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03/02/2012 19:18 CEST - FED CUP 2012

Russia con Masha. Belgio senza Kim

TENNIS- Il tabellone dei quarti di Fed Cup si completa con gli incontri Russia-Spagna e Belgio-Serbia. Tra le russe torna la Sharapova, non convocate Zvonareva e Pavlyuchenkova. Sulla panchina spagnola c'è l'esordio di Arantxa Sanchez. A Charleroi le belghe padrone di casa devono fare a meno di Kim Clijsters, la Serbia si affida alla Jankovic (assente la Ivanovic) per provare il colpaccio. Stefano Tarantino
 

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Nella parte alta del tabellone di Fed Cup i due quarti in programma nel prossimo week-end sono quelli tra Russia e Spagna e tra Belgio e Serbia.
Proviamo ad analizzare a fondo queste due sfide e cerchiamo di individuare quali fattori potrebbero indirizzare il risultato finale in una direzione o nell'altra.
Faremo poi una breve analisi dei match del World Group II (la serie B della Fed) che metterà in scena scontri interessanti con la partecipazione di giocatrici di ottimo livello.

RUSSIA-SPAGNA

Precedenti: 5-1 Russia

Questa sfida è stata anche finale di Fed Cup nel 2008 (ultimo precedente tra le due rappresentative) quando le russe maramaldeggiarono in quel di Madrid (4-0 il punteggio finale).In campo allora Kuznetsova e Zvonareva da una parte, Medina-Garrigues e Suarez-Navarro dall'altra.
Nel 2007 invece si giocò a Mosca come in questa occasione, ma allora la sede prescelta fu la Luznikhi Arena (ed anche in quel caso ci fu il cappotto russo, 5-0), mentre invece nel week-end teatro della sfida sarà l' Olympic Stadium.
Le altre sfide si sono giocate dal 1982 al 1990 quando la Russia faceva ancora parte della vecchia URSS.
L'unica vittoria spagnola è datata 1989 quando nel concentramento in Giappone Arantxa Sanchez e Conchita Martinez ebbero la meglio (2-1) sulla formazione sovietica che schierava Larisa Savchenko e Natalia Zvereva.
E' inutile dire che se la Russia ha vinto la bellezza di quattro titoli dal 2004 in poi, le spagnole hanno letteralmente dominato la competizione negli anni '90 conquistando ben 5 volte il trofeo (addirittura tre vittorie consecutive dal 1993 al 1995) e raggiungendo (sempre in quel decennio) 2 volte la finale. La Spagna è stata per due anni consecutivi nel World Group II prima di risalire l'anno scorso nel tabellone principale dopo la vittoria contro la Francia nei Play-Off.
Tarpischev ha convocato nuovamente Maria Sharapova, finalista ai recenti Australian Open e resasi disponibile per la competizione soprattutto in vista delle Olimpiadi (la bella Masha non ha mai amato molto la competizione ed anche per questo il rapporto con le compagne non è proprio idilliaco).
Accanto alla nuova nr. 3 delle classifiche mondiali vi saranno le esperte Svetlana Kuznetsova (nr.19 Wta) e Nadia Petrova (nr. 33), e la più giovane del lotto, Ekaterina Makarova (nr. 42 del ranking) anche lei ben comportatasi agli Australian Open dove ha addirittura battuto Serena Williams prima di perdere nei quarti proprio dalla Sharapova. Escluse invece Vera Zvonareva, Anastassja Pavlyuchenkova e Elena Vesnina.
Sulla panchina iberica ci sarà invece l'esordio della “mitica” Arantxa Sanchez-Vicario, protagonista come abbiamo detto del periodo d'oro del tennis femminile spagnolo.
La nuova capitana della Spagna (vero e proprio mostro sacro della competizione da giocatrice, convocata in ben 58 occasioni, bilancio vinte-perse di tutto rispetto, 72-28) aveva inizialmente convocato Anabel Medina Garrigues, Maria José Martinez Sanchez (nr. 39), Carla Suarez Navarro (nr. 55) e Nuria Llagostera Vives(nr. 145).
Poi l'infortunio della Medina Garrigues nello slam australiano (distorsione della caviglia nel match contro la cinese Li) l'ha costretta ha ripescare la Parra Santonja (nr. 108), privandola nel contempo di una valida pedina per provare a creare qualche grattacapo alla formazione russa.
In queste condizioni infatti il pronostico parrebbe pendere nettamente dalla parte delle padrone di casa, soprattutto se Sharapova e Kuznetsova giocano come sanno.
La Martinez Sanchez è sempre un osso duro e la Suarez-Navarro (dovrebbero essere loro le due singolariste) non disdegna le superfici veloci, ma il match per le spagnole sembra chiuso.
Certo, visto il precedente dell'anno scorso con la Francia nel quale la Sharapova giocò in maniera disastrosa, perdendo il primo singolare e venendo addirittura sostituita dalla Pavlyuchenkova nella seconda giornata (scelta che si rivelò poi azzeccata perché le russe rimontarono da 0-2 a 3-2), una piccola speranza le spagnole la possono coltivare, ma ci sembra che questa possa dipendere più da una cattiva giornata delle loro avversarie che da un loro exploit.
Per quanto riguarda i precedenti tra le giocatrici, la Sharapova ha giocato solo contro la Llagostera Vives con la quale è in vantaggio 2-0, la Kuznetsova è in vantaggio sia con la Martinez Sanchez che con la Llagostera Vives (con entrambe è 1-0), mentre è in parità con la Suarez Navarro e con la Parra Santonja (1-1 con tutte e due).
La Petrova ha invece perso l'unico precedente con la Martinez Sanchez ma è 1-0 sia con la Suarez Navarro che con la Llagostera Vives (non ha mai giocato contro la Parra Santonja).
Infine la Makarova è nettamente in vantaggio con la Martinez Sanchez (3-0), in svantaggio con la Suarez Navarro (1-2) ed in parità con la Parra Santonja (1-1), mentre non ha mai giocato contro la Llagostera Vives.
Per quanto visto in Australia e per i valori tecnici in campo diciamo Russia 85% Spagna 15%.

