Moderato ottimismo con calma e gesso, perchè sembra essere quello che ci vuole. Qualcosa bolle in pentola e quello che chef Goran Ivanisevic sta cucinando potrebbe stuzzicare il palato degli amanti del tennis. L’ex giocatore croato, di comune accordo, ha anticipato l’inizio della collaborazione con Stefanos Tsitsipas dopo la debacle del greco al Roland Garros per mano di Matteo Gigante. Una sconfitta dolorosa che ha costretto l’ex numero tre al mondo ad accelerare i tempi, in vista del main event sull’erba: quel Wimbledon di cui il nuovo allenatore dell’ellenico ne sa qualcosa.
Nonostante il poco tempo a disposizione, qualcosa si muove ad Halle con il “buona la prima” proclamato dopo il successo di Tsitsipas su Luciano Darderi all’esordio in terra teutonica. Una rondine non fa primavera, perchè il 2025 del greco è stato poco scintillante e abbastanza ombroso. Rendimento confermato dal crollo nel ranking mondiale che lo vede attestarsi alla posizione numero 25, piazzamento che secondo Ivanisevic non rispecchia per niente il reale valore del suo nuovo assistito: “Per me è un Top 10 sempre e comunque. Al momento ha perso terreno, molte cose sono successe e ora ha bisogno di ritrovarsi“.
Bastone e carota, non nascondendo sotto il tappeto le attuali difficolta di Tsitsipas ma con un sguardo ottimista verso il futuro. Il croato crede di poter fare la sua parte, ma ci tiene a precisare che il suo non è un progetto sul breve periodo: “Non sono un mago da far sì che le cose funzionino dopo una settimana, è un lungo percorso ma è un ottimo giocatore. E’ stato due volte finalista Slam e ha raccolto grandi vittorie, non sono preoccupato dal fatto che non possa tornare“.
Un sodalizio, forse come quello che lo legò a Novak Djokovic, che potrebbe andare al di là delle allettanti prospettive sul piano professionale perchè, Ivanisevic dixit, tra croati e greci ci si intende: “E’ eccitante per me a causa del suo temperamento. Greci e croati sono abbastanza simili in quanto a temperamento. E’ un giocatore molto aggressivo, e mi piace. Mi è sempre piaciuto il suo modo di giocate, il suo stile. E’ bello da vedere, e sarebbe bello dare un contributo al suo gioco, nel servizio, o come giocatore di serve and volley. Per me è una grande sfida e sono fiducioso possa funzionare bene”.
Ivanisevic ha un rapporto speciale con i Championship anche senza racchetta in mano perchè, oltre al successo da giocatore nel 2001, è stato uno degli artefici di tre dei sette successi del già citato Novak Djokovic. L’ex tennista conosce bene la materia, e nonostante ribadisca che c’è tanto su cui migliorare trova il modo anche di consigliare al suo pupillo, fermo a Maiorca 2022 come unico successo sul verde, un singolare approccio mentale con questa superficie: “C’è tanto lavoro da fare. Non ha avuto grandi risultati sull’erba. Non so il perchè. E’ solo mentale. Se ti metti in testa di non poter giocare sull’erba, non giocherai bene, perchè l’erba non ti perdona niente. Se ti inc***i con l’erba, l’erba non ti ricambierà. Devi essere gentile con l’erba“. Avviso ai naviganti, Goran e Stefanos fanno sul serio.