È stato il giorno delle prime volte ieri per Matteo Berrettini. Prima partecipazione a Wimbledon, prima partita al quinto set, prima vittoria, prima rimonta da due set di svantaggio. Dall’altra parte della rete Jack Sock, ex top-ten e vincitore l’anno scorso a Bercy, anche se nel 2018 per ora non ha certo brillato (5-12 il suo bilancio pre-Champioships). Matteo ha dimostrato tutti i progressi, che in un anno, lo hanno portato dal non riuscire a disputare le qualificazioni al secondo turno contro Gilles Simon. Servizio, dritto, palle corte e tanta umiltà e concentrazione. Tutti ingredienti che potranno senz’altro accompagnarlo verso un’ottima carriera.
Nel giorno delle prime volte e della gioia però c’è stato purtroppo spazio anche per episodi deplorevoli. Nel quinto set, Sock, visibilmente rallentato da qualche guaio fisico, ha inveito contro l’arbitro e soprattutto contro l’angolo di Berrettini. “Non ho sentito cosa si dicevano, io in campo penso solo a concentrarmi su me stesso, non bado a cosa fa l’altro” dirà il ragazzo di Roma. Il set finisce con un netto 6-2, ma al momento della stretta di mano Sock si lascia sfuggire un inutile e velenoso attacco al coach di Matteo, Vincenzo Santopadre. “You’re coach is a piece of shit, by the way“. Il senso delle parole non è difficile da cogliere. Qui sotto il video del “saluto” tra i due.
At the net after losing, Sock congratulated Berrettini with:
“Your coach is a piece of shit, by the way.”#Wimbledon pic.twitter.com/jcFdfoAo98
— Ben Rothenberg (@BenRothenberg) July 4, 2018