BELGIO-SERBIA

Precedenti: 2-0 Belgio

Match con alcune defezioni importanti quello che si giocherà allo Spiroudome di Charleroi, eletto oramai casa del tennis belga, visto che negli ultimi anni quasi tutti i match di Fed e Davis si svolgono in questa moderna struttura.
Le assenze importanti sono due, equamente divise tra le rappresentative.
Nel Belgio non c'è Kim Clijsters, ottima semifinalista agli Australian Open ma non ancora al meglio della forma, mentre tra le serbe mancherà Ana Ivanovic che con la Fed (ed i maligni dicono anche con la sua connazionale Jelena Jankovic) non ha proprio un buon rapporto.
Così a reggere il confronto sono rimaste da una parte Yanina Wickmayer (nr. 29 Wta), coadiuvata dall'ormai stagionata Kirsten Flipkens (nr. 176) che però ha una lunga esperienza in Fed (era presente nella finale poi persa del 2006 al fianco di Justin Henin contro l'Italia) e dalle giovanissime Hendler (nr. 215) e Van Uytvanck (nr. 270).
Sulla panchina belga fa il suo esordio Ann Devries che ha preso il posto della dimissionaria Sabine Appelmans.
Le serbe invece oltre che su Jelena Jankovic (nr. 13 del ranking, ottavi agli Australian Open) potranno contare su Bojana Jovanovski (nr. 105 Wta, interessante tecnicamente ma con potenzialità ancora inespresse) e sulle “ragazzine” Krunic (nr. 198) e Kostic (nr. 532).
Insomma appare chiaro che il match è tra Wickmayer e Flipkens da una parte e Jankovic e Jovanovski dall'altra, anche se la Krunic proprio in coppia con la Jankovic ha realizzato nello spareggio con la Slovacchia dell'anno scorso (nel doppio decisivo sul 2-2) un vero e proprio miracolo.
Opposte alle più navigate (soprattutto in doppio) Ribarykova ed Hantuchova le due serbe si erano trovate sotto 2-6 1-5 prima di realizzare una rimonta sensazionale chiusa 9-7 al terzo set e condita di ben tre match point annullati.
Analizzando lo stato di forma delle due nr. 1 la Jankovic appare sicuramente quella partita meglio in questo inizio di stagione mentre la Wickmayer fatica ha ritrovare quel gioco e soprattutto la forma fisica (la belga è stata ferma a lungo l'anno scorso per un infortunio alla caviglia) che l'avevano portata vicinissima alle Top10 (nr. 12 ad Aprile 2010).
Negli scontri diretti con la nr. 1 serba la belga è sotto 1-0, battuta nel 2010 sulla terra di Roma.
La Wickmayer è invece 2-0 nei precedenti con la Jovanovski, mentre la Flipkens ha perso due volte su due contro la Jankovic ma ha vinto l'unico precedente con la Jovanovski.
Esistono solo due precedenti tra queste nazionali ma sono molto datati (1975 e 1991) quando la Serbia faceva ancora parte della Jugoslavia e furono entrambi vinti dal Belgio.
Insomma ipotizzando che le due numero 1 battano le due numero 2 Jankovic e Jovanovski ci sembrano leggermente favorite sulle due belghe nei singolari diretti.
Diciamo allora Belgio 40% Serbia 60%, ma attenzione all'esperienza della Flipkens ed al tifo del pubblico dello Spiroudome di Charleroi, sempre molto vicino ai proprio beniamini.

