Roland Garros: Musetti si schianta contro Alcaraz, eliminato anche l'ultimo italiano

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Roland Garros: Musetti si schianta contro Alcaraz, eliminato anche l’ultimo italiano

Dura sconfitta per Lorenzo Musetti con il n. 1 del mondo Carlos Alcaraz. Per lo spagnolo secondo quarto in carriera a Parigi

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Carlos Alcaraz - Roland Garros 2023 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

(dal nostro inviato a Parigi)

[1] C. Alcaraz b. [17] L. Musetti 6-3 6-2 6-2

Inutile negarlo, ci si attendeva maggiore battaglia. Si sapeva che la partita sarebbe stata difficile, ma la vittoria di Amburgo dello scorso luglio e le due ultime sfavillanti prestazioni di Lorenzo Musetti sembravano autorizzare una qualche ambizione. Invece è apparso subito chiaro che per il tennista toscano la strada per conquistare i punti passava attraverso l’esecuzione di diversi colpi complicati, e Musetti è riuscito solo a tratti a produrre il suo magnifico tennis. Carlos Alcaraz ha trovato la risposta giusta a tutti i problemi presentatigli da Musetti, dalle palle corte ai colpi più arrotati da fondo, confermando il suo ruolo di n. 1 del seeding e grande favorito di questo torneo.

 

CONFERENZA STAMPA: Musetti dopo la batosta con Alcaraz: “La cosa più difficile è lottare, oggi ho scelto la via comoda: lasciarsi andare”

LA PARTITA – Inizio incoraggiante per i 15.000 dello Chatrier che vedevano un primo game da 12 punti concluso da un break di Musetti ottenuto con un rovescio lungolinea spaventoso all’incrocio delle righe. Alcaraz mancava tre risposte nel primo turno di battuta di Musetti mandando il giocatore italiano avanti per 2-0.

Si trattava però di un fuoco di paglia, perché lo spagnolo iniziava in maniera molto volitiva a tirare il drive di diritto per prendere il controllo degli scambi e spingere Musetti sempre più indietro. Alcaraz rimontava immediatamente il break e continuava a macinare punti fino a issarsi sul 5-2 leggero. Musetti provava a mischiare bene le carte con altezze e rotazioni per non far entrare in overdrive il suo avversario, e si inventava anche qualche palla corta molto bella, ma si trattava di soluzioni abbastanza estemporanee e certamente molto difficili per essere utilizzate con continuità.

Alcaraz si affidava molto spesso alla contro smorzata quando doveva rincorrere i drop-shot di Musetti, probabilmente per portare gli scambi “sullo stretto” vicino a rete, dove sente di avere più margine sull’italiano.

Il primo set andava in archivio dopo 41 minuti con un 6-3 che però lasciava l’impressione di un divario più grande tra i due, impressione rafforzata dal rapido 2-0 conquistato da Alcaraz nel secondo parziale. Musetti si scuoteva e riusciva a riprendere il filo del suo gioco, affidandosi non solo alle sue smorzate ma anche alle traiettorie angolate da fondo e alle discese a rete.

Alcaraz recuperava rapidamente sul 2-2 grazie alla sua grande abilità nel gestire le palle vicino alla rete, oltre alla maestria di chiamare lui stesso Musetti a rete con le smorzate. Lorenzo sembrava in grande difficoltà, quasi incapace di trovare una chiave per portare gli scambi dalla sua parte: provava qualche serve&volley, qualche discesa a rete, ma proprio una volée di diritto messa in corridoio praticamente a campo aperto dava il break di vantaggio per il 3-2 Alcaraz.

Il parziale di 14 punti a 3 in favore del n. 1 del mondo lasciava scosso Musetti, che sul 2-4 commetteva ben tre doppi falli e si faceva ammonire per aver scaraventato una palla in tribuna, finendo poi per perdere un’altra volta il servizio e dare via libera allo spagnolo anche nel secondo parziale.

Mentre il vento del Philippe Chatrier sollevava una nube di terra rossa, Musetti sedeva pensieroso nel suo “angolo” per cercare qualche contromisura alla sequenza di games di Alcaraz, il quale appariva più solido che mai. All’inizio del terzo parziale lo spagnolo calava in risposta e commetteva qualche errore, consentendo a Musetti di incamerare un paio di turni di battuta in maniera piuttosto agevole. Il livello di gioco era calato, però, si percepiva una sorta di inevitabilità tra la folla e persino l’orchestrina di “We Love Tennis” si dimenticava di suonare tamburi e trombe.

