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Reading: Draper e il sostegno economico verso l’Alzheimer’s Society: “Lo devo a mia nonna, mi ha insegnato tanto”
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Draper e il sostegno economico verso l’Alzheimer’s Society: “Lo devo a mia nonna, mi ha insegnato tanto”

Il giovane tennista britannico racconta aspetti della sua vita privata mettendo in luce una malattia che è ampiamente diffusa in Inghilterra e di cui sua nonna soffre da otto anni

Ultimo aggiornamento: 08/12/2023 14:07
Di Andrea Binotto Pubblicato il 08/12/2023
4 min di lettura 💬 Vai ai commenti
Jack Draper e la nonna Brenda (foto via Instagram @jackdraper)

Non solo tennis per Jack Draper. Il giovane britannico, protagonista di un 2023 in cui ha passato dall’essere infortunato per quasi due mesi a disputare la prima finale ATP a Sofia, ha recentemente informato del suo sostenimento economico verso l’Alzheimer’s Society. Questo morbo è ampiamente diffuso in Inghilterra e lo stesso Draper racconta di come nella sua vita lo viva da molto vicino. Sua nonna, infatti, si è ammalata di Alzheimer nel 2015 e da quel momento suo nonno si occupa di lei giorno dopo giorno con grande dedizione. “E’ una malattia dura e penso a mio nonno che, dopo aver lavorato tutta la vita, ora assiste mia nonna costantemente. È stato molto difficile per la nostra famiglia” rivela Draper, sincero nel dire poi che “vedere una persona cara quasi svanire non è semplice”.

Sua nonna, poi, è stata una delle persone che maggiormente lo ha influenzato nella scelta del tennis poiché lei stessa era una maestra di questo sport. “Sono stato molto fortunato da questo punto di vista: in famiglia prima o poi tutti abbiamo toccato una pallina da tennis”. E tempo addietro c’era spazio anche per i consigli quando lei andava a veder giocare il nipote da ragazzino: “Lancia la palla in alto! Usa di più le gambe! Così mi diceva mia nonna. Ora invece il nonno mi ha informato che, quando mi guardano in televisione, lei osserva il muro. Sapere questo mi fa male” ammette il giovane tennista britannico, che poi dedica una breve riflessione a questa malattia e all’invasività che provoca nelle persone affette. “Non hai alcun controllo sull’Alzheimer perché non esiste una vera cura. Lo guardi procedere e basta. Col tempo impari ad accettare quello che comporta”.

Una tematica che gli sta particolarmente a cuore, quindi, che vive quotidianamente in famiglia e con cui ci è cresciuto. Il 21enne di Sutton, ora classificato alla casella 61 del ranking mondiale, giocherà la prossima settimana a Londra nell’evento di esibizione chiamato Ultimate Tennis Showdown ideato da Patrick Mouratoglou e dopo Natale volerà in direzione Australia. È stato un 2023 di alti e bassi quello di Draper, che però si sente pronto per fare il salto di qualità nel 2024, infortuni permettendo. Sempre, però, con un occhio di attenzione sulla realtà poiché “nel tennis si è egocentrici e quello che per un atleta è un problema non può sicuramente essere d’aiuto a nessun altro. È importante, quindi, sostenere organizzazioni ed enti di beneficenza per mantenere un contatto col mondo” conclude Draper.

Tra i vari miglioramenti che dovrà fare il tennista inglese, poi, ci sarà anche il saper gestire la pressione, come ha ammesso lui stesso qualche tempo fa dopo la sconfitta contro Miomir Kecmanovic in occasione dell’incontro di Coppa Davis tra Inghilterra e Serbia. Ci vorrà tempo ed un accumulo di esperienza per questo, ma col talento che ha e con i preziosi insegnamenti della nonna chissà che i risultati possano arrivare prima di quando lui stesso se l’aspetti. Ad maiora.


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TAGGED:Jack Draper
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