Dopo il film “La battaglia del sessi”, il cinema torna ad attingere nella storia del tennis per trovare storie da raccontare e questa volta la figura di riferimento è Martina Navratilova. L’ex tennista statunitense sarà la protagonista di un documentario il cui scopo non sarà solo quello di ripercorrere la sua carriera ma anche e soprattutto sottolineare i traguardi raggiunti al di fuori dal campo che l’hanno resa una eroina per molti appassionati di tennis e non. Così la pensa anche Glenn Greenwald, giornalista e produttore omosessuale (divenuto celebre nel 2013 per aver publbicato articoli riguardanti informazioni segrete rilasciate dall’informatico Edward Snowden) che vede in Martina una delle sue principali fonti di ispirazione. Insieme a lui, a finanziare il progetto, c’è anche la casa di produzione Hello Sunshine fondata nel 2016 dall’attrice premio Oscar Reese Witherspoon, che si accinge a realizzare il suo primo documentario.
Attraverso gli occhi dei tifosi di Navratilova sarà dunque possibile rendersi conto della reale portata delle sue azioni perché, come spiega il produttore Glnen Greenwald, “per quanto monumentali siano stati i successi di Martina sul campo, impallidiscono rispetto al suo ruolo di pioniere sulle questioni del femminismo, dell’atletica femminile, dell’uguaglianza per gay e lesbiche in tutto il pianeta, sulla visibilità dei transgender, sui diritti degli immigrati.” E per far ciò sarà necessario raccogliere il maggior numero possibile di testimonianze da parte dei tifosi. Greenwald ha poi aggiunto: “Sono entusiasta di collaborare con Reese e la Hello Sunshine per esplorare l’eredità duratura di questa tennista e il suo notevole coraggio che ha ispirato, direttamente o indirettamente, milioni di persone che non hanno avuto altri modelli di riferimento”.