Tuttavia sul 2-2 il pubblico veniva svegliato da un fulmine incrociato di diritto di Alcaraz, seguito da una risposta lungolinea di rovescio vincente, due bagliori che erano il sicuro presagio di un break imminente. Due game più tardi Musetti sembrava tentare un assalto all’arma bianca, ma nemmeno quello dava alcun risultato.

C’era tempo per un’ultima palla break per il toscano, annullata da un servizio di Alcaraz, e dopo due ore e 8 minuti di match forse un po’ al di sotto delle attese la partita si concludeva con il numero uno del mondo che guadagnava l’accesso al turno successivo cedendo solamente sette games.

SECONDI QUARTIAlcaraz conquista quindi i quarti di finale del Roland Garros per la seconda volta in carriera dove incontrerà con ogni probabilità Stefanos Tsitsipas, contro il quale ha vinto tutti e quattro i precedenti confronti diretti.

Per Musetti rimane comunque il secondo ottavo di finale in carriera al Roland Garros, e probabilmente una posizione scalata nel ranking che potrebbe regalargli il best ranking alla fine del torneo.

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ATP Astana: derby austriaco ai quarti tra Thiem e Ofner. Avanzano anche Korda e Griekspoor

Thiem rischia, ma batte Giron. Spento Bublik, bene Griekspoor e Korda

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Completato il quadro del tabellone dei quarti dell’ATP 250 di Astana. Sarà derby austriaco tra Dominic Thiem e Sebastian Ofner e lotta tra battitori come Tallon Griekspoor e Sebastian Korda, reduci rispettivamente da 17 e 12 aces nei loro match validi per gli ottavi di finale.

Qualche preoccupazione di troppo per l’olandese che ha impiegato tre set per avere la meglio su Sho Shimabuku chiudendo 7-6(5) 6-7(3) 6-1. Qualche rammarico il giapponese lo ha per il primo parziale quando non ha sfruttato due setpoint consecutivi nel decimo gioco. Per il resto solido l’olandese che ha fatto registrare un solo passaggio a vuoto nel tie-break del secondo set. Il giapponese ha commesso 9 doppi falli in totale, 7 nel primo set, mentre il suo avversario ha piazzato ben 17 servizi vincenti.

Sebastian Korda, invece, di aces ne ha piazzati 12 e ha sconfitto Nuno Borges 6-4 7-6(4) in 1ora e 26′. L’americano ha avuto un solo passaggio a vuoto, quando si è fatto breakkare nel sesto gioco facendo salire 4-2 il suo avversario. Provvidenziale il controbreak, con i due giocatori che si sono presentati al tie-break senza concedere punti agli avversari nell’ultimo turno di battuta del set. Korda recupera un minibreak di svantaggio e chiude al primo matchpoint.

 

Grazie a un tie-break spettacolare, Dominic Thiem ha la meglio su Marcos Giron battuto 6-3 4-6 7-6(2)

Solito copione con lo svizzero che non sfrutta tre palle break nel quinto gioco del secondo set per chiudere il match e subisce un parziale di 11-0 che gli costa il secondo set. Nel terzo, invece, è Giron a non chiudere i conti sprecando due palle break consecutive: il tie-break è scontato ed è vinto da Thiem 7-2.

Non pervenuto Alexander Bublik nel match contro Sebastian Ofner. Dinanzi al pubblico di casa, in 68′ il n. 35 del ranking si butta via 6-4 6-2.

Austriaco bravo a non far “accendere” il kazako, apparso davvero molto spento.

