[1] R. Federer F. Delbonis 6-3 2-2 sosp.
Dopo un’attesa dovuta a un principio di pioggia, Roger Federer scende in campo da numero 1 del mondo. Non gli capitava da Basilea 2012. Di fronte a lui c’è il mancino argentino Federico Delbonis, numero 67 del mondo, che contro il maestro svizzero vanta un bilancio positivo grazie alla vittoria ottenuta nel 2013 ad Amburgo nell’unico precedente confronto. E potrà continuare a vantarlo almeno per un’altra giornata poiché la partita è stata sospesa per pioggia sul punteggio di 6-2 2-2 a favore del basilese.
Per quanto abbiamo sino a qui potuto vedere, Federer è stato molto incisivo e centrato con il servizio e le volée, molto meno con i colpi da fondocampo che, forse complice un po’ di ansia per le condizioni meteo, spesso e volentieri ha steccato o messo gratuitamente fuori dalle linee del campo.
La partita
Federer tenuto a galla dalla precisione della prima palla di servizio nei primi due turni di battuta in cui è comunque costretto ai vantaggi per venirne a capo. Gli errori gratuiti fioccano e buon per lui che Delbonis mostri tutti i suoi limiti su questa superficie, altrimenti sarebbero dolori. L’argentino ha un primo turno di battuta facile ma sul secondo alla prima palla break concessa soccombe. Il 33% di prime in campo non sono ovviamente ammissibili contro un giocatore del livello dello svizzero, che ne approfitta immediatamente. Delbonis avrebbe comunque un’ottima opportunità per rientrare in partita nel nono game. Sul punteggio di 5-3 Federer smarrisce improvvisamente la prima di servizio, sbaglia due facili diritti e gli regala due palle break consecutive che trova però modo di fallire, complice anche una risposta su una seconda giocata a ridosso degli spettatori della prima fila. Un diritto completamente scentrato mette fine al primo (brutto) set.
Nel secondo parziale Delbonis appare solido nei primi due game di battuta mentre Federer è ancora frettoloso nell’esecuzione dei colpi e quindi molto più falloso del solito, seppure non corra rischi particolari. Ci pensa comunque Giove Pluvio sul due pari a regalargli una provvidenziale pausa di riflessione e a rinviare la contesa al giorno seguente. Non un Federer perfetto, anzi, ma per rischiare contro Delbonis su questa superficie servirebbe fare tanto (tanto) peggio. L’incontro riprenderà domenica come terzo match sul programma centrale, al termine della sfida tra Novak Djokovic e Taro Daniel, attorno alle 23 italiane.
La pioggia ha costretto la riprogrammazione di altri due incontri, entrambi femminili: l’attesa Stephens-Azarenka, che si giocherà sullo Stadium 2 non prima delle 20:30 italiane, e Makarova-Kerber (interrotta dopo la conclusione del primo parziale, vinto dalla russa per 6 giochi a 3), la cui prosecuzione prenderà il via proprio al termine della sfida tra la bielorussa e la statunitense. Kerber proverà a riportare il match in equilibrio e vendicare le due sconfitte del 2017, in particolare quella nel ‘match-fiume’ (non scevro di polemiche) a Cincinnati.
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