Il Roland Garros, si sa, è una sorta di lotteria fatta di poesia tennistica e di epiche battaglie sulla terra rossa più prestigiosa del mondo. Come quella che domani vedrà di fronte – per la settima volta in assoluto – il tennista azzurro Lorenzo Musetti e l’attuale numero 2 del mondo Carlos Alcaraz. Sì, ancora loro. Terza sfida in poche settimane. Com’è avvenuto a Monte-Carlo (in finale) due mesi or sono e come nella semifinale disputata all’ombra del Colosseo durante l’ultima edizione degli Internazionali BNL d’Italia. Per ciò che concerne il talentuosissimo atleta carrarino, Lorenzo – che sta vivendo un vero e proprio magic-moment– è già certo di uscire da Parigi con il suo miglior ranking. Non solo, per lui si tratta della seconda semifinale slam in carriera dopo quella persa nel 2024 in quel Wimbledon. Settima apparizione tra i migliori quattro in un Major, invece, per Carlos Alcaraz (la terza di fila sul rosso parigino).
I precedenti tra i due, dicevamo. Sono sei e vedono il giocatore di El Palmar avanti con uno score di 5-1. Quello consumatasi sulla terra battuta degli Internazionali BNL d’Italia – l’ultimo in ordine cronologico – ci ha raccontato di un Carlos più reattivo all’alba del match, convivendo con le difficili condizioni di gioco, a dispetto di un Musetti che ha invece faticato per quasi un’ora prima di trovare un discreto feeling con il proprio gioco spumeggiante. L’incontro in questione, valevole per le semifinali deI prestigioso torneo italico, si è poi concluso con il punteggio finale di 6-3 7-6(4) a favore di Alcaraz. In principio, però, fu la finale di Amburgo nel 2022, quando con il punteggio di 6-4 6(6)-7 6-4 Lorenzo riuscì a diventare il quarto italiano a trionfare nella città tedesca e ad interrompere l’imbattibilità di Alcaraz nelle finali ATP (era 6-0, senza perdere neanche un set). Agli ottavi del Roland Garros del 2023, invece, Lorenzo dovette arrendersi – in tre set e con il punteggio finale di 6-3 6-2 6-2 a favore di Carlos – al giocatore iberico (che poi sarebbe stato battuto in quattro set dal futuro campione dello slam parigino Novak Djokovic).
Stessa storia anche agli ottavi del “China Open” di due anni fa (Musetti uscì sconfitto dall’incontro con un doppio 6-2 a favore dello spagnolo) e sul cemento di Miami (sempre agli ottavi e con un doppio 6-3). Arriviamo, dunque, a questo primo semestre del 2025, dove il tennista italiano e il giocatore originario di Murcia si sono già affrontati due volte nel giro di pochi mesi. L’ultimo atto di Monte-Carlo – gara vinta da Alcaraz in tre set – più che mettere in evidenza il rammarico di Musetti per la sconfitta subita nella sua prima finale in un Masters 1000, ha fornito nuove certezze all’attuale numero 7 del mondo, lanciandolo in maniera definitiva nel mainstream tennistico. In attesa, naturalmente, della semifinale slam che lo vedrà nuovamente di fronte al rivale iberico e di un capitolo inedito ancora da scrivere.