É tutto pronto per l’inizio dell’ABN AMRO World Tennis Tournament di Rotterdam. Il primo 500 dell’anno (cemento indoor, 1,349,070 euro di montepremi), che si giocherà a porte chiuse anche in questa edizione, presenta spesso un roster di partecipanti che si avvicina o quasi a quello di un Masters 1000. É così anche quest’anno, con il main draw che vede la presenza di tre top-10: sarà Stefanos Tstitsipas a guidare la classifica interna al torneo, seguito dal vincitore della scorsa edizione Andrey Rublev e da Felix Auger-Aliassime. Per il greco n. 4 ATP, reduce dalla semifinale dell’Australian Open persa contro Medvedev, la possibilità di essere prima testa di serie del seeding a seguito del ritiro proprio del giocatore russo. Tsitsipas, semifinalista a Rotterdam nella scorsa stagione, affronterà al primo turno lo spagnolo n. 47 ATP Alejandro Davidovich Fokina.
L’organizzazione del torneo ha poi deciso di assegnare una wild card ad Andy Murray e Jo-Wilfried Tsonga. Sir Andy ha vinto il torneo olandese nel 2009 e se la vedrà con Bublik. Il francese, anch’egli nell’albo d’oro del torneo dal 2017, è tornato in campo a Montpellier nella scorsa settimana dopo otto mesi di stop per infortunio e affronterà al primo turno Hubert Hurkacz.
L’unico rappresentante italiano nel tabellone principale è Lorenzo Musetti. Il diciannovenne di Carrara proverà a scrollarsi di dosso le scorie della recente eliminazione nei quarti al 250 di Pune in un primo turno che lo vedrà opposto alla special exempt Mikael Ymer. Lo svedese infatti, sarebbe dovuto partire dalle qualificazioni in quanto n. 83 ATP, ma è impegnato oggi nelle semifinali di Montpellier contro Zverev. Registrata l’assenza di Jannik Sinner per la positività al Covid, sono altri due gli azzurri presenti a Rotterdam: Salvatore Caruso e Flavio Cobolli. Entrambi proveranno oggi ad entrare nel tabellone principale partendo dalle qualificazioni; Salvatore se la vedrà contro il n. 244 del ranking Tim van Rijthoven, mentre ad aspettare il diciannovenne di Firenze ci sarà lo spagnolo Bernabe Zapata Miralles.
