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10/02/2012 15:43 CEST - Tennis e doping

Spagna: il governo fa causa a Canal+?

TENNIS - Il governo spagnolo sta pensando di fare causa a Canal+ per i video dello show di pupazzi animati Les Guignols che accusano gli sportivi iberici di pratiche poco lecite. "Con meno risorse, abbiamo vinto di più, e non è questione di pillole o siringhe" ha commentato Nadal. Rafa è uno dei bersagli principali del programma, insieme a Casillas, la nazionale di basket e Contador. Alessandro Mastroluca

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Dopo la Federazione, anche il governo spagnolo potrebbe muoversi contro Canal+ per lo sketch dello show di pupazzi animati Les Guignols che in sostanza accusa Nadal di pratiche poco lecite. Jose Ignacio Wert, ministro per l'Educazione, la Cultura e lo Sport, ha definito "intollerabile" il modo in cui è stato suggerito che gli spagnoli "non vincono per caso".

Oltre al video su Nadal, in cui si vede il campione di Manacor fermato dalla polizia per eccesso di velocità mentre sfreccia su un'auto alimentata...dalla sua urina, altri video sono stati mandati in onda: bersagli, stavolta, Alberto Contador, qualificato per due anni la scorsa settimana per la sua positività al clenbuterolo, la nazionale di calcio campione del mondo e quella di basket, fresca del titolo europeo.

"Non è contro di me, ma contro la Spagna in generale" ha commentato Nadal mentre si allenava a Maiorca, come riporta l'Associated Press. "Con meno risorse, abbiamo vinto più di loro, abbiamo saputo fare meglio di loro. E non si tratta di pillole o siringhe".

In Spagna, le reazioni agli sketch sono state numerose, e quasi tutte sullo stesso tono: i francesi sono gelosi dei nostri risultati. In fondo, segnalano, 10 spagnoli hanno vinto il Tour de France dal 1985, anno dell'ultima vittoria francese, firmata Bernard Hinault. La nazionale di calcio è campione del mondo9 e d'Europa, Nadal ha vinto 10 Slam, mentre il trio9nfo di Noah al Roland Garros 1983 resta l'unico successo francese in un major.

"Si tratta di un attacco indiscriminato allo sport spagnolo che non corrisponde affatto alla realtà" ha commentato Wert. "Diverse federazioni hanno protestato e il Consiglio Superiore dello Sport si sta occupando del caso".

La Spagna è stata spesso accusata di proteggere i suoi atleti, soprattutto in relazione all'Operacion Puerto. L’inchiesta, nata sulla spinta della positività all’Epo di Roberto Heras alla Vuelta nel settembre 2005, era cominciata in segreto a febbraio 2006, ma era deflagrata il 23 maggio: il giorno dell’arresto a Madrid di 5 persone tra cui il ginecologo Eufemiano Fuentes, l’ematologo Merino Batres e il team manager dell’allora Liberty Seguros Manolo Saiz, squadra nella quale correva anche Contador che il 26 luglio 2006 aveva ricevuto dal giudice istruttore di Madrid un documento di estraneità.

L'inchiesta ha coinvolto 58 ciclisti (anche se la Guardia Civil aveva inizialmente dichiarato il coinvolgimento di tennisti, calciatori e corridori), tra cui Ivan basso (squalificato 2 anni), Michele Scarponi (18 mesi), Jorg Jaksche (1 anno), Ernesto Valverde (sospeso per 2 anni nel 2010 a seguito del ricorso dell'UCI perché il TAS di Losanna non lo aveva escluso dai Mondiali di Varese nonostante i sospetti) e Jan Ullrich. Il DNA del corridore tedesco è stato analizzato nel 2007, quando aveva già lasciato l'attività agonistica.

E' notizia del 9 febbraio che il TAS di Losanna ha accolto in parte il ricorso dell’Uci contro il Comitato Olimpico Svizzero che aveva archiviato il suo caso. Il tedesco, vincitore di un Tour de France, fu l’unico ciclista a cui vennero analizzate le sacche di sangue trovate negli appartamenti del dott. Fuentes. I test del DNA confermarono che le nove sacche etichettate come “Jan”, “numero 1” o “Hijo Rudicio” (figlio di Rudy Pevenage, suo mentore e scopritore) appartenevano proprio a lui. 5 anni dopo il Tas ha deciso di squalificarlo retroattivamente per due anni, una sospensione da considerarsi terminata il 22 agosto 2011. La sentenza cancella anche “tutti i risultati conseguiti dall’atleta dall‘1 maggio 2005 fino al suo ritiro”. Tra questi una tappa del Giro di Svizzera, una del Giro di Germania del 2005, una tappa e la vittoria finale del Giro di Svizzera 2006, la tappa di Pontedera del Giro d’Italia 2006 e soprattutto il terzo posto al Tour de France, che ora va a Francisco Mancebo.

Le motivazioni della sentenza indicano che il tribunale ritiene provati una serie di elementi chiave: 1) il Dr Fuentes forniva ad atleti prestazioni dopanti, 2) esisteva un contatto diretto tra Jan Ullrich e Fuentes e e le prove suggeriscono che tra i due ci fosse un contatto diretto, 3) Jan Ullrich aveva pagato più di 80 mila euro al dottore per servizi non meglio identificati, 4) una analisi del Dna conferma che alcune sacche di sangue sequestrate a Fuentes appartenevano a Jan Ullrich.

Wert ha confermato che la Spagna sta accelerando i tempi per adattare la sua legislazione anti-doping al codice WADA, anche in vista della candidatura di Madrid a ospitare le Olimpiadi del 2020. Ma il presidente del comitato olimpico spagnolo e principale promotore della candidatura di Madrid, Alejandro Blanco, ha sottolineato come anche la Wada debba cambiare le sue regole dopo che Contador è stato squalificato per essere risultato positivo a una piccolissima quantità di clenbuterolo durante un giorno di riposo del Tour de France 2010.

Contador si era difeso dicendo di aver ingerito involontariamente carne contaminata. La Federazione spagnola aveva annullato la squalifica lo scorso febbraio, in base all’articolo 296 del regolamento UCI per cui un’atleta può essere assolto se riesce a dimostrare di aver assunto inavvertitamente una sostanza vietata, non per colpa o negligenza. Lo scorso ottobre, ne abbiamo dato risalto proprio qui su Ubitennis, 109 giocatori su 208, infatti, sono stati trovati positivi al clenbuterolo durante i Mondiali di calcio Under 17 in Messico. I campioni sono stati analizzati da laboratori indipendenti in Olanda e Germania. Coinvolte 19 squadre su 24: tra queste non c’è il Messico padrone di casa, e vincitore del titolo, i cui giocatori hanno osservato una dieta che non prevedeva l’assunzione di carne. Il clenbuterolo è una sostanza proibita per gli sportivi ma usata di frequente negli allevamenti di bovini: le analisi durante il torneo hanno infatti dimostrato che il 30% della carne nelle cucine degli alberghi dove pernottavano i giocatori era contaminata. Per questo la Fifa ha deciso di non prendere provvedimenti contro i 109 ragazzi.

La stessa WADA, nel suo simposio annuale del giugno 2011 a Roma, aveva sottolineato l'intenzione di rivedere le regole. Una delle più discusse è la discrepanza tra salbutamolo e clenbuterolo, beta-2 agonisti della stessa famiglia per cui vigono però regole diverse: se l'assunzione di salbutamolo è correttamente dichiarata e non supera la soglia terapeutica (1600 microgrammi nell'arco delle 24 ore) il giocatore non viene punito. Al contrario, basta una sola molecola di clenbuterolo nel sangue per essere squalificati.

Una direzione verso la quale spinge anche Blanco, che ha dichiarato: "Nessuno può accusarci di non essere in prima fila nella lotta al doping".

Alessandro Mastroluca

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