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A New York Anderson non decolla. Fuori col sorriso Brian Shi, il ragazzo di Harvard
Il sudafricano non sfrutta un set point nel primo set e viene sconfitto da Jason Jung. Tanta soddisfazione per la wild card locale Shi, nonostante la sconfitta contro Norrie
Al New York Open, Kevin Anderson inciampa in Jason Jung, numero 131 ATP e proveniente dalle qualificazioni. Il sudafricano, attualmente posizionato al numero 120 del ranking dai computer dell’ATP, sta ancora cercando di trovare continuità di gioco e di risultati dopo i tanti problemi fisici. Dopo un avvio tutto sommato convincente in ATP Cup (una sconfitta in due tirati tiebreak contro Djokovic e due vittorie contro Garin e Paire) e il secondo turno agli Australian Open (battuto in cinque set da Taylor Fritz), Anderson si è visto annullare un set point nel tiebreak del primo set da un rovescio vincente dell’avversario. Perso il parziale per 8 punti a 6 nel jeu decisif, Kevin si è portato avanti 2-0 nel secondo, ma si è fatto rimontare vincendo appena un game dei successivi sette.
La storia più interessante di giornata però, oltre alla splendida rimonta di Paolo Lorenzi, è quella di Brian Shi. Il diciannovenne statunitense, attualmente privo ranking, si è guadagnato una wild card per il tabellone principale grazie ad un evento collegiale. Shi non è infatti un tennista a tempo pieno, o almeno non ancora, dal momento che attualmente la sua prima occupazione è quella di studente alla prestigiosa università di Harvard.
Nella partita persa contro Cameron Norrie, Brian non ha però sofferto la tensione e ha esordito strappando il servizio all’avversario. La differenza di livello con Norrie, numero 41 del mondo, si è però fatto sentire e l’iniziale vantaggio di Shi non è durato molto. Più che il risultato finale (7-5 6-3), contano l’entusiasmo e la soddisfazione per la splendida esperienza fatta, sempre senza dimenticare lo studio e l’educazione. Dopo la partita infatti Shi si è fatto quasi quattrocento chilometri per essere presente in tempo a una lezione di macroeconomia programmata per le nove del mattino.
“È stata un’esperienza incredibile, anche se non ho ottenuto la vittoria. Sicuramente è stata un’ottima opportunità di apprendimento. Mi darà molta più motivazione tornare a scuola per allenarmi di più per la prossima volta”, ha detto Shi dopo il match. “La cosa più importante è la disciplina come studente-atleta, non solo ad Harvard, ma in qualsiasi college. Devi trovare equilibrio tra tennis, lavoro scolastico e anche vita sociale. C’è così tanto sul piatto“.
Risultati:
J. Thompson b. I. Karlovic 6-3 7-6(2)
Y. Nishioka b. H. Laaksonen 6-3 0-6 6-2
[Q] J. Jung b. K. Anderson 7-6(6) 6-4
[7] C. Norrie b. [WC] B. Shi 7-5 6-3
[Q] P. Lorenzi b. [Q] D. Petrovic 4-6 6-4 6-0
[8] K. Edmund b. Y. Uchiyama 7-5 6-4
D. Koepfer b. [WC] B. Schnur 6-4 6-3
S. Kwon b. [Q] G. Soeda 6-2 6-7(2) 6-3
Il tabellone aggiornato