potesse essere quello con Federer, quindi in un certo senso gli è andata bene ad averlo evitato. Il guaio è che è caduto, se possibile, dalla padella alla brace perché ha beccato proprio RoboNole. Insomma, temo proprio che per lui il raggiungimento dei quarti sarebbe come vincere il torneo. Sono troppo pessimista? Forse, ma per infastidire Djokovic dovrebbe ritrovarsi di fronte lo sbiadito giocatore dell'ultimo Master. E non credo che il serbo sia così ben disposto...

Li ho messi insieme in quarta fila, Ferrer e Berdych, proprio perché penso andranno incontro (nella migliore delle ipotesi) allo stesso destino: eliminazione nei quarti di finale. Se lo spagnolo non ha molte chances con Djokovic, ancora meno credo ne abbia il ceco con Nadal. Contro il quale ha vinto il suo ultimo match nel mesozoico (2006), prima d'incappare in nove-batoste-nove consecutive. Per lui sarebbe stato senz'altro meglio incontrare Federer, per non parlare di Murray. Ma contro Rafa non vince neanche se lo vedo!


Quinta fila: Monfils – Tipsarevic


Queste ultime due file sono di contorno, per decorare un po' questa griglia di partenza altrimenti troppo scarna per un gran Premio di questa importanza. Monfils aveva battuto Nadal a Doha, ma l'ho visto troppo passivo e remissivo in finale contro Tsonga. Sono finiti i tempi in cui per vincere uno Slam bastava remare a quattro metri dalla linea di fondo, ora bisogna entrare con i piedi nel campo e saper spingere. L'ha capito da tempo persino Nadal, lui ancora no. Infatti è ancora fermo alla semifinale 2008 di Parigi...

Per quanto riguarda Tipsarevic, il suo torneo potrebbe vincerlo raggiungendo i quarti di finale, dove si schianterebbe contro l'amicone Djokovic. Per fare ciò, dovrebbe comunque battere Gasquet (non del tutto improbabile) e Ferrer (difficile, non impossibile). A quel punto potrebbe tranquillamente prenotare il biglietto per il ritorno. Il suo dovere lo avrebbe ampiamente fatto.


Sesta fila: Isner – Raonic
Li ho messi insieme, perché andranno probabilmente incontro a destini simili. Incontreranno al quarto turno rispettivamente Nadal e Djokovic. Perderanno, ma credo ci regaleranno almeno due belle partite. Coraggio.

Possibili sorprese
Tomic: è il nuovo idolo locale. Incontra al primo turno Verdasco, in altri tempi sarebbe stata mission impossible, stavolta viene considerato dai più come favorito. Potrebbe poi vedersela con Dolgopolov e, in caso di esito positivo, si sarà meritato un quarto turno con Federer. Ma per arrivarci, come abbiamo visto, il cammino è irto d'ostacoli. In bocca al lupo.

Gasquet: vabbè, scherzavo dai!

Enzo Cherici

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