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ATP Pechino, ai quarti niente derby russo: Medvedev c’è, Rublev eliminato da Humbert

Rublev va a servire per il match ma si smarrisce per meriti di Humbert che ora affronterà Medvedev

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[2] D. Medvedev b. A. De Minaur 7-6(3) 6-3 (Andrea Binotto)

Non ha lasciato scoccare le due ore di gioco Danil Medvedev contro Alex De Minaur. Il tennista russo ha superato con il punteggio di 7-6(3) 6-3 il giocatore australiano in un’ora e cinquantanove minuti, confermando quanto di buono fatto allo US Open proprio contro ‘Demon’. I due si erano scontrati sette volte prima di questo ottavo di finale, con un bilancio totale di cinque vittorie russe e due australiane. È arrivata, quindi, la sesta da parte di Medvedev, che conquista così il pass per i quarti di finale dove incrocerà la racchetta o con il suo amico Andrey Rublev o con Ugo Humbert. Tornando a questo match di ottavi di finale a fare la differenza non è stata tanto la resa al servizio o uno strapotere con i fondamentali, quanto più una gestione intelligente dei punti importanti del n.3 al mondo – che nel primo set si è fatto recuperare quando era avanti 5-2 con due break -, chiara abilità che possiede di natura e che non ha certamente da invidiare a nessuno.

IL MATCH: Non un esordio brillante in questo incontro per De Minaur, che subito arranca nei suoi turni di battuta concedendo svariate palle break all’avversario. Quest’ultimo nel terzo gioco gli strappa la battuta, annulla lui una chance del contro break nel sesto game, e con un ulteriore break si porta sul 5-2. Qui Medvedev spegne completamente la luce nei suoi turni al servizio, tanto da regalarlo ben due volte consecutive a 0. Evento più unico che raro. I due arrivano al tie-break dopo aver entrambi tenuto la battuta ai vantaggi e qui la stabilità persiste fino al cambio di campo sul 3-3. Successivamente è il n.3 al mondo a cambiare ritmo, tanto da vincere quattro punti di fila e portarsi a casa il primo parziale dopo settantaquattro minuti sofferti. Non concedendo più alcuna palla break, la seconda forza del seeding gestisce alla perfezione sia i game al servizio che quelli in risposta. Tra questi ultimi il quarto gioco è quello chiave, ossia dove il russo strappa il servizio all’avversario e mette il punto finale alla partita con la sua solidità in battuta, che lo porta al successo in un’ora e cinquantanove minuti.

 

U. Humbert b. [5] A. Rublev 5-7 6-3 7-6(3)

Andrey Rublev va a servire per il match, smarrisce la prima di servizio e si ritrova fuori dai quarti di finale di Pechino. Avanza con merito e di rimonta Ugo Humbert che vince 5-7 6-3 7-6(3) in 2ore e 50′. Il russo è molto discontinuo, ma quando pare aver ritrovato la via maestra smarrisce la prima di servizio e si fa trafiggere dal suo avversario che con coraggio si riprende il break di svantaggio e poi va a dominare il tie-break. Bene il francese al servizio, trova più continuità con la prima e reagisce alla classe del suo avversario che si fa sempre più falloso col finire del match. Ai quarti, evitato il derby russo, Humbert se la vedrà con Daniil Medvedev.

Giocatori contratti, ma bene Rublev con pazienza

Entrambi i giocatori sono un po’ contratti in avvio di partita, tanto da concedere il primo turno di battuta all’avversario. Nel quinto game è Rublev il primo a tornare a palla break e al primo tentativo non si fa sfuggire l’occasione: strappa il servizio all’avversario e avanza sul 4-2. Il russo si procura l’ennesima chance di break, ma il tennista francese gliela annulla rimanendo aggrappato al set. Al momento – per Rublev – di chiudere il parziale, il transalpino lascia andare il braccio e con un dritto uncinato vincente rimette i giochi in parità. 5-5 e tutto da rifare per il n.6 al mondo. Fatica, però, il 25enne di Metz nel gioco seguente, dove tra un errore e l’altro finisce per regalare nuovamente la battuta all’avversario, che va così a servire per il set per la seconda volta. Nonostante un iniziale svantaggio di 0-30, la quinta forza del seeding gestisce bene la pressione costringendo spesso il francese all’errore, e in questo modo riesce ad accaparrarsi il primo parziale per 7 giochi a 5 dopo cinquantotto minuti di gioco. (Andrea Binotto)

Comincia la rimonta francese

Rublev potrebbe subito chiudere i conti ma non riesce a sfruttare due palle break nel primo game. Humbert ringrazia e si esibisce in un passante vincente di dritto, dopo aver mostrato un’ottima tenuta difensiva. Quanto basta per tenere il servizio e cominciare a vincere gli scambi lunghi. Nel gioco successivo, a sorpresa per l’andamento del set fino a quel momento, il n. 36 del ranking ricama a rete e, soprattutto, trova aggressività in risposta sul servizio dell’avversario, traendone grande guadagno. Humbert si ritrova avanti di un break con il russo che comincia a spazientirsi, vanificando due palle del contro break: nel terzo e nel quinto game. Bravo il francese a prendersi qualche rischio con il servizio e tutto ciò gli viene riconosciuto con gli interessi (6-3).

Rublev si butta via, ma applausi al coraggio di Humbert

Rispetto al secondo parziale, i ruoli si invertono. Rublev va subito in difficoltà nel primo turno di battuta. Riesce a cancellare tre palle break, ma la quarta è decisiva in negativo per lui. Il francese tiene alla grande in fase difensiva e poi un nastro porta fuori un dritto sparacchiato dal n. 6 del ranking. Non si fa attendere la reazione di Rublev che, nel game successivo, ottiene il controbreak alla seconda opportunità. La prima viene annullata da Humbert con un bellissimo dritto lungolinea. Poi con un rovescio all’incrocio delle righe Rublev ottiene il controbreak. Sale il livello del russo che sa di poter mettere in difficoltà il suo avversario quando quest’ultimo si inceppa con la prima di servizio. Nel settimo gioco è grande l’occasione per Rublev: annulla due game point al suo avversario poi lo induce a sbagliare un dritto e un rovescio. E’ il break che gli consente di andare a servire per il match. A far nuovamente cambiare inerzia alla gara è una risposta vincente incredibile di Humbert che spazientisce il russo. Rublev smarrisce la prima di servizio e subisce quattro risposte aggressive del suo avversario che torna in partita. Agevolmente c’è l’aggancio sul 5-5 e il tie-break è la giusta conclusione. C’è subito il minibreak per Humbert che continua a impensierire il russo con la sua risposta solidissima. Sfrutta un errore a rete di Rublev per salire 5-1. Gli ultimi due punti sono un capolavoro di Humbert che disegna il campo e induce all’errore il suo avversario. Quarti di finale meritati per il francese.

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ATP

ATP/WTA Pechino, il programma di domenica 1° ottobre: Alcaraz vs Musetti a metà mattinata, Sinner per colazione

Il super match tra il campione spagnolo e l’azzurro terzo match sul Centrale dalle 6:30. Paolini e Sinner sul secondo campo contro Haddad Maia e Nishioka

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Programma ricchissimo per il ricco torneo combined di Pechino nella domenica che segna l’inizio di ottobre: i 4 ottavi di finale della parte alta del tabellone maschile (ATP 500 e il completamento del primo turno del torneo femminile (WTA 1000).

Per quanto ci riguarda da vicino, saranno 3 gli azzurri in campo: la prima è Jasmine Paolini che alle 5 italiane apre il programma sul Campo Lotus (secondo per importanza). Per lei sfida complicata contro la brasiliana Beatriz Haddad Maia, N.15 del tabellone.

Sullo stesso campo dopo Ethcheverry vs Ruud (non prima delle 6:30) toccherà poi a Jannik Sinner contro il giapponese Yoshito Nishioka, in tabellone grazie a una Special Exempt. L’inizio dovrebbe essere intorno alle 9 italiane.

 

Sul campo Centrale, denominato Diamond, si comincia più tardi, alle 6:30, con due match femminili in sequenza: Vondrousova vs Kalinina e la N.1 del mondo Aryna Sabalenka contro Sofia Kenin in un primo turno da sogno per gli organizzatori

Il terzo match, si spera intorno alle 10:30 del mattino, è quello per noi più atteso: Carlos Alcaraz sfida il nostro Lorenzo Musetti. I precedenti dicono 1-1 ma entrambi sulla terra battuta. La finale di Amburgo 2022 vinta da Lorenzo e il match dominato dallo spagnolo al Roland Garros di quest’anno negli ottavi di finale.

Diretta TV di entrambi i tornei su SuperTennis (Canale 64 DTT e 212 di SKY)

Questo il programma completo del China Open per domenica 1° ottobre (orari cinesi, +6 ore rispetto all’Italia)

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