Diamo anche un’occhiata al WORLD GROUP II dove sono in programma sempre in questo week-end i match dai quali usciranno le quattro squadre che si giocheranno ad Aprile con le perdenti dei quarti del World Group l’accesso al tabellone principale del 2013.
Non mancano le partecipazioni eccellenti nelle sfide previste. Basti tener presente che quest’anno per la prima volta (in 50 anni di storia della competizione) mancano nel World Group gli Usa e la Francia ed entrambe le rappresentative saranno impegnate per provare a centrare la risalita nella serie principale
Lo scontro più affascinante è proprio quello che riguarda gli Usa che giocheranno a Worcester, in casai, dove saranno in campo (a meno di defezioni dell’ultimo minuto) entrambe le sorelle Williams opposte alla Bielorussia della nuova nr. 1 del ranking, Viktoria Azarenka, chiamata così al battesimo del fuoco come regina del tennis femminile.
Con le Williams in piena forma la Azarenka sarebbe risultata troppo sola, ma visto che entrambe non sono sicuramente al Top (oltretutto Venus se in campo rientrerebbe in competizioni ufficiali dopo un bel po’) il match potrebbe riservare non poche insidie alle padrone di casa.
Tra le bielorusse presente anche la Govortsova (nr. 97 del ranking, ma best ranking al nr. 35 nel 2008).
Il team di Mary Joe Fernandez dovrebbe essere favorito, ma occhio alla sorpresona.
Altro match interessante è quello in programma all’Aegon Arena di Bratislava tra la Slovacchia e la Francia.
Le padrone di casa schierano la Hantuchova (che sembra aver tratto profitto dalla collaborazione con Pistolesi), la Cibulkova (apparsa lontana dalla forma migliore nei primi tornei dell’anno), la Rybarikova (buona doppista) e la Cepelova.
Le transalpine invece schierano come nr. 1 la Parmentier (nr. 62 Wta) coadiuvata dalla Cornet, dalla Razzano e dalla Rezai.
Ci sembrano favorite le padrone di casa visto che Cornet e Rezai, due giocatrici dalle ottime potenzialità, sono alla ricerca del loro miglior tennis, occhio invece alla Razzano che a volte in Fed si esalta e che sul veloce è sempre pericolosa.
Le altre due sfide sono Giappone-Slovenia e Svizzera-Australia.
Alla Bourbon Beans Dome di Hyogo (che poi ospiterà anche la squadra maschile nel week-end successivo per il match di Davis contro la Croazia) il Giappone schiererà l’immarcescibile Kimiko Date-Krumm che a 42 anni continua a battagliare sul campo e che sarà al fianco della più giovane connazionale Morita.
Sul fronte sloveno c’è la Hercog, ma le sue compagne paiono poca cosa, asiatiche favorite.
A Friburgo invece (anche in questo caso stessa sede del match di Davis tra Svizzera e Usa della settimana dopo) le padrone di casa in attesa di Romina Oprandi, che ha cambiato come sappiamo cittadinanza accettando la proposta della federazione elvetica ma che non poteva essere schierata per questo match, provano a fermare le più quotate e dotate australiane, che si presentano con la miglior formazione.
Nonostante la terra rossa le “aussie” ci sembrano nettamente favorite e pronte a far dimenticare la beffa patita l’anno scorso in casa con l’Ucraina nei Play-off


 

Stefano Tarantino

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