ITALIANO ENGLISH
HOMEPAGE > > Zopp si mette a correre.

08/02/2012 13:18 CEST - Mondo challenger

Zopp si mette a correre

TENNIS - L’estone, una delle eterne mancate promesse del circuito, mette a segno la sua prima volta a Kazan, dove si rivede Thomas Fabbiano, che si qualifica ma viene battuto proprio da Zopp al primo turno. Danai Udomchoke si laurea campione a Burnie, ma la storia da raccontare è quella di Samuel Groth, che da numero 788 coglie un’impensabile finale. Luca Labadini
 

| | condividi

McDonald’s Burnie International
Tasmania, Australia

January 30-February 5, 2012
Surface: Hard
Main Draw: 32
$50,000

Nona affermazione nel mondo Challenger per Danai Udomchoke. Non si può affermare che il non più giovane tailandese (compirà 31 anni ad Agosto) fosse annoverato , alla vigilia del torneo di Burnie , nella schiera dei favoriti, ma la sua vittoria con due serrati tie-break messa a segno sul secondo favorito del torneo Yen-Hsun Lu a livello quarti, aveva fornito segnali importanti sulla sua condizione. In virtù del suo inatteso exploit, Danai, che come highlight della sua carriera può probabilmente considerare lo scalpo di David Nalbandian agli Australian Open del 2006, compie un balzo di 24 posizioni in classifica al n.ro 162. L’elite del tennis rimane un miraggio, ma se gli infortuni, che lo hanno colpito in maniera evidente nel 201 , cesseranno di tormentarlo, un rientro fra i primi 100, status conseguito nel 2007, sembra sicuramente alla sua portata.

Più difficile stabilire i limiti dell’indecifrabile Samuel Groth, approdato miracolosamente in finale da n.ro 788 del mondo. Il 24 enne australiano, in tabellone grazie ad una wild card, deve la sua relativa notorietà,in patria, alla sua vita privata. E’ stato infatti la causa dei ripetuti cambi di nome di Jarmila Gajdošová, tornata tale dopo che il matrimonio, ora naufragato, con il tennista australiano, ce l’aveva fatta conoscere come Jarmila Groth. Il protagonista inatteso della settimana ha sì beneficiato del forfait del primo favorito Istomin al secondo turno, ma ha dimostrato di sapersi meritare la dea bendata della fortuna sconfiggendo in semifinale un cliente “caldo” come il giapponese Yuichi Sugita, recente quarto-finalista a Chennai.

Dotato di un servizio potentissimo, Groth si è ben difeso anche in finale, dimostrando di poter competere, eccome, a questi livelli. Per lui, che sino ad oggi poteva vantare unicamente un secondo turno a Newport, 289 gradini in una sola settimana e l’ingresso fra i primi 500. Molto bene anche Jimmy Wang, che con un’ottima semifinale continua a risalire la china e la seconda parte di una carriera dalle mille peripezie legate alle vicende dei suoi infortuni. L’atleta di Taipei, ora n.ro 229, ma top 100 nel 2006, ha ancora qualcosa da dire.

Quarterfinals
(WC)Samuel Groth (AUS) d. (WC)John Millman (AUS) 7-5 6-4
(8)Yuichi Sugita (JPN) d. Ti Chen (TPE) 3-6 6-1 6-3
Jimmy Wang (TPE) d. Benjamin Mitchell (AUS) 6-3 6-0
(6)Danai Udomchoke (THA) d. (2)Yen-Hsun Lu (TPE) 7-6(2) 7-6(5)

Semifinals
(WC)Samuel Groth (AUS) d. (8)Yuichi Sugita (JPN) 7-6(5) 6-4
(6)Danai Udomchoke (THA) d. Jimmy Wang (TPE) 6-4 6-4

Finals
(6)Danai Udomchoke (THA) d. (WC)Samuel Groth (AUS) 7-6(5) 6-3

Kazan Kremlin Cup
Kazan, Russia

January 30-February 5, 2012
Surface: Hard Indoor, Rukort
Main Draw: 32
$75,000+H

Jurgen Zopp finalmente a segno. Il talentuoso estone, che il pubblico italiano imparò a conoscere lo scorso anno grazie alla sua semifinale raggiunta a Bergamo, dove si ripresenterà puntualmente la prossima settimana, ha rotto il digiuno nella gelida Kazan, portando a termine un percorso netto e privo di incertezze.

Le potenzialità del 23 enne di Tallin, nel circuito, non sono state mai messe in discussione, ma ad un indiscutibile talento si è sempre accompagnata una scarsa continuità di rendimento. Jurgen, tuttavia, dopo aver centrato due finali consecutive a livello Challenger lo scorso Settembre , sembra aver imboccato la strada giusta, come conferma anche la recente qualificazione ottenuta agli Australian Open. Per lui, oltre che la gioia della prima volta, il successo della settimana comporta un salto in classifica di 18 posizioni (121) , e la possibilità di sfruttare al meglio la stagione di tornei indoor per sfondare fra i primi 100 del ranking. E’ in deciso ritardo rispetto alle aspettative riposte su di lui, ma se si sblocca in fretta, è ancora in tempo per aggrappare il treno del grande tennis.

Dopo aver letteralmente triturato un avversario in buona condizione come il belga Ruben Bemelmans (136) nei quarti, Zopp, approfittando successivamente del forfait di Teymuraz Gabashvili , ha poi trovato una seria opposizione in finale in Marius Copil, giovane rumeno che sembra in grado di trovare il suo miglior tennis unicamente nella capitale del Tatarstan. Campione proprio qui dodici mesi fa, Copil non era stato minimamente in grado di dare seguito a quell’exploit, fatta eccezione per la qualificazione strappata al Torneo di Stoccolma lo scorso Ottobre. L’idillio si è comunque ripetuto anche quest’anno, e il romeno si è ripresentato in finale, piazzamento che tuttavia gli consente di arginare solo marginalmente la caduta in classifica, che questa settimana lo colloca al n.ro 267. Bravo a passare le qualificazioni il nostro Thomas Fabbiano, (n.ro 326) stoppato al primo turno dal futuro vincitore Zopp, ma dispiace constatare come i due, rivali abituali nel circuito Junior, paiono irremidiabilmente destinati a compiere carriere diverse.


First Round
(8)Jurgen Zopp (EST) d. (q)Thomas Fabbiano (ITA) 7-6(6) 6-2

Quarterfinals
(6)Teymuraz Gabashvili (RUS) d. Javier Marti (ESP) 7-6(4) 3-6 6-4
(8)Jurgen Zopp (EST) d. Ruben Bemelmans (BEL) 6-2 6-0
Ivo Minar (CZE) d. (q)Mikhail Ledovskikh (RUS) 6-1 6-2
Marius Copil (ROU) d. Alexander Kudryavtsev (RUS) 4-6 6-3 6-4

Semifinals
(8)Jurgen Zopp (EST) d. (6)Teymuraz Gabashvili (RUS) w/o
Marius Copil (ROU) d. Ivo Minar (CZE) 6-3 6-4

Finals
(8)Jurgen Zopp (EST) d. Marius Copil (ROU) 7-6(4) 7-6(4)
 

Luca Labadini

comments powered by Disqus
Partnership

 

La frase del giorno

I grandi eventi si identificano nel luogo in cui si svolgono. Wimbledon si identifica con l’All England Club. Se spostassero lo stesso torneo in un altro luogo, non sarebbe Wimbledon. Il successo di un evento è legato a quei luoghi nei quali la gente vuole andare, perché sa che lì accadono cose “magiche”.

Jerry Solomon

Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti
Ubi TV

Il meglio degli Australian Open 2012

Virtual Tour / Fanta Tennis virtual tour logo 2

Il fanta gioco di Ubitennis