Mai così in alto. Ben Shelton è arrivato a Toronto, al National Bank Open Presented by Rogers, forte del best ranking di numero sette al mondo. Quarta testa di serie del torneo, il 22enne statunitense ha tutta l’intenzione di sbaragliare la concorrenza al 1000 canadese, nel quale vuole di certo migliorare il suo record a livello Masters, dato che non ha ancora mai raggiunto una semifinale. “Sto giocando bene, ho avuto una buona settimana a Washington (ha perso in semifinale contro Alejandro Davidovich Fokina, ndr)”, ha fatto sapere il tennista di Atlanta in conferenza stampa pre-torneo. Di seguito, le dichiarazioni del giocatore americano.
D: Hai avuto molto successo a livello Slam quest’anno e le tue sconfitte sono arrivate contro i due migliori tennisti al mondo (Sinner e Alcaraz, ndr). Cosa credi di star imparando su te stesso e da questi match?
Ben Shelton: “E’ sempre positivo essere capaci di arrivare al punto di giocare contro i migliori. Ogni match che gioco, ogni esperienza che vivo e in cui riesco a confrontarmi contro i migliori al mondo è importante per me. Queste mi aiutano a migliorare e mi spingono ad andare avanti. Per me si tratta di rendermi contro di ciò che sono già bravo a fare e di ciò che non mi riesce bene, che quindi devo migliorare. Sono un tennista che si sta sviluppando. Non sono ancora dove vorrei, e questo è ciò su cui pongo la mia attenzione”.
D: Sei parte della nuova ondata americana di tennisti che sta facendo rumore ai piani alti. C’è una sorta di competizione amichevole tra di voi su chi sarà il primo a vincere uno Slam?
Ben Shelton: “Sicuramente c’è una competizione amichevole. Siamo tutti amici, ma siamo anche rivali. A tutti piace vederci raggiungere buoni risultati, ma allo stesso tempo abbiamo le nostre ambizioni personali. È bello farne parte, vedere l’evoluzione dei tennisti americani dal lato maschile e quanto meglio riusciamo a fare ogni anno. Le donne, invece, hanno sempre dominato e noi stiamo cercando di raggiungerle”.
D: Come senti che queste condizioni di gioco possano influire sul tuo tennis? Ti senti a tuo agio qui a Toronto?
Ben Shelton: “C’è un bel pubblico, una bell’atmosfera e palle veloci che rimbalzano molto. Non potrei chiedere di meglio. È più caldo quest’anno e le palline sono più vivaci di quanto mi ricordassi. Non vedo l’ora di scoprire cosa riuscirò a fare”.
D: Con il fatto che molti big hanno rinunciato al torneo (Alcaraz, Sinner, Djokovic e Draper, ndr), hai più fame di vittoria o è sempre la stessa? Percepisci l’opportunità?
Ben Shelton: “Credo che tutti i giocatori stiano avvertendo l’opportunità che c’è davanti a loro. Per quanto mi riguarda, io sono entusiasta ogni volta che sono a un grande torneo, non importa chi c’è. Più tennisti forti sono presenti, meglio è, anche per i fan. Purtroppo, ci sono stati alcuni forfait quest’anno: credo che non ci siano quattro dei primi sei al mondo. Ci sono comunque molti altri tennisti affamati e in forma che vogliono fare danni. Credo di essere uno di loro. Vedremo, sarà dura. Non è affatto ‘Oh, molti dei migliori tennisti non ci sono: via libera per tutti’ (ride, ndr). È comunque molto difficile e allo stesso tempo è un’altra opportunità per giocare partite e guadagnare fiducia in vista dello US Open”.