ITALIANO ENGLISH
HOMEPAGE > > Ecco perché Rafa vincerà Parigi.

03/02/2012 17:54 CEST - PROSPETTIVE

Ecco perché Rafa vincerà Parigi

TENNIS - Gli Australian Open si sono appena conclusi emettendo il loro verdetto: Djokovic è ancora il più forte. Nadal ha capitolato per la settima volta consecutiva. L’obiettivo del serbo, ora, sarà il Roland Garros - unico Slam che ancora manca nel suo palmarès -  ovvero il feudo di Rafa. Ma non è così scontato che il maiorchino debba per forza cederlo… Lorenza Teti

| | condividi

Sì lo so, è un po’ prematuro pensare a maggio e al secondo slam stagionale, quando il primo si è concluso poco meno di una settimana fa. Eppure l’attenzione dei media e dei bookmakers è già rivolta agli Open di Francia dove Rafael Nadal difende il suo titolo, in quello che è un po’ il suo giardino, la sua roccaforte, il fortino dove nessuno, finora, è mai riuscito a stanarlo. O meglio, c’è riuscito Robin Soderling in quella strana domenica di due anni fa, in quel 2009 iniziato in maniera fantastica per Rafa con il sigillo in Australia e poi trasformatosi in un vero annus horribilis che l’ha visto uscire agli ottavi a Parigi, non partecipare a Wimbledon, e chiudere l’anno al Masters finale senza racimolare un set. Ma quella stagione era particolare, i problemi al ginocchio attanagliavano il mancino di Manacor e bisogna tenere conto anche di questo per valutare quell’anno e, in particolare, il torneo all’ombra della Torre Eiffel.
Nel 2010 Nadal si è preso la sua rivincita contro lo svedese proprio in finale a Parigi, conquistando il primo slam in una stagione che l’ha visto dominatore indiscusso, vincente anche a Wimbledon e, per la prima volta, a New York. In confronto a tali successi, logica conseguenza è considerare il 2011 un’annata deludente: d’altronde ha vinto “solamente” il Masters 1000 di Montecarlo, il 500 di Barcellona e il Roland Garros... E pensare che avrebbe potuto avere sei trofei in più in bacheca da mostrare se non avesse trovato sul suo cammino Novak Djokovic che l’ha sconfitto per altrettante volte in finale, compresa la terra tanto amata dal maiorchino (Madrid e Roma). Il serbo, dopo essere diventato il nuovo numero 1 del mondo, si è mostrato “bestia nera” dello spagnolo che proprio non riesce a batterlo. C’è andato vicino in Australia, ma alla fine ha dovuto capitolare al quinto set dopo quasi sei ore di gioco. E, dunque, la domanda sorge spontanea: con queste premesse, come farà Nadal a battere Djokovic, specialmente se dovesse trovarselo dall’altra parte della rete a Parigi all’ultimo atto?
Difficile dirlo, le sette finali consecutive perse dal serbo non fanno ben sperare Rafa e il suo entourage, ma nulla è perduto, almeno secondo Bleacher Report che non ha dubbi: a Parigi vincerà ancora lui. Nadal è il re della terra, non è il principe, il barone, il visconte… No, lui è il re, è l’imperatore. Su 46 incontri agli Open di Francia ne ha vinti 45, in percentuali il 97,8% delle volte. Sei titoli in sette partecipazioni: un risultato che nessuno può vantare, un record. E come se non bastasse conduce 3-0 sulla sua nemesi. E’ vero che i tre incontri sono antecedenti al 2008 e non dobbiamo dimenticare che lo stesso Djokovic ha battuto già sulla terra l’ex numero 1 del mondo, ma erano altri tornei, non si trattava di uno slam, non era LO slam giocato sulla terra in cui Rafa ha sempre spadroneggiato. E’ come se fosse un’altra dimensione per il campione iberico, trova slancio, motivazioni, non è un torneo, è il SUO torneo. E quest’anno l’esito, almeno secondo Bleacher Report, non sarà diverso. Parte com’era partito nel 2010, dopo un anno non particolarmente esaltante (almeno per i risultati a cui ci ha abituato) e dopo aver perso il primo slam, anche se in quell’occasione si era ritirato per un infortunio.
Nel 2010 non c’era il Djokovic di oggi, il numero 1 del mondo imbattibile, soprattutto per Nadal. Il tennista di Belgrado parte avvantaggiato sia per gli scontri diretti che per una condizione psicologica. Probabilmente Rafa sarà già all’opera per trovare contromisure e per migliorare il proprio gioco, pur avendo già mostrato qualche progresso, almeno a mio avviso, in Australia e dove si è avvicinato appunto al colpaccio contro Nole, un Nole comunque non al 100%. Mancano ancora quattro mesi allo slam francese, quattro mesi in cui può accadere di tutto, e come Nadal anche Djokovic si preparerà nel migliore dei modi per giocarsi tutte le chance di conquistare l’unico dei quattro grandi tornei che ancora gli manca.
Ma il Roland Garros è il Roland Garros, e chissà che non possa essere proprio il suolo francese dove Rafa ha conquistato il suo primo slam, a offrire al maiorchino la possibilità di un nuovo inizio.
 

Lorenza Teti

comments powered by Disqus
Partnership

 

La frase del giorno

La cosa più bella della finale degli Australian Open? Gli spot della Rolex con Federer

Stefano Meloccaro, Sky Sport

Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti
Ubi TV

Max Mirnyi e la forma fisica

Virtual Tour / Fanta Tennis virtual tour logo 2

Il fanta gioco di Ubitennis