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27/01/2012 17:20 CEST - Australian Open

Vince Nole ma Murray c'è

TENNIS -17 break hanno segnato la seconda semifinale degli Australian Open. Djokovic ha iniziato meglio, ha vinto bene il primo set ma ha perso male il secondo. Nel terzo Murray salva tre set point nel decimo game e chiude 7 punti a 4 il tiebreak. Djoko domina il quarto 6-1. Nel quinto va avanti 5-2, si fa riprendere sul 5-5, ma Murray sbaglia troppo nel momento decisivo. Da Melbourne, Daniele Malafarina

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djokovic
djokovic

Ognuno ha la propria velocità di crociera. Quel ritmo in cui ci si trova a proprio agio e che da modo di giocare secondo i propri tempi ed i propri schemi. Il tennis è anche questo. La capacità di portare l'avversario ad una velocità diversa, ad un ritmo diverso, in cui l'avversario si trovi a disagio.

A volte però, giocando sui propri ritmi, si perde. Se l'avversario sugli stessi ritmi si trova bene ed è più forte. Ed allora si è costretti a giocare su ritmi che non sono propri per avere una speranza.
La chiave della partita di oggi è da leggersi nel costante tentativo di Murray di portare Djokovic fuori dalla sua 'comfort zone'. Per fare ciò lo scozzese doveva alzare il proprio ritmo, fare un passo dentro al campo, accorciando gli scambi. Spingere di più col servizio. Stare coi piedi sulla linea di fondo. Ovvero doveva lui stesso giocare fuori dalla propria di 'comfort zone'. Ma a volte è solo così che si vince, cambiando tattica, magari giocando peggio ma costringendo l'avversario più forte a giocare ancora peggio. E ci è riouscito Andy. A tratti.
Il risultato è stato una partita erratica, nervosa, agitata. In cui i cambi di fronte si sono susseguiti per tutto l'incontro senza dare una logica ma lasciando ampio spazio alle emozioni.

Ha vinto Djokovic 63 36 67(4) 61 75 in 4 ore e 50 minuti. In finale trova Nadal in quello che lui stesso ha definito un altro match 'fisico'.

Nel primo set ci sono molti errori e tre break con fasi altalenanti. Djokovic prende il largo al sesto game facendo il break a zero allo scozzese per poi chiudere il parziale 6-3. Nel secondo set la partita gira proprio quando sembra possa essere chiusa da Djokovic. Il serbo va avanti 2-0 ed ha una palla per il 3-0 con doppio break. Murray a quel punto cambia marcia, tiene duro e gira la partita portandosi sul 4-2 e servizio. Altro scambio di break e Murray serve per il set sul 5-3, deve però ancor asalvare due palle break prima di poter chiudere il set 6-3.

All'inizio del terzo set l'inerzia sembra essersi spostata dalla parte dello scozzese. Djokovic annulla 6 palle break nel primo gioco del terzo set e tra la fine del secondo e l'inizio del terzo concede break point in 6 turni di battuta consecutivi. Il set procede con un break per parte fino al 5-4 Djokovic servizio Murray. In quel turno di battuta, fondamentale per il resto della partita, Murray annulla tre set point con un coraggio, o incoscienza, che raramente aveva mostrato in carriera. Una ace, un dritto vincente ed un'incredibile palla corta. Djokovic soffre il contraccolpo e cede la battuta ma Murray non riesce a chiudere il set a causa di un altro calo di tensione (un doppio fallo, un dritto sbagliato).
Si va al tie break dove con ben 7 minibreak lo scozzese riesce a portare a casa il set per 7 punti a 4. A questo punto sono passate 3 ore e venti minuti.

Murray a questo punto è costretto a rifiatare ed il quarto set gli sfugge in un lampo. Djokovic lo vince 6-1 in 25 minuti, con 26 punti a 11 per il serbo (ed un parziale di 16 a 4 all'inizio). Quando all'inizio si parlava di giocare fuori dalla propria 'comfort zone'. Murray è stato bravo a mescolare le carte a Djokovic, ad imporre un gioco aggressivo che non è propriamente il suo, ma non può sostenere questo tipo di gioco per tutto il match. Ecco spiegato il quarto set.

Djokovic chiude il quarto servendo a zero e tiene il primo gioco del quinto a 15 (doppio fallo). Murray a questo punto è stato di nuovo capace di riaccendere l'interruttore, trovare le energie necessarie per reagire e soprattutto soffrire.
'Con Lendl non abbiamo preparato il match tatticamente. Ieri mi ha solo detto: Preparati a soffrire. Per vincere dovrai soffrire fisicamente.'
Per reggere nel quinto set Murrau si aggrappa alla sua volontà ed alla prima di servizio.
Trova l'adrenalina necessaria per tenere duro, salva tre palle break nel quarto game ma va sotto di un break al sesto gioco. Djokovic si porta 5 a 2 e sul servizio di Murray si trova a due punti dal match. A questo punto un'altra svolta. Un altro cambio di tempo. Un'altra scarica di adrenalina. Lo scozzese infila 11 punti ad 1 facendo il break a zero ed infiammando la folla. La partita si riapre. Murray scopre di avere energie che non sapeva di possedere. Djokovic, sorpreso dalla reazione, incassa il colpo e rilancia nell'undicesimo game annullando in maniera incredibile tre palle break. Tre palle che avrebbero portato Murray a servire per il match. In particolare la seconda è un punto da antologia che va a fare il paio con la palla break annullata ieri da Nadal sul 5-4 nel quarto.

Sciupata l'occasione Murray al fine crolla. Commette un paio di errori gratuiti, complice anche il fatto che ha sciupato tutti i challenge precedentemente. Djkovic chiude la partita 7-5 al quinto dopo l'ennesimo scambio asfissiante e crolla a terra esausto ed in estasi. L'abbraccio a rete tra i due è commovente. La battaglia è finita, l'amicizia resta. Per Murray c'è la consapevolezza di aver colpato il gap che lo separa dai primi. Oggi ha perso ma avrebbe potuto vincere. Questa consapevolezza gli sarà sicuramente d'aiuto in futuro.

Al microfono di Jim Courier Djokovic ha scherzato:
"La chiave della vittoria dioggi sta nei liquidi. Energy drinks, banane, acqua. E' stato un match molto fisico, ci siamo fatti parecchi break."
Courier gli fa notare come "Solo 4 giocatori hanno vinto almeno 3 slam di fila in carriera: Laver, Sampras, Federer e Nadal."
Djokovic domenica potrebbe diventare il quinto. Nole non perde l'occasione di scherzare anche con Laver.
"Grazie Mr. Laver per essere rimasto fino a tardi. Lo so che dovremmo giocare più serve&volley, ci scusi se stiamo troppo sulla linea di fondo."

Domenica sarà la terza finale consecutiva in un major tra Djokovic e Nadal ma quest asemifinale ci ha regalato un Murray forse finalmente competitivo ai massimi livelli.


Daniele Malafarina

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