On the road to Melbourne Vika Azarenka si aggiudica da n° 22 del mondo un torneo di Brisbane funestato da tanti ritiri che neanche la peste del 1300…
La bielorussa sfrutta al meglio i forfait della prima favorita Simona Halep (gamba) e di Maria Sharapova (avambraccio destro) che le spianano il tabellone e prevale in finale contro murodigomma Kerber, a sua volta avvantaggiata dall’abbandono fra le lacrime della tds 2 Garbine muguruza. Le finaliste hanno giustiziato due delle italiane presenti in tabellone.
Vika ha passeggiato con Roberta vinci nei quarti mentre al primo turno Giorgi ha venduto cara la pelle contro Kerber ma, come spesso le capita, nel terzo set non è esistita.
È stato anche il torneo della ventenne di Atlanta Samantha Crawford, un metro e ottantotto di potenza e coordinazione che si è arresa solo in semifinale all’emozione e alla maggior esperienza di Azarenka dopo aver battuto per via l’australiana Hon, Belinda Bencic e Andrea Petkovic.
Migliorerà grandemente il suo attuale ranking di n°142 WTA.
Le protagoniste della finale scendono in campo e iniziano il palleggio di riscaldamento alle 19.30 ora locale con 25° di temperatura e circa il 61% di umidità.
Angelique non ha mai battuto l’avversaria nei cinque precedenti e una certa qual soggezione traspare subito quando la tedesca inizia al servizio e si fa riprendere da 40-0 prima di tenere grazie ad un ace.
Anche Azarenka traballa nel suo primo turno al servizio e deve risalire prima di pareggiare con l’aiuto del servizio.
Dopo gli iniziali balbettii il set decolla.
Kerber mostra una palla più veloce del solito e attacca col rovescio lungolinea pur mantenendo intatte le straordinarie doti difensive. Vika dal canto suo è asciutta nel fisico e molto mobile, arriva bene sulla palla, gioca lungo ma soprattutto attacca spesso la rete, molto spesso.
Nel quinto game l’equilibrio si sgretola, La tedesca serve e Azarenka si procura una prima opportunità con un dritto vincente profondissimo e una seconda, quella buona, con un attacco a rete in controtempo. Poi però si disunisce per un attimo, commette un paio di errori di centimetri e viene brekkata a 15. Vika potrebbe abbattersi ma è proprio ora che il suo motore produce l’accelerazione decisiva. Un ennesimo attacco chiuso da uno schiaffo al volo la porta ancora in vantaggio e stavolta la bielorussa rimane consistente e sempre a rete conferma per il 5-3. Ci sarebbe ancora spazio ma Angelique crolla di colpo, va sotto 0-40 e concede il terzo break consecutivo, e il set, con un doppio fallo.
Un set vinto così dà fiducia e la fiducia libera braccio e mente.
Il primo game del secondo set è emblematico. Kerber lotta, gioca alla grande e va tre volte a palla break ma Azarenka annulla e chiude il game alla prima occasione. Ora Vika ha le ali ai piedi e Angelique il morale a terra. La tedesca si fa subito strappare il servizio con qualche errore banale per una come lei, l’avversaria conferma il vantaggio e vola subito sul 3-0. Sono sei games consecutivi per Azarenka dal tre pari del primo set…
Kerber arresta l’emorragia nel quarto game ma il match appare segnato perché la bielorussa tira fortissimo e tiene dentro tutto senza soffrire mai sui propri turni di battuta. Anche il fato si schiera quando nel sesto game un nastro in recupero porta Vika sul 15-30 servizio Germania.
I due punti seguenti attengono alla psichiatria più che al tennis perché Angelique spara in tribuna un dritto a campo aperto e subito dopo commette doppio fallo. Il 6-1 che chiude l’incontro è dietro l’angolo.
Bentornata ad una Azarenka vista raramente a questi livelli.
Risultato
V. Azarenka b. [4] A. Kerber 6-3 6-1
