Tutti gli infortuni di Federer. I talloni d'Achille? Schiena e ginocchia

Flash

Tutti gli infortuni di Federer. I talloni d’Achille? Schiena e ginocchia

Ripercorriamo la carriera dello svizzero concentrandoci esclusivamente sui suoi infortuni

Pubblicato

il

 

Uno dei tanti record che costellano la carriera di Roger Federer è quello di non aver mai perso un match per ritiro. Tuttavia con l’annuncio arrivato ieri di un “nuovo veloce intervento in artroscopia” al ginocchio destro, si inizia ad allungare la lista di infortuni che hanno costretto lo svizzero a degli stop forzati. Ovviamente l’elenco non raggiungerà mai le proporzioni di quello del suo rivale Nadal, ma comunque ripercorriamo la carriera dell’attuale n. 4 concentrandoci esclusivamente sui suoi infortuni.

La prima volta che Roger fu costretto a saltare un torneo al quale stava partecipando risale al 2008, quando aveva già disputato 763 partite nel circuito maggiore. La causa del ritiro preventivo furono dei problemi alla schiena, che all’epoca stava iniziando ad infastidirlo. L’evento in questione era il Masters di Bercy e a non andare in scena fu un’attesissimo quarto di finale contro James Blake che pochi mesi prima l’aveva sconfitto alle Olimpiadi di Pechino. L’americano in semifinale fini per perdere contro l’eventuale campione del torneo Jo-Wilfried Tsonga, mentre Federer si presentò successivamente alle Finals di fine anno dove collezionò due sconfitte (contro Murray e Simon) e una sola vittoria (contro Stepanek).

Ancora problemi alla schiena gli causarono guai ben peggiori cinque anni più tardi, nel 2013. Superare il terzo turno di Indian Wells contro Ivan Dodig non fu un problema, ma il fastidio che sentì alla schiena avrebbe dovuto fungere da avvisaglia. Federer invece quella volta non diede retta al suo corpo e prese parte al 29esimo Fedal perdendo dal maiorchino per 6-4 6-2. “Non avrei mai dovuto giocare dopo Dodig” ammise lo svizzero, il quale ebbe tempo per pensare al suo errore. Otto settimane infatti passarono prima di rivederlo in campo a Madrid, dopo aver saltato Miami e Montecarlo.

I primi problemi alle ginocchia invece si sono fatti avanti nel 2016. Il giorno dopo la sua sconfitta in quattro set contro Novak Djokovic agli Australian Open, Federer dovette sottoporsi a un intervento di chirurgia artroscopica per riparare uno strappo al menisco. Il dibattito sulla causa dell’infortunio è ancora aperto, la fonte ufficiale (cioè Roger Federer) scagiona il giocatore serbo o qualsiasi altro suo collega: l’incidente al ginocchio sinistro è avvenuto “mentre preparavo il bagno alle mie bambine. Ho fatto un movimento molto semplice, mi sono girato, ho sentito un clic nel mio ginocchio. Sono andato allo zoo e al rientro la mia gamba si era gonfiata.”

A questo punto della carriera i suoi due problemi fisici iniziano a presentarsi in parallelo. Sempre nel 2016 infatti, al suo secondo torneo dopo l’operazione chirurgica, è la volta della schiena. A Madrid lo svizzero si presenta in buona forma ma dopo le prime sedute di allenamento inizia a fargli male e il ritiro preventivo non si fa aspettare. Ovviamente tutta l’attenzione era rivolta alla stagione su erba e alla fine sarà proprio lì che Federer metterà tutti i suoi sforzi, i quali si andranno a schiantare contro il gigante canadese.

L’edizione di Wimbledon 2016 dello svizzero si è conclusa con una sconfitta in semifinale contro Milos Raonic e con essa finì anche la stagione. Le conseguenze furono parecchie: in primis saltò le Olimpiadi di Londra, e non giocando per sei mesi il suo ranking scese di conseguenza. Uscì dalla top 10 dopo esserci stato ininterrottamente dal 2002, e per la prima volta dopo 16 stagioni concluse l’anno senza vincere un torneo. Rimediò con gli interessi vincendo due Slam nel 2017 e siamo sicuri che i suoi fan si augurano che ciò riaccada il prossimo anno. Anche nel 2017 comunque ebbe necessità di tirare il fiato, e la schiena lo costrinse ad una pausa ai box facendogli saltare il torneo di Cincinnati.

I problemi al ginocchio invece si ripresentarono nel 2019 e in quell’occasione a farne le spese (in tutti i sensi) fu il pubblico capitolino. A Roma infatti Federer fu costretto a giocare due partite nello stesso giorno a causa della pioggia che congestionò lo svolgersi del torneo (vincendo la seconda contro Coric annullando due match point), e questo sforzo eccessivo gli impedì di scendere in campo nei quarti di finale contro Stefanos Tsitsipas.

“Sono deluso dal fatto che non sarò in grado di competere oggi. Non sono fisicamente al 100% e dopo aver consultato il mio team abbiamo deciso che non avrei giocato. Roma è sempre stata una delle mie città preferite da visitare e spero di poterci tornare l’anno prossimo queste erano le parole dello svizzero 12 mesi fa e adesso abbiamo la certezza che le sue, e le nostre, speranze sono state vane. Lo stop più recente risale al 19 febbraio 2020 quando Roger si sottopose ad un’operazione di artroscopia al ginocchio destro. Inizialmente si prevedeva un rientro per Halle ma la pandemia prima e ulteriori complicazioni poi, hanno rimandato tutto. L’excursus temporale si è riallacciato all’attualità e ora sappiamo che non lo rivedremo in campo prima del 2021.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement