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09/02/2012 14:20 CEST - COPPA DAVIS

Giusto l'aver
scelto Bolelli

TENNIS - La sfida con la Repubblica Ceca di Berdych e Stepanek ci vede largamente sfavoriti, considerando anche che, classifica alla mano, questa nostra squadra è tra le più deboli mai presentate dai nostri colori. Barazzutti ha comunque fatto bene a scegliere Bolelli anziché Cipolla, perché Simone, seppur in forma peggiore, ha le armi per fare il colpo. Rino Tommasi

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Volendo prendere per buone le classifiche del computer, la squadra italiana che affronta ad Ostrava quella della Repubblica Ceca dovrebbe essere la più debole mai messa in campo dall’Italia in tutta la storia tennistica del nostro Paese.
Il punto più basso lo avevamo toccato nel 2003 quando siamo stati sconfitti dallo Zimbabwe ad Harare senza nemmeno lottare perché il nostro destino era già compiuto dopo le prime due giornate. Davide Sanguinetti e Filippo Volandri, i nostri singolaristi, avevano raccolto un set nei primi due incontri, Giorgio Galimberti e Massimo Bertolini avevano conquistato sei giochi perdendo in tre set il doppio.

Il nostro tennis attendeva con ansia il ritorno nel tabellone principale dopo undici anni di purgatorio nei tabelloni secondari ma il sorteggio ci ha proposto un avversario che, almeno sulla carta (ma, temo, anche sul campo), dovrebbe essere troppo forte per una squadra che ha dovuto rinunciare a Fognini e ha Starace in precarie condizioni di forma ed in ogni caso poco affidabile su una superficie rapida come quella che i nostri avversari hanno giustamente scelto.

L’ex Cecoslovacchia tennisticamente non naviga nell’oro, ma poiché bastano due giocatori per fare una squadra, quelli che i ceki possono mandare il campo, Thomas Berdych e Radek Stepanek, sembrano fuori dalla portata di Andreas Seppi e Simone Bolelli.

Il rapporto tra questi due giocatori e la nostra Federazione è abbastanza illuminante per dimostrare la coerenza dei nostri dirigenti. Per ragioni che non vale la pena ricordare prima Bolelli era stato escluso dalla nostra squadra, poi era stato Seppi a chiamarsi fuori.

Ora, un giocatore può anche cambiare parere, una Federazione no. Ricordo ancora le parole del presidente Binaghi che aveva solennemente dichiarato che “fino a quando ci saremo noi Bolelli non giocherà mai in Coppa Davis”.
Da qualche parte sono state avanzate critiche alla squadra selezionata da Barazzutti da chi riteneva che dovesse essere convocato Cipolla. Qui però credo che abbia avuto ragione Barazzutti, al quale non spetta decidere sull’idoneità morale di un giocatore a far parte della Nazionale. La brutta figura circa Bolelli è tutta del presidente Binaghi, Barazzutti deve limitarsi a scegliere tra i giocatori che la Federazione gli mette a disposizione.

Per quanto riguarda il caso Cipolla credo che il capitano abbia scelto bene. Per quanto i recenti risultati e la classifica di Cipolla siano migliori di quelli di Bolelli, credo che il miglior Cipolla non potrebbe mai battere Berdych o Stepanek mentre Bolelli ha un bilancio in parità (due vittorie e due sconfitte) con entrambi i nostri avversari. È vero che i risultati di Bolelli sono molto datati, ma costituiscono gli unici indizi ai quali Barazzutti poteva affidarsi.

Detto questo possiamo solo sperare che Bolelli contro Berdych e Seppi contro Stepanek siano in grado di smentire il pronostico e la classifica del computer.
Un’ultima considerazione. Giustamente la nostra Federazione rivendica il merito di offrire al pubblico le immagini dell’incontro di Ostrava che sarà trasmesso da Supertennis, ma questo non si può considerare un successo del nostro tennis. Se avessimo giocatori più forti la Rai non si sarebbe sottratta. La Federazione Internazionale ha offerto la priorità alla Rai e solo in seconda battuta si è rivolta alle altre televisioni.

Rino Tommasi